Alternative für Deutschland non vuole essere un partito monotematico e dopo il congresso fondativo propone la sua piattaforma programmatica. Da FAZ.net
L'obiettivo principale di „Alternative für Deutschland“ (AfD) resta la dissoluzione dell'area Euro. Oltre a cio' il nuovo partito propone una riforma dell'UE, la semplificazione del sistema fiscale e la regolamentazione dell'immigrazione. Uno sguardo al programma.
L'eco della fondazione del partito eurocritico ha fatto crescere le aspettative verso la nuova formazione. Appena un mese dopo aver esordito sulla scena pubblica, „Alternative für Deutschland“ (AfD) è diventato un soggetto politico in grado di innervosire i partiti tradizionali.
Anche se la dissoluzione dell'Euro resta il tema e l'obiettivo principale del partito, il programma approvato nel fine settimana al congresso fondativo copre anche altri ambiti politici - AfD non vuole essere percepito con un partito monotematico e non intende farsi accusare di questo dagli altri partiti. Uno sguardo al programma:
L'Euro è stato un errore storico
Al primo posto c'è il tema dell'Eurocritica, con il compito di portare la spinta necessaria alla campagna elettorale. L'introduzione dell'Euro sarebbe stato un errore storico che deve essere corretto, secondo il fondatore Bernd Lucke. "Chiediamo uno scioglimento ordinato della zona Euro. La Germania non ha bisogno dell'Euro. Altri paesi sono stati invece danneggiati dalla moneta unica", si dice nel programma elettorale. AfD chiede "la reintroduzione delle monete nazionali, oppure la creazione di unioni monetarie piu' piccole e piu' stabili". La reintroduzione del D-Mark non dovrebbe essere considerata un tabu'.
Come dovrebbe realizzarsi la dissoluzione dell'Eurozona non è pero' scritto nel programma. Lucke tuttavia ha spiegato in alcune interviste e negli articoli specialistici che pensa all'introduzione di alcune valute parallele. Nei paesi in crisi i governi ormai di fatto insolventi potrebbero introdurre una nuova valuta accanto all'Euro, ad esempio una nuova Drachma. La nuova moneta si svaluterebbe, semplificando l'adeguamento dei prezzi. I vecchi contratti, i beni e le proprietà resterebbero denominati in Euro, in modo da evitare un bank-run e le conseguenti turbolenze, chiarisce Lucke. Dopo una prima fase di passaggio, i paesi avrebbero la possibilità di uscire definitivamente dall'Euro. Questo permetterebbe loro di ripartire, secondo Lucke, dopo essere rimasti intrappolati in una spirale di recessione e tagli.
I costi delle politiche di salvataggio non devono essere sopportati dal contribuente
Nel programma della AfD si chiede anche una modifica dei trattati europei: "ogni stato dovrà avere la possibilità di uscire dalla moneta unica". La frase centrale del programma elettorale è: "ogni paese potrà decidere democraticamente sulla propria valuta". AfD vuole introdurre un veto contro la concessione di ulteriori aiuti miliardari. "Chiediamo che la Germania ottenga questo diritto di uscita dall'Euro, affinché possa bloccare con il suo veto ulteriori aiuti dal fondo ESM".
AfD critica il fatto che le politiche attuali di salvataggio non stanno salvando i paesi in crisi ma i creditori di questi paesi. Lucke in un'intervista alla FAZ aveva già definito questo aspetto un totale fallimento. Adesso nel programma elettorale si dice: "Chiediamo che il costo dei salvataggi non sia sostenuto dai contribuenti. Banche, hedge funds, e grandi creditori privati sono i veri beneficiari di questa politica. Ed è necessario che siano loro a risponderne". Per i paesi iperindebitati sarà necessario un taglio del debito. Le banche dovranno sostenere le perdite autonomamente, "oppure essere stabilizzate a spese dei loro creditori privati". Infine AfD chiede "una immediata interruzione degli acquisti di obbligazioni spazzatura da parte della BCE".
Un Europa di stati sovrani
AfD si difende dall'accusa di essere anti-europeo: "Sosteniamo un'Europa fatta di stati sovrani con un mercato interno. Vogliamo vivere in amicizia e in buon vicinato", scrivono nel loro programma. Tuttavia il partito si batte contro il crescente centralismo europeo. E' "necessario difendere la sovranità fiscale illimitata dei Parlamenti nazionali". "Respingiamo con decisione una Transferunion e uno stato centrale europeo". E piu' avanti si dice: "Faremo in modo che le competenze legislative possano tornare ai Parlamenti nazionali".
Oltre a cio' intendono riformare l'UE al fine di ridurre la burocrazia di Bruessel e promuovere una maggiore trasparenza. Come intendano realizzarla, non è scritto nel programma. Non hanno tuttavia fiducia nel Parlamento EU. "Il Parlamento europeo non è riuscito ad esercitare una funzione di controllo su Brüssel".
Rafforzare la democrazia diretta
Un capitolo a parte del programma è dedicato alla politica dei governi nazionali. AfD chiede di "rispettare pienamente lo stato di diritto". Senza menzionarlo direttamente, si rivolgono in particolar modo alla violazione avvenuta con gli eurosalvataggi - come ad esempio il mancato rispetto della clausola del cosiddetto "no bail-out".
AfD chiede di "rafforzare la democrazia in Germania". Cio' dovrà essere fatto con piu' iniziative referendarie sul modello svizzero. Inoltre, AfD critica il fatto che i partiti tradizionali siano diventati troppo potenti. "Dovranno essere i cittadini a dare la linea ai partiti, non il contrario", è scritto sempre nel programma elettorale.
Al congresso fondativo si è discusso anche se i parlamentari al Bundestag potranno avere un reddito aggiuntivo. Alcuni hanno inizialmente proposto un divieto, ma il leader del partito Lucke ha sostenuto che sarebbe stato impossibile escludere un'attività parallela per i i professionisti, gli imprenditori e i lavoratori autonomi. Il punto è stato attenuato. Nel programma elettorale si dice che i parlamentari dovranno "dedicare tutta la loro capacità lavorativa al Parlamento. Il mandato non potrà risentire di altre attività parallele" - e questa posizione puo' essere letta come una frecciata al candidato SPD Peer Steinbrück che a causa delle numerose conferenze ben retribuite in aula è si è visto molto poco.
Semplificazione fiscale
Un punto molto importante per il nuovo partito sono le finanze pubbliche - anche se le spiegazioni sull'argomento sono brevi e senza dettagli. L'Euro tra le altre cose è fallito anche perché nei paesi del sud sono stati fatti troppi debiti e i paesi del nord sono stati chiamati a garantire. Ma anche la Germania ha fatto molti debiti. "Chiediamo di rispettare i limiti all'indebitamento e di ridurre il totale dei debiti", si dice nel programma di AfD. Anche la Germania avrebbe fatto molti piu' debiti di quanto consentito.
I rischi assunti dalla Germania a causa delle politiche di salvataggio dovranno essere presi in considerazione nelle fasi di pianificazione finanziaria, chiede AfD. "Al momento si sta solo gettando polvere negli occhi dei cittadini" - questa frase è diretta a Wolfgang Schäuble, che da sempre sottolinea il fatto che la Germania nei programmi di salvataggio ha dato solamente delle garanzie e che non è stato effettuato alcun trasferimento. Altri politici addirittura sostengono che la Germania stia guadagnando dalle politiche di salvataggio, poiché per i prestiti effettuati il governo incassa degli interessi. Tuttavia i rischi assunti sono cosi' alti che il mercato dei capitali non sarebbe mai stato disposto a concedere tali crediti a quel tasso di interesse.
Al terzo punto AfD propone "una drastica semplificazione del diritto tributario in linea con il modello progressivo di Kirchhof". L'esperto costituzionale Paul Kirchhof, nella campagna elettorale del 2005 in qualità di candidato al Ministero delle finanze della CDU, aveva chiesto una drastica riduzione delle eccezioni fiscali, delle sovvenzioni e delle scappatoie e al loro posto una riduzione delle aliquote ad un numero minimo di scaglioni. La SPD aveva attaccato questo modello definendolo iniquo. Dove la AfD intenda risparmiare per ridurre i debiti, nel programma elettorale non viene detto.
La famiglia è il nucleo della società
Sulle questioni sociali la AfD propone un programma alquanto conservatore. Chiede una maggiore protezione della famiglia in quanto "nucleo della società". Inoltre promette alle famiglie con molti bambini un maggiore sostegno: "la Germania deve diventare amica dei bambini e delle famiglie". Da dove il denaro dovrebbe arrivare, non lo dice.
No all'immigrazione senza regole
Anche sulla spinosa questione dell'immigrazione AfD ha una sua posizione: nel programma il partito scrive che la Germania "ha bisogno di una immigrazione qualificata e disposta ad integrarsi". Chiede una legge sull'immigrazione secondo il modello canadese. "E' necessario impedire un'immigrazione senza regole all'interno del nostro sistema sociale", si dice piu' avanti.
Questa frase è stata considerata dai media e dai politici rosso-verdi come la prova che AfD è un partito populista di destra. Tuttavia il partito propone un allentamento delle leggi e un miglioramento delle condizioni per la concessione del diritto di asilo: i richiedenti asilo dovrebbero avere la possibilità di lavorare, e cio' dovrebbe appartenere ad un trattamento dignitoso minimo.
Contro la "polizia della lingua"
AfD critica anche le regole della „Political Correctness“. In una prima bozza del manifesto si dice: "respingiamo un imbavagliamento dell'opinione pubblica sotto il pretesto del cosiddetto politicamente corretto". Nel programma finale questa frase è scomparsa. Il leader Lucke tuttavia è convinto che in Germania non esista alcuna limitazione formale della libertà di espressione. Il suo vice, il giornalista Konrad Adam, aveva in precedenza attaccato senza mezzi termini la cosiddetta "polizia linguistica" accusandola di voler mettere a tacere le opinioni impopolari.