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lunedì 19 ottobre 2020

Wolfgang Streeck - Interessi tedeschi e soluzioni europee che non arriveranno mai

"Fino a quando ''l'Europa'' tiene i migranti lontani dai confini tedeschi, la Germania potrà mantenere la purezza morale delle sue leggi sull'immigrazione: nessun limite massimo, nessuna quota, praticamente nessuna espulsione", scrive il grande intellettuale tedesco Wolfgang Streeck. "Dato che è politicamente troppo delicato per il governo tedesco proporre agli elettori una revisione della legge sull'immigrazione, Berlino allora cerca il supporto "dell'Europa'' e della "Turchia" per riuscire a tenere i migranti lontani dalla Germania, essenzialmente rinchiudendoli a Moira e in molti altri luoghi simili". Wolfgang Streeck ci spiega l'ipocrisia e il moralismo della politica berlinese sul tema dei migranti, da Makroskop.de


La situazione creatasi sull'isola greca di Lesbo dopo l'incendio nel campo di Moria viene considerata da molti uno scandalo europeo. Ma chi è veramente ''l'Europa''? Se i migranti, dopo aver attraversato il Mediterraneo, si aspettano di essere accolti in Germania, probabilmente è solo una conseguenza di quella politica di apertura unilaterale dei confini operata da parte del governo Merkel nel 2015, senza peraltro aver prima consultato i partner europei. (E questa decisione probabilmente qualche mese dopo ha contribuito in maniera decisiva al voto in favore della Brexit).

Quasi tutti i migranti, quelli già in Grecia e quelli che si aspettano di poterci arrivare, vorrebbero potersi spostare in Germania, non in Ungheria o in Francia o in Danimarca, dove sanno di non essere i benvenuti. E se nell'ambito di un regime di immigrazione europeo fossero stati inviati in Lettonia o in Bulgaria (un regime che peraltro nessuno dei due paesi accetterà mai), sarebbero comunque rientrati di nuovo in Germania nel giro di poche settimane.


E perché no? Ampi settori della società tedesca, tra i quali la comunità degli industriali tedeschi, ma anche i sindacati, sono felici di accoglierli. Il mercato del lavoro tedesco sembra avere una capacità illimitata di assorbire immigrati qualificati e non qualificati; le chiese, politicamente potenti e finanziariamente ben dotate, vogliono dimostrare la loro disponibilità ad aiutare; e i comuni vogliono riempire gli alloggi costruiti per i richiedenti asilo nel 2015 e incassare in questo modo l'indennità giornaliera pagata dal governo tedesco per ogni nuovo arrivato - per non parlare poi dei centri di formazione linguistica e delle altre istituzioni simili a cui ora mancano clienti e fonti di reddito. Nella piena consapevolezza del profondo senso di colpa degli elettori di centro-sinistra, dovuto alla prosperità tedesca e in considerazione del loro desiderio di trasformare la Germania in un modello di virtù per tutta l'Europa, i politici tedeschi nelle scorse settimane hanno chiesto che migliaia, se non tutti, i migranti di Moria fossero trasferiti immediatamente in Germania.


Perché Merkel non ha riaperto i confini?

Allora perché il governo federale sotto la guida della stessa Merkel non riapre un'altra volta le frontiere? Ed è qui che entra in gioco “l’Europa" - più precisamente, la "soluzione europea", la stessa che nel 2015 era stata ritenuta inutile. Mentre tutti sanno che non ci sarà mai una ''soluzione europea'', il messaggio ora è che una soluzione nazionale è fuori discussione. Perché?

I confini aperti tendono a polarizzare l'opinione pubblica. I politici tedeschi ricordano molto bene come Merkel nel 2015 abbia salvato AfD dal declino elettorale che l'affliggeva in quel momento, aiutandola ad affermarsi qualche anno piu' tardi come il più grande partito di opposizione. C'è un limite al numero di immigrati che un paese può accettare, oltre il quale la xenofobia si trasforma in risentimento contro gli stranieri - come si può vedere dall'esempio della Danimarca, della Svezia, dell'Italia e delle stesse isole greche: Lesbo un tempo non veniva forse celebrata in tutto il mondo per aver accolto i primi rifugiati arrivati via mare? Non è un caso che già nel novembre 2015 Merkel abbia tenuto colloqui segreti con Erdogan per un accordo in base al quale la Turchia avrebbe impedito ai rifugiati siriani di entrare in Europa, e ''l'Europa'' gli avrebbe pagato diversi miliardi di euro di costi sostenuti per controllare i confini dell'Europa - o più precisamente i confini esterni della Germania.

Ma se i rifugiati sono benvenuti, a condizione che il loro numero sia limitato, perché allora non dovremmo riceverne tanti quanti gli abitanti sono disposti ad accettarne? La legge tedesca sull'immigrazione, nata in un'altra epoca, per ragioni pratiche rende di fatto impossibile respingere qualcuno che è entrato legalmente o illegalmente, nel caso in cui egli richieda asilo. Se l'asilo viene respinto, inoltre, e dopo anni di procedimenti legali, quasi tutti riescono a trovare un modo per evitare l'espulsione. Dato che è politicamente troppo delicato per il governo tedesco proporre agli elettori una revisione della legge sull'immigrazione, Berlino allora cerca il supporto "dell'Europa'' e della "Turchia" per riuscire a tenere i migranti lontani dalla Germania, essenzialmente rinchiudendoli a Moira e in molti altri luoghi simili.

L'immigrazione non può essere regolata senza un limite massimo

Qual'è la logica bizzarra dietro di ciò? Il diritto tedesco e l'umanitarismo secondo lo stile tedesco, dei Verdi in particolare, chiedono che non vi sia alcun limite massimo all'immigrazione, né in Germania né in Europa. Ma senza un limite massimo, l'immigrazione non può essere in alcun modo regolata: in altre parole, non si possono fissare quote, priorità, etc. Dato che prima o poi ciò condurrà ad un contraccolpo politico, l'immigrazione non regolamentata resta fuori dalla discussione.

Per questo motivo ''l'Europa'' deve impedirlo per noi, soprattutto paesi come Grecia e Italia, insieme all'Austria, all'Ungheria e ad altri che stanno sigillando le loro frontiere per rinchiudere i migranti nei campi greci e italiani. In questo modo fanno un favore alla Germania, bloccano una ''soluzione europea'' compatibile con il diritto tedesco, ma non con la situazione politica tedesca. Finché ''l'Europa'' tiene i migranti lontani dal confine tedesco, la Germania potrà mantenere le sue leggi sull'asilo senza doverle mai applicare, rimproverando pubblicamente l'Ungheria, l'Austria, la Polonia e altri paesi, ma lodandoli privatamente per aver rifiutato quote nazionali fisse per la distribuzione di un numero illimitato di migranti.

Questo certo non esclude ''gesti umanitari'' - o, nel linguaggio di Merkel, ''mostrare un volto amichevole''. Subito dopo l'incendio di Moria, infatti, il governo tedesco ha annunciato che avrebbe accolto 150 (!) minori non accompagnati dal campo greco. Pochi giorni dopo, sono arrivati in aggiunta esattamente 1.553 migranti, appartenenti a 408 famiglie, né più né meno. Come si è poi scoperto, nessuno di loro arrivava da Moria, e tutti avevano già ottenuto dalle autorità greche lo status legale di rifugiato, dopo essere stati portati nella Grecia continentale. Si è anche scoperto poi che il governo greco aveva insistito sulla necessità di evitare di dare l'impressione che dando fuoco a un campo profughi greco, si possa poi arrivare in Germania oppure, una volta arrivati in Grecia, ci si possa poi aspettare di essere portati in Germania, invece di far esaminare la propria domanda d'asilo alle autorità greche, per poi aspettare in Grecia una ''soluzione europea'', praticamente senza speranza.

Se è la Grecia a fare la selezione e a trattenere poi le persone non selezionate, la Germania potrà continuare a mantenere la purezza morale della sua legge sull'immigrazione: nessun tetto, nessuna quota, praticamente nessuna espulsione. Il giorno dopo l'invito ufficiale dei 1.533 rifugiati, l'opinione pubblica tedesca aveva già dimenticato i 12.000 detenuti dell'ex campo di Moria, per non parlare poi dei tanti altri abitanti nelle numerose altre Moria in Grecia e in Italia, attirati in Europa dal volto amichevole della Germania e da frontiere così aperte, almeno sulla carta.




domenica 12 maggio 2019

Verso una nuova legge sull'immigrazione

La nuova legge sull'immigrazione che renderà ancora piu' facile l'ingresso di cittadini extra-UE in cerca di un lavoro e la permanenza dei richiedenti asilo la cui domanda di asilo non è stata accettata sta per essere approvata dal Bundestag. Ufficialmente è pensata per ridurre la mancanza di forza lavoro in alcuni settori a corto di manodopera, come l'assistenza agli anziani e molti lavori manuali nelle costruzioni, nella pratica probabilmente servirà a contenere l'aumento del costo del lavoro e spianerà la strada ad un'altra ondata di migranti. Ne scrive Der Spiegel


La nuova legge è destinata a ridurre la presunta mancanza di lavoratori qualificati di cui da tempo si lamenta l'economia tedesca: nel primo dibattito al Bundestag, la coalizione di governo ha difeso la nuova legge sull'immigrazine dalle critiche dell'opposizione - cinque mesi dopo l'approvazione del provvedimento da parte del governo.

I Verdi e la FDP hanno criticato la legge definendola insufficiente. La Linke ha accusato il governo di non prendersi sufficientemente cura di garantire un "lavoro per tutti". Il ministro dell'Interno Horst Seehofer (CSU), d'altra parte, ha parlato di uno "storico cambio di passo".

"In questo modo intendiamo mettere in chiaro che il nostro obiettivo è gestire l'immigrazione di lavoratori qualificati", ha detto Seehofer. In generale, anche i lavoratori qualificati provenienti dai paesi al di fuori dell'UE, se hanno un contratto di lavoro e una qualifica professionale riconosciuta, potranno lavorare in Germania. La limitazione prevista per le occupazioni per le quali vi è una mancanza di personale verrebbe meno, come il test sulla priorità, vale a dire la verifica della disponibilità di cittadini tedeschi o europei idonei per la posizione in questione. Questo test potrebbe essere reintrodotto solo a livello regionale.

Chiunque sia qualificato e parli il tedesco, potrà restare, anche senza un contratto, per un determinato periodo di tempo in cerca di un lavoro. In passato potevano farlo solo i laureati. La nuova legge dovrà essere testata per cinque anni.

Un altro disegno di legge intende offrire ai richiedenti asilo respinti un'opportunità di lavoro permanente. Ciò riguarderà gli stranieri che avviano un corso di formazione professionale o garantiscono per il proprio sostentamento e sono ben integrati. "Abbiamo nel nostro paese persone che possiamo ben utilizzare", ha detto il Ministro del lavoro federale Hubertus Heil.

Immigrazione qualificata solo insieme alla "legge sul rientro ordinato".

La legge sull'immigrazione dei lavoratori qualificati era  già stata approvata dal governo, dopo una lunga discussione, nel dicembre 2018. L'Unione probabilmente ha voluto rallentare il processo perché riteneva che la legge proposta dovesse essere collegata ad un altro disegno di legge pensato per rafforzare l'obbligo di lasciare il paese. Questa "legge sul rientro ordinato" sarà discussa la prossima settimana, come annunciato da Heil.

Seehofer ha detto che "l'obiettivo politico molto importante" da raggiungere è quello di rafforzare la migrazione legale e sopprimere quella illegale. Heil ha sottolineato che grazie al sostegno della formazione professionale il governo sta già facendo molto per i lavoratori in Germania. "Avremo tuttavia bisogno di ulteriore immigrazione qualificata dall'estero". In molte aree - come nelle professioni tecniche, nel settore della cura, nel campo dell'artigianato - ci sarebbe già oggi una forte carenza di lavoratori qualificati.

Per l'opposizione la proposta di legge non va abbastanza lontano

Il segretario generale della FDP Linda Teuteberg ha criticato il disegno di legge definendolo "privo di coraggio". Ciò di cui c'è bisogno è un "nuovo approccio coerente per una legge comprensiva sull'immigrazione". Il leader dei Verdi Katrin Göring-Eckardt ha accusato la coalizione di governo di voler impedire un'immigrazione qualificata, invece di promuoverla attivamente. "Siamo un paese di immigrazione, e questo paese di immigrazione ha bisogno di una legge moderna sull'immigrazione".

Il deputato di AfD Gottfried Curio ha accusato la coalizione di creare un "incentivo all'immigrazione con una capacità di attrazione su scala mondiale". La separazione fra la legge sull'asilo e quella sull'immigrazione andrebbe a scomparire.

L'esperta di temi sociali della Linke Susanne Ferschl, tuttavia, ha criticato: "il governo federale sta servendo solo gli interessi economici, invece di fare un buon lavoro per tutti".

L'economia da tempo chiede un ingresso semplificato per i lavoratori qualificati. L'Associazione centrale dell'artigianato tedesco sottolinea: "Gli artigiani si aspettano che il processo legislativo venga portato avanti rapidamente senza una ulteriore riduzione del suo contenuto".

La conservatrice Werteunion ha avvertito che all'Unione la legge costerà la fiducia degli elettori, come ha detto il suo presidente Alexander Mitsch.


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