domenica 6 ottobre 2013

Anche per Bolkestein l'Euro è un esperimento fallito

L'ex commissario europeo Frits Bolkestein si schiera contro l'Euro e propone l'introduzione delle valute parallele per fermare l'unione di trasferimento. Da deutsche-wirtschafts-nachrichten.de
L'ex commissario europeo Frits Bolkestein considera l'unione monetaria un esperimento fallito. Le differenze economiche in Europa si sono ampliate. I paesi dell'Eurozona dovrebbero introdurre una seconda e nuova valuta. Solo in questo modo sarà possibile evitare la completa disintegrazione della moneta unica.

L'unione monetaria è fallita. "L'Euro è un sonnifero" per l'Europa, e i paesi in crisi hanno già sognato abbastanza, scrive l'ex commissario EU Frits Bolkestein. I paesi in crisi si sono preoccupati molto di piu' della redistribuzione degli aiuti europei che di promuovere la loro competitività: il patto di stabilità è fallito. L'Unione di trasferimento è già una realtà.

Per Bolkestein l'uscita dall'unione monetaria dei paesi in crisi è la sola via di fuga da questa unione della redistribuzione che avrà bisogno di sempre piu' miliardi. "L'economista tedesco Hans-Werner Sinn ha suggerito che i paesi con un deficit di competitività possano uscire dall'unione monetaria in maniera ordinata, e dopo una svalutazione e una serie di riforme strutturali possano rientrare nell'unione monetaria".

Bolkestein considera questa proposta una buona idea, ma dubita che possa essere realizzata. Gli stati membri non hanno alcuna intenzione di farsi carico di questo difficile compito, ha scritto in un intervento sul giornale olandese Volkskrant. Ma la proposta di Sinn non sarebbe quella piu' desiderabile. Per l'ex commissario ed ex ministro degli esteri olandese l'introduzione di una valuta parallela sarebbe il modo migliore per uscire dalla crisi.

In questo modo i paesi economicamente piu' forti del nord darebbero la possibilità ai paesi periferici di svalutare, e quindi ribilanciare gli squilibri dell'unione monetaria.

I responsabili sono Francia e Germania

Bolkestein accusa Francia e Germania di aver violato il patto di stabilità già nel 2003, e di essere stati i primi a superare la soglia di indebitamento del 3% prevista dal trattato di Maastricht. Da allora l'applicazione dei criteri europei ha perso credibilità e da questo duro colpo non ci si è mai ripresi.

L'unione monetaria soffre per un "difetto congenito" di cui in parte sono responsabili anche  Francia e Germania, sempre secondo Bolkenstein. "Non è possibile mettere insieme un gruppo di paesi cosi' eterogeneo con differenti culture economiche". L'esplosione del debito in Grecia e in Itala era prevedibile.

Bolkestein vede una via di uscita: solo una riforma monetaria radicale puo' salvare l'Euro. Questo è l'unico modo per ripristinare la competitività dell'Europa e fermare l'unione di trasferimento.

Fritz Bolkestein, ex ministro del commercio nei Paesi Bassi, commissario EU dal 1999 al 2004, è l'autore della famosa direttiva Bolkestein, il cui obiettivo era l'eliminazione degli ostacoli burocratici e delle barriere nazionali nel settore dei servizi.

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