venerdì 10 agosto 2012

La SPD cambia strategia e prova a stanare la CDU


Frank Walter Steinmeier, leader SPD, dopo l'apertura di Sigmar Gabriel agli Eurobond, intervistato da Rheinische Post rilancia sulla messa in comune del debito e attacca  la CDU: state ingannando i tedeschi, la condivisione del debito dietro le quinte è già in corso da molto tempo. 
Il leader del gruppo SPD al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, ci parla di come l'Eurozona potrebbe essere salvata.

RP: Il leader SPD Sigmar Gabriel considera la condivisione del debito fra i paesi europei come necessaria. Anche lei?

Steinmeier: Una responsabilità comune sul debito c'è già da molto tempo. La BCE, a cui anche la Germania ha conferito il capitale iniziale, acquista il debito pubblico dei paesi in crisi. Ma se questi falliscono, avremo una responsabilità illimitata, senza che il Bundestag abbia  votato una sola volta sull'argomento. Dobbiamo decidere, se la messa in comune deve essere limitata e deve avvenire sotto un controllo democratico, come ad esempio con la realizzazione di un fondo europeo per il rimborso del debito (Schuldentilgungsfonds), oppure in maniera illimitata e senza controlli come avviene ora attraverso la banca centrale. Il governo federale fino ad ora ha bocciato tutte le proposte per una messa in comune dei debiti, siano gli Eurobond o il fondo per il rimborso. Mentre ha chiaramente approvato l'intervento della BCE. Entrambe le strade espongono al rischio di fallimento. Ma la strada legittimata democraticamente per me resta la migliore.

RP: Lei propone un fondo per il debito, per il quale la Germania dovrebbe garantire. Potrebbe descriverlo?

Steinmeier: L'idea di un fondo per il debito non è caduta dal cielo, ma fa parte delle proposte del consiglio dei saggi economici del governo federale (Sachverständigenrates der Bundesregierung). La quota tedesca in un tale fondo dipende da come questo sarà progettato. Su questo si potrà decidere democraticamente. Se invece la BCE continua ad acquistare debito pubblico, probabilmente il sig. Brüderle non avrà alzato il suo dito, ma avrà comunque le mani sporche.

RP: Quali sarebbero le conseguenze?

Steinmeier: Si arriverà prima o poi ad un aumento di capitale della BCE sostenuto dai paesi membri, e anche la Germania dovrà pagare.

RP: E i tedeschi dovranno pagare interessi piu' alti per sostenere tassi piu' passi per i paesi in crisi?

Steinmeier: Non ci aiuta descrivere la situazione meglio di quanto effettivamente sia. Se vogliamo evitare la rottura della zona Euro, non potrà accadere senza rischi per la Germania. ll governo dovrebbe dirlo in maniera chiara al cittadini. Il rischio piu' grande per l'economia tedesca e per i posti di lavoro tedeschi è una rottura della zona Euro. I costi sarebbero sensibilmente piu' elevati. Per questo tutte le ipotesi sull'uscita di un paese dalla zona Euro, di cui si discute in questi giorni nell'Unione, sono estremamente pericolose e contrarie agli interessi tedeschi.

RP: La Grecia alla fine dell'anno sarà ancora un membro dell'Eurozona?

Steinmeier: Io non lo so. Su questo i greci dovranno decidere nei prossimi mesi. O il governo ottiene il sostegno per le dure e dolorose riforme, oppure nulla.

RP: L'Europa ha bisogno di una propria costituzione su cui anche i tedeschi dovranno votare?

Steinmeier: Ricordo ancora molto bene gli ultimi sforzi fatti per avere una costituzione europea. Non sarà facile convincere alcuni stati europei della necessità di una costituzione. Ma entro pochi anni gli stati europei dovranno mettersi d'accordo su una costituzione di base per l'Europa. Abbiamo un interesse a che questo avvenga. Il futuro della Germania può essere solo in Europa. Oppure come lo formula Hans-Dietrich Genscher: l'Europa è il futuro della Germania. Non ne abbiamo un altro.

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