sabato 23 novembre 2019

Isabel Schnabel - L'unione bancaria è nel nostro interesse

Isabel Schnabel è membro del prestigioso Consiglio dei Saggi economici e prenderà il posto della Lautenschläger nel direttorio della BCE. Intervistata da Mark Schieritz su Die Zeit ci spiega perché l'assicurazione europea sui depositi è fondamentale per favorire la fusione di Deutsche Bank e Commerzbank con qualche altra grande banca europea, ma soprattutto ci dice una cosa interessante, di cui apparentemente anche i tedeschi sono a conoscenza: senza l'introduzione di un safe asset europeo, ad esempio gli eurobond, difficilmente i sud-europei accetteranno l'unione bancaria recentemente proposta da Scholz. Ne scrive Die Zeit



ZEIT ONLINE: Frau Schnabel, il Ministro delle finanze Olaf Scholz ha smesso di opporsi a una garanzia europea sui risparmi. Cosa ne pensa?

Isabel Schnabel: penso si tratti di un tentativo molto importante. Porta un po' di movimento in un dibattito che si era fermato e affronta delle questioni importanti per la stabilità dell'unione monetaria. Fra queste c'è anche l'assicurazione sui depositi, che in Germania non è molto popolare .

ZEIT ONLINE: fino a che punto?

Schnabel: una garanzia sui depositi ha lo scopo di evitare che i risparmiatori in preda al panico corrano a ritirare il loro denaro nel caso in cui dovessero presentarsi dei dubbi sulla solvibilità della banca. I sistemi di garanzia sui depositi, tuttavia, coprono solo una parte dei depositi presso le banche. La credibilità della garanzia sui depositi dipende anche dal fatto che dietro, a sostegno della banca, vi sia lo stato con il suo potere finanziario.

ZEIT ONLINE: perché è un problema?

Schnabel: perché l'assicurazione sui depositi crea un legame fondato sul rischio tra le banche e gli stati. Se la credibilità dell'assicurazione sui depositi risente del fatto che un paese è fortemente indebitato, questo allora può destabilizzare le banche. Un'assicurazione europea sui depositi potrebbe impedirlo.

ZEIT ONLINE: allora si potrebbe anche dire: perché in fondo in Germania dovrebbe interessarci cosi' tanto se una banca in Italia fallisce?

Schnabel: è un'illusione pensare che non siano affari nostri. Le nostre economie e i nostri sistemi finanziari sono fra loro troppo intrecciati. Siamo membri di un'area valutaria comune. Abbiamo visto il danno che una crisi può causare in un piccolo stato membro dell'unione monetaria come la Grecia. È nel nostro interesse che ciò non accada di nuovo.

ZEIT ONLINE: ma i critici dicono: tramite l'assicurazione sui depositi i risparmiatori tedeschi alla fine dovranno pagare per le banche italiane in difficoltà.

Schnabel: in questa affermazione c'è il presupposto che le banche tedesche stiano andando alla grande e quelle italiane vadano male. Nel complesso le cose non stanno necessariamente cosi'. Anche nel nostro paese ci sono banche che non sembrano essere molto brillanti. Inoltre, secondo i piani del ministero delle finanze tedesco, l'assicurazione europea sui depositi funzionerà come una polizza di riassicurazione. In questo modo il rischio viene ridotto al minimo

ZEIT ONLINE: come?

Schnabel: come accade in una compagnia di assicurazioni per auto, ci sarebbe una specie di franchigia. In caso di incidente sarebbero i fondi di garanzia nazionali a dover intervenire. Solo se i fondi nazionali dovessero esaurire le risorse, i soldi arriverebbero dal fondo europeo, ma solo come prestito. A questo punto, vorrei aggiungere, dovrebbe anche essere possibile farsi carico delle perdite.

ZEIT ONLINE: come si finanzierebbe il fondo europeo di assicurazione sui depositi?

Schnabel: tramite i contributi delle banche. Si dovrebbe collegare l'entità di questi contributi al rischio: le banche con un modello di business rischioso o le banche di paesi con istituzioni deboli, ad esempio un regime di insolvenza inefficiente, dovrebbero quindi versare contributi più elevati rispetto alle banche solide dei paesi con istituzioni solide.

ZEIT ONLINE: Scholz propone anche di inasprire le regole che regolano i titoli di stato detenuti dalle banche. Cosa succederebbe?

Schnabel: molte banche nei loro bilanci hanno un livello elevato di titoli di stato nazionali. Ciò rafforza la connessione problematica tra gli stati e le banche, perché se uno stato è nei guai, anche le banche di quel paese avranno difficoltà a detenere obbligazioni. Ciò comporta anche il pericolo che il rischio di un default sovrano venga trasferito a livello europeo attraverso un sistema europeo di assicurazione sui depositi. L'assicurazione europea sui depositi dovrebbe essere pertanto accompagnata da una regolamentazione più rigorosa dei titoli di stato.

ZEIT ONLINE: Wolfgang Schäuble, quando era ancora ministro delle finanze, suggerì di obbligare le banche a garantire i titoli di Stato con il capitale proprio come accade per gli altri attivi. Finora non hanno dovuto farlo.

Schnabel: politicamente è ancora molto controverso, in Europa e soprattutto a livello internazionale. Bisogna stare attenti che il nuovo regolamento non porti a una destabilizzazione del mercato dei titoli di Stato.

ZEIT ONLINE: cosa propone lei?

Schnabel: la copertura con il capitale proprio dovrebbe essere orientata soprattutto alla concentrazione. Su questo tema nel Consiglio dei Saggi abbiamo fatto dei calcoli con diversi modelli. Avrebbe senso se le banche potessero detenere le obbligazioni del loro paese di origine fino a un certo limite, senza dover garantire con del capitale azionario aggiuntivo. Se questo limite viene superato, le partecipazioni obbligazionarie all'aumentare della concentrazione e del rischio di insolvenza dovranno essere garantite da una maggiore partecipazione azionaria. La mia impressione è che Scholz abbia in mente qualcosa di simile. Nel dibattito non dovremmo comunque dimenticare: in nessun altro paese europeo la condivisione del rischio tra stati e banche è cosi' grande come in Germania, perché molte delle nostre banche sono di proprietà statale.

ZEIT ONLINE: gli amministratori di Deutsche Bank e Commerzbank hanno accolto con favore la proposta di Scholz. Come lo spiega?

Schnabel: un'assicurazione europea sui depositi faciliterebbe le fusioni transfrontaliere, che per le principali banche tedesche sono una grande opportunità. Sarebbe un passo importante per ottenere finalmente un vero mercato bancario europeo. Un altro passo essenziale sarebbe una legge uniforme sull'insolvenza bancaria, richiesta anch'essa da Olaf Scholz, per fare in modo che tutte le banche europee siano soggette alle stesse regole.

ZEIT ONLINE: molti economisti dicono: è un problema il fatto che in Europa non vi siano "safe assets", cioè un titolo di debito a prova di fallimento per l'intera unione monetaria.

Schnabel: ciò darebbe alle banche l'opportunità di investire con un'ampia diversificazione in titoli di stato europei senza doversi fare carico di accettare rischi di insolvenza più elevati. Molto dipenderà dalla forma finale del progetto, in modo che non vi siano problemi di incentivi sbagliati. Forse l'unico modo per ottenere un ampio consenso sulle riforme proposte è introdurre dei titoli di debito sicuri.



1 commento:

  1. Prima del nuovo MES e dell'Unione Bancaria bisogna modificare lo statuto della BCE che deve diventare una vera banca centrale come prestatore di ultima istanza. Così lo stesso MES non avrebbe più nessun senso. Procedere con MES,poi Unione Bancaria è una presa per i fondelli per i paesi del sud ed ad alto DP.

    RispondiElimina