Il dibattito sul sistema Target 2 è stato iniziato dal professore Hans Werner Sinn, che ha sostenuto lo specifico punto di vista tedesco, criticato a ragione dagli economisti internazionali Willem Buiter e Karl Whelan. Di seguito le posizioni del professore vengono messe in discussione:
Tesi 1: “Le posizioni all'interno del Target 2 non sono necessarie e devono essere ridotte”.
Una riduzione delle posizioni Target o una loro chiusura, come proposto dal professore Sinn, metterebbe in discussione l'unione monetaria e la renderebbe a tutti gli effetti un sistema a cambi fissi. In un sistema del genere la capacità di pagamento estero di un paese sarebbe ridotta alle riserve di oro e di valuta estera. Qualsiasi regola che renda i pagamenti transfrontalieri all'interno dell'unione monetaria impossibili, sono incompatibili con una moneta unica.
Tesi 2: “I saldi del Target 2 sono politica fiscale”.
Gli sviluppi del sistema Target 2 riflettono i flussi di pagamento all'interno dell'area Euro, che sono intrapresi principalmente da banche, aziende o persone private e non costituiscono in alcun modo una misura politica. Secondo i trattati sulle modalità di funzionamento, la UE, la BCE e l'Eurosistema sono responsabili del corretto funzionamento dei sistemi di pagamento all'interno dell'area monetaria.
Tesi 3: “I saldi del sistema Target 2 riducono la concessione di credito in Germania”
E' un fatto: le banche tedesche hanno a disposizione in questo momento, grazie ai saldi riflessi dal sistema Target 2, un eccesso di liquidità. Grazie all'ampia disponibilità di liquidità, le banche hanno un incentivo a concedere credito alle famiglie o alle aziende. Il contrario avviene in quei paesi che registrano dei deflussi di liquidità e che hanno un ridotto accesso ai mercati di capitali e quindi sono preoccupati per l'assenza di liquidità. C'è il rischio che queste banche riducano la loro capacità di erogare prestiti, causando una contrazione dell'economia. Un'analisi disincantata porta alle conclusioni che non è la Germania, e gli altri paesi ritenuti sicuri dal mercato dei capitali, a dover temere una crisi del credito, ma piuttosto i paesi colpiti negativamente dai movimenti di capitali, quei paesi che hanno sviluppato verso il sistema Target 2 delle passività.
Tesi 4. “Il finanziamento mediante il sistema Target 2 conduce i paesi che vi fanno ricorso a vivere al di sopra dei propri mezzi”
Gli squilibri del conto corrente non sono sufficienti né necessari per far emergere i saldi all'interno del Target 2. I movimenti di capitale transfrontalieri hanno lo stesso effetto dei disavanzi delle partite correnti. E' possibile confrontare empiricamente i saldi del sistema Target con i dati trimestrali delle partite correnti. Il risultato: non c'è nessuna correlazione trimestrale, e la forte crescita dei saldi negli ultimi 18 mesi può essere spiegata per la maggior parte con i movimenti di capitale. E' pertanto inopportuno continuare a sostenere questo aumento come una prova del fatto che i paesi della periferia stiano vivendo a spese della Germania e che non hanno intrapreso alcuno sforzo di consolidamento.
Tesi 5 “L'Eurosistema non può far fronte ad un eccesso di liquidità delle banche tedesche”
Sinn ha pronosticato che nel 2013 le banche tedesche avranno a disposizione un eccesso di liquidità che potrebbe diventare un problema e portare la BCE ad esercitare una enorme pressione. Tuttavia, già alla fine del 2011 abbiamo avuto un eccesso di liquidità delle banche tedesche senza che la provvista di munizioni della BCE terminasse. Questo non è sorprendente poiché nel mondo la maggior parte delle banche centrali opera in un sistema dove le banche depositano la liquidità in eccesso presso la banca centrale. L'Eurosistema dispone, come le altre banche centrali, degli strumenti necessari a condurre una politica monetaria orientata alla stabilità, indipendente dalla situazione di liquidità delle banche e capace di assorbire liquidità attraverso i depositi al tasso di interesse definito.
Tesi 6 “Maggiore è il denaro che scorre attraverso il sistema Target, più a lungo i paesi indebitati vivranno al di sopra delle loro possibilità, e perciò maggiori saranno le perdite per il contribuente tedesco”
La proposta di Sinn di limitare i saldi del sistema Target è incompatibile con l'esistenza di una moneta unica e di un'area monetaria comune. I necessari adattamenti nella politica fiscale e nella competitività devono essere condotti dai governi nazionali. Una limitazione dei saldi è improponibile e renderebbe i mercati dei capitali ancora piu' incerti causando una ulteriore fuga di capitali. I rischi finanziari possono essere minimizzati solo se i programmi di EU e IMF, e gli sforzi di tutti gli stati membri rendono possibile un ritorno alla crescita, alla competitività e alla solidità delle finanze. Solo un apporto elastico di liquidità da parte della banca centrale e un forte impegno verso l'unione monetaria, possono portare ad un superamento della crisi di fiducia e di liquidità
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