Nuove reazioni fra i politici tedeschi dopo le elezioni italiane: l'Italia deve poter tornare alla Lira, chi non riesce a rispettare le regole deve poter uscire. Da Handelsblatt.de
L'Italia è un pericolo per l'Eurozona? Dopo il caso elettorale la si potrebbe pensare cosi'. Il Presidente della Repubblica nega, tuttavia a Berlino ci sono anche altre opinioni - e consigli per Roma.
In considerazione dell'incerta situazione politica in Italia, il deputato CDU al Bundestag Klaus-Peter Willsch si è pronunciato a favore di un'uscita dell'Italia dall'Unione monetaria. "Se non si riesce a convincere la maggioranza della popolazione di un paese che gli impegni presi per il funzionamento della moneta unica devono essere rispettati, non è possibile richiedere nuove elezioni dall'esterno, piuttosto si deve lasciare che il paese torni alla sua moneta", ha dichiarato Willsch all'Handelsblatt Online.
La zona Euro deve essere aperta ai cambiamenti, ha continuato Willsch."Se vogliamo tornare ad una convivenza pacifica e rispettosa in Europa e prendere sul serio l'autodeterminazione dei popoli, dovremmo abbandonare l'ideologia dell'Euro-Europa", ha sottolineato. "L'unione monetaria sopravviverà solamente se è percepita come un vantaggio da tutti i suoi membri".
Anche l'esperto di finanza del gruppo FDP al Bundestag, Frank Schäffler, ha chiesto un'uscita dell'Italia dall'Euro nel caso in cui il paese decida di non continuare sulla via delle riforme. "Se vogliamo che l'Euro possa andare avanti, è necessario che diventi una moneta viva. I membri che economicamente non riescono oppure non vogliono restarci, devono poter uscire dal club valutario", ha dichiarato Schäffler all'Handelsblatt Online. "Come Ultima Ratio dovrà essere anche possibile escludere chi infrange le regole e continua ad abusare della solidarietà degli altri".
L'Unione Europea e l'Euro-Club potranno sopravvivere solo come una comunità fondata sul diritto. "Non tutti i membri della zona Euro sembrano avere la stessa opinione su questo punto, percio' il risultato elettorale italiano richiede una risposta rapida su di una domanda ancora aperta. Ed è un bene che sia cosi'.
Allo stesso modo si era espresso poco prima anche Anton Börner, presidente dell'associzione di categoria BGA (commercio estero, servizi, grande distribuzione): "In nessun modo dovrà essere ridotta la pressione dall'esterno sul governo e la società italiana, piuttosto la si dovrà aumentare con l'obiettivo di attuare le riforme assolutamente indispensabili", scrive Börner in un commento per la "Frankfurter Allgemeine Zeitung". "Se il paese non dovesse superare la sua frammentazione e non realizzasse queste riforme, cio' avrebbe conseguenze irreparabili per l'Euro".
Börner non esclude che il paese lasci la moneta unica: "allora dovremmo iniziare a pensare come si potrebbe gestire un'Eurozona modificata". Non serve a molto "come convinti europeisti e sostenitori della moneta unica, non prendere in considerazione in maniera seria l'opzione e continuare a credere nella guarigione miracolosa".