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venerdì 29 maggio 2020

Anche i falchi possono diventare colombe

Anche i falchi bavaresi della CSU possono diventare colombe. Markus Soeder, il presidente della ricca Baviera e possibile futuro Cancelliere, l'uomo che per anni ha accusato gli scrocconi berlinesi di vivere grazie ai trasferimenti degli operosi bavaresi, questa volta non attacca il recovery fund e a sorpresa si fa colomba con gli europei del sud. In una intervista alla FAZ ci spiega che se la Germania vuole avere un ruolo strategico e uno spazio geopolitico deve aprire i cordoni della borsa. Se dessero ascolto alla Corte di Karlsruhe e agli apparati statali i tedeschi probabilmente risparmierebbero diverse centinaia di miliardi di euro, ma la Germania sarebbe destinata a restare come la Svizzera, solo un po' piu' grande. Alcuni passaggi dall'intervista alla Faz.net

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FAZ: (...) la Cancelliera e il Presidente francese propongono che la Commissione europea emetta fino a 500 miliardi di euro di nuovo debito, e che ogni paese se ne faccia carico in base alla sua quota sul bilancio dell'UE. Sarebbe quel debito comune che finora la Germania ha sempre rifiutato?

Markus Soeder: la condivisione del debito ci sarebbe stata se avessimo introdotto i coronabond. Sarebbe stata quindi la Germania ad avere una responsabilità illimitata sui vecchi debiti degli altri paesi. Ma se ci si mettesse a ripianare i deficit di bilancio degli altri paesi, allora per l'Europa non si tratterebbe di una ripartenza. E questo non è ragionevole. Soprattutto, nel lungo periodo finirebbe per indebolire il nostro paese. Anche la Germania quindi non potrebbe restare un partner affidabile in grado di aiutare gli altri paesi. Rispetto alle obbligazioni o all'emissione di debito l'idea della Cancelliera e del Presidente francese è quella piu' sostenibile. Posso immaginare che il fondo per la ricostruzione sarà una combinazione fra sovvenzioni e prestiti. L'importante è: non dovrebbero essere soldi messi li' per pagare i vecchi debiti, ma per realizzare nuove idee sulla digitalizzazione, la tecnologia e l'infrastruttura. Questo è l'unico aiuto permanente possibile. Se non aiutiamo i partner europei particolarmente colpiti dal Coronavirus, l'Europa alla fine andrà in pezzi. Il nostro continente non ne uscirebbe sconfitto solo dal punto di vista economico, ma potrebbe diventare una palla da gioco per le altre potenze.

FAZ:  quali?

Markus Soeder: tutti sanno quali sono gli interessi in campo. L'Europa deve continuare ad autodeterminarsi e restare unita nel processo internazionale. Al momento c'è il rischio che l'Europa esca dalla scena mondiale. Sarebbe un passo indietro per la difesa dei nostri valori come la libertà, i diritti umani e la democrazia. Se la Germania aiuta Italia e Spagna, allora stiamo aiutando noi stessi - e non solo economicamente, ma anche politicamente e culturalmente. Perché noi tutti siamo l'Europa.

FAZ: alcuni dei suoi colleghi di partito sembrano temere una messa in comune dei debiti

Markus Soeder: capisco tale scetticismo. Il sentiero è molto stretto. Sono somme che naturalmente fanno venire il mal di stomaco. Molto dipenderà dal modo in cui i fondi saranno pensati. Un rifiuto totale purtroppo non ci aiuterebbe molto. Perché una disintegrazione dell'Europa e quindi del mercato interno, anche solo dal punto di vista finanziario, sarebbe un rischio enorme. Già ora stiamo vedendo quale fallimento economico abbiamo a causa del Coronavirus, solo perché le catene di approvvigionamento dall'Europa meridionale non stanno funzionando. Se esitiamo ora e sottovalutiamo l'impatto psicologico, c'è il rischio di una seconda Brexit in Italia. Ma un'Europa senza l'Italia o senza la Spagna non sarebbe piu' l'Europa che conosciamo. L'UE non avrebbe piu' senso.

FAZ: pensa che sia realistico uno scenario in cui uno dei paesi del sud potrebbe lasciare l'UE se non dovesse piu' riuscire a risollevarsi economicamente?

Markus Soeder: molti non pensavano che la Gran Bretagna facesse sul serio. Ma la Brexit ora è in corso. Non riesco ancora a immaginare un'Europa forte senza la Gran Bretagna. Ma senza l'Italia resterebbe poco dell'idea originale. La base dell'UE erano i trattati di Roma. L'Italia è il nucleo culturale e storico d'Europa e rappresenta il grande desiderio dei Tedeschi. Il coronavirus ha profondamente colpito e ferito l'Italia. Semplicemente non possiamo lasciare il paese ai populisti come Salvini. Quello che sta accadendo in Italia ci colpisce tutti. Per questo meglio aiutare con ragionevolezza e intelligenza, invece di girarsi dall'altra parte per poi ritrovarsi di fronte alle macerie d'Europa. Si tratta di un importante fase storica in Europa. E qui non possiamo fallire. (...)


mercoledì 11 aprile 2018

Hast du mal nen Euro?

Se i tedeschi del sud non ne vogliono sapere di pagare per i berlinesi che reputano fannulloni e spreconi, perché dovrebbero avere cosi' tanta voglia di finanziare i disoccupati francesi, italiani o spagnoli, come invece chiedono con insistenza Macron e tutti gli amici del + Europa? Il Ländernanzausgleich, il meccanismo per trasferire denaro fra i Laender ricchi del sud e quelli (relativamente) poveri dell'est ha i giorni contati ed entro il 2020 dovrebbe essere smantellato. Era diventato ormai cosi' impopolare e politicamente insostenibile da spingere Baviera ed Hessen a presentare un ricorso alla Corte Costituzionale tedesca. Ne parla Handelsblatt.com

Markus Söeder, presidente della Baviera, a carnevale si diverte prendendo in giro gli scrocconi berlinesi


C'è una parola di 21 lettere che fa arrabbiare un sacco di gente. Ländernanzausgleich! (perequazione finanziaria). Dietro questo nome c'è un sistema con il quale lo stato trasferisce denaro dai Laender più' ricchi a quelli piu' poveri. Lo scorso anno la somma complessiva trasferita ha raggiunto il livello record di 11.2 miliardi di euro. Lo ha comunicato giovedì' scorso il Ministero delle Finanze tedesco. 



I dati in breve: i Bundeslaender piu' ricchi sborsano denaro che finisce ai Laender piu poveri del nord e dell'est. Nel 2017 la Baviera, con 5.9 miliardi di euro, fra i Laender, è stato il piu' grande pagatore, alle sue spalle ci sono il Baden-Württemberg e l'Hessen. Il piu' grande percettore è stato invece Berlino con 4.2 miliardi di euro ricevuti - piu' di un terzo della somma complessiva. In totale, piu' di due terzi del denaro redistribuito è andato verso i Laender dell'est. 

Il Ländernanzausgleich è un sistema creato per redistribuire denaro fra i diversi Bundesländer tedeschi. L'idea di fondo: le regioni finanziariamente piu' forti devono aiutare quelle piu' deboli. L'obiettivo è fare in modo che ovunque in Germania i cittadini abbiano a disposizione strade buone, oltre a scuole e ospedali decenti. Non tutti i Bundesländer tedeschi, infatti, offrono le stesse precondizioni per il successo economico. 

Secondo la Costituzione (art. 107, par. 2, frase 1) è compito dello stato "bilanciare adeguatamente la diversa capacità finanziaria delle regioni". 

Nel Baden-Württemberg ad esempio - il Bundesland che fin dall'introduzione della perequazione è stato un contribuente netto - hanno la loro sede molte imprese economicamente e finanziariamente forti: produttori di auto come Daimler e Porsche, componentistica come Mahle e Bosch, l'azienda di software SAP e il gruppo tessile Hugo Boss - solo per citarne alcune. 


Sebbene queste grandi aziende abbiano filiali in tutta la Germania, la maggior parte delle imposte viene pagata nel luogo in cui si trova la sede centrale, vale a dire laddove si paga l'imposta sulle società.

Allo stesso tempo i lavoratori impiegati presso queste aziende spesso hanno dei buoni stipendi. Una parte dei redditi percepiti viene ovviamente pagata allo stato centrale sotto forma di imposta sul reddito. Chi guadagna di piu', deve anche pagare di piu' - e sugli acquisti pagherà altre tasse: cioè l'imposta sul valore aggiunto, anche questa va allo stato centrale. 

Per questa ragione le entrate fiscali pro-capite nelle regioni economicamente piu' forti come la Baviera e il Baden-Württemberg oppure l'Hessen sono decisamente piu' alte rispetto a quelle di altre zone della Germania. Soprattutto nelle regioni della Germania dell'est non ci sono grandi imprese che hanno localizzato la loro sede centrale in uno di questi Laender. 


Perché è proprio la Baviera il piu' grande paese donatore nella perequazione finanziaria? 

I contribuenti netti sono i Laender che devono trasferire alle altre regioni una parte del denaro proveniente dalle loro entrate fiscali. La Baviera è il piu' grande contribuente netto, perché l'economia va bene, la disoccupazione è bassa - e perché molte grandi imprese hanno la loro sede in Baviera, esattamente il contrario di quanto accade nella Germania dell'est. 

Un esempio lo rende particolarmente chiaro: nel capoluogo regionale Monaco di Baviera ci sono oltre 1.3 milioni di abitanti, con oltre 28.000 imprese che pagano alla regione le imposte sulle società. 

Al contrario, nel distretto SpreeNeiße in Brandeburgo, con una superficie 5 volte superiore e con soli 128.000 abitanti, ci sono meno di 1.000 imprese. Lo mostrano i dati dello Statistisches Bundesamt. 

La Baviera ovviamente è alquanto contrariata dal dover trasferire ogni anno diversi miliardi di euro alle altre regioni. "La perequazione finanziaria incentiva il dolce far niente", ha detto qualche tempo fa in un'intervista il Presidente bavarese Markus Söder. Il miglior luogo per custodire il denaro bavarese è proprio la Baviera - "e non Berlino". Söder anche a carnevale ha voluto scherzare sull'argomento (foto in alto). 

La cosa interessante: i bavaresi, che si lamentano sempre e in maniera alquanto chiassosa per la perequazione finanziaria, in passato sono stati per molti anni una regione percettrice di trasferimenti. Dal 1950 fino al 1986 hanno incassato denaro dai Laender piu' ricchi. In totale 3.4 miliardi di euro, come calcolato dal Ministero delle Finanze. 

Solo negli anni '90 la Baviera è diventato un Land donatore e da allora ha pagato ogni anno almeno un miliardo di euro alle altre regioni. Nel complesso da allora la Baviera ha pagato piu' di 63 miliardi di euro. 

Cosa succederà alla perequazione finanziaria dal 2020? 

Il Ländernanzausgleich nella sua forma attuale terminerà a fine 2019. Dal 2020 sarà lo stato centrale a dover trasferire denaro alle regioni piu' povere. Lo ha deciso con una legge il governo federale nell'agosto del 2017. Il motivo: i Laender piu' ricchi come la Baviera sostengono che la perequazione non puo' essere un incentivo per migliorare le condizioni economiche. 

Secondo il motto: il denaro alla fine arriva sempre a Berlino. Al contrario la perequazione finanziaria nelle regioni piu' povere non crea nessun incentivo al miglioramento economico e fa in modo che le regioni piu' arretrate non si impegnino per cambiare le cose. E questo alla fine danneggerebbe l'intera economia tedesca. Nel 2013 la Baviera e l'Assia hanno addirittura presentato alla Corte Costituzionale tedesca un ricorso contro il sistema della redistribuzione fra le regioni. Dopo la nuova legge del 2017 tuttavia hanno deciso di ritirarlo.

Sullo stesso argomento: Anche in Germania c'è un po' di Grecia