Jan Fleischhauer su Der Spiegel, con un nuovo commento affilato, lancia un avvertimento ai suoi connazionali: la simpatia degli europei verso di noi possiamo solo comprarla
Il Parlamento ha approvato un nuovo pacchetto di miliardi per la Grecia, ma invece di ringraziarci, il Sud Europa mostra la sua avversione nei nostri confronti. I tedeschi devono ora fare i conti con un nuovo ruolo: siamo gli americani d'Europa.
Un suggerimento: come nei rapporti della polizia, dove l'etnia del reo viene omessa, potremmo fare lo stesso nel racconto della crisi dell'Euro e rinunciare in futuro a descrivere l'identità del destinatario degli aiuti. Invece di parlare di greci o portoghesi dovremmo parlare degli abitanti di un paese del sud Europa, o meglio riferirci ai nostri concittadini europei a sud della Germania.
Forse questo ci aiuterà a migliorare l'atmosfera in Europa.
Di questi tempi bisogna fare attenzione a ciò che si dice. Una frase imprudente, e si scatena una tempesta di emozioni. Io so di cosa sto parlando. Quando recentemente dopo la tragedia del Giglio ho fatto alcune osservazioni sugli italiani, la metà della popolazione si è sollevata. Perfino l'ambasciata italiana di Berlino è intervenuta per criticare il mio articolo. Posso solo essere felice che l'Italia sia nello spazio Schengen. Dopo aver letto quello cosa si è scritto su di me sulla stampa italiana, non so se alla frontiera mi avrebbero fatto passare tranquillamente.
A mia difesa posso dire che in questi tempi difficili non sono l'unico ad aver scatenato involontariamente dei difficili interventi diplomatici. Chi l'avrebbe mai detto che anche ad Atene si ascolta SWR 2. Quando il Ministro delle Finanze Schauble in un'intervista radio ha espresso dubbi sulla volontà di riforma dei greci, è stato detto che voleva prendere in giro i greci: "Chi è questo signor Schauble, che offende i greci?" ha tuonato il presidente Karolos Papoulias in direzione Berlino. Ma Schäuble aveva sottovalutato la capacità di offendersi dei sud europei.
La Cancelliera in uniforme Nazi
Il clima generale al momento non è molto buono per noi tedeschi. Non passa giorno in cui la cancelliera non venga messa in una uniforme nazista con la svastica al braccio. Non importa il fatto che abbiamo messo in fila un pacchetto di aiuti dietro l'altro. Se i calcoli degli esperti sono corretti, siamo ben oltre il punto in cui sono state offerte solo delle garanzie.
Dei 130 miliardi di Euro di cui oggi il Parlamento decide, una buona parte non la vedremo mai piu' indietro. Ma se si interpretano correttamente i commenti nelle regioni in crisi, verso le quali il denaro è indirizzato, noi vogliamo solo completare quello che ai nostri nonni non è riuscito di fare 70 anni prima (senza però considerare che la storiografia su Hitler, al di fuori dei confini greci, è unanime sul fatto che il Nazionalsocialismo non ha iniziato il regno del terrore con un programma di aiuti).
Non manca molto al rogo delle bandiere tedesche. Ma fermi, lo hanno già fatto. Questo si era visto solamente nei paesi arabi, dove i giovani non perdono occasione per dare battaglia al satana USA. Ma funziona così quando agli occhi degli altri si ha troppo successo, troppa fiducia in sé stessi e troppa forza. Adesso siamo gli americani d'Europa. Il cambio di ruolo non sarà facile, lo possiamo dire già oggi. Siamo abituati ad essere ammirati per la nostra efficienza e il nostro duro lavoro, ma non ad essere odiati.
La sensazione insidiosa di inferiorità
Prima di lamentarci di tutta questa ingratitudine, dovremmo ricordarci che a questo gioco abbiamo giocato per anni. Fino a quando i cattivi del mondo erano gli americani, i tedeschi erano spesso con la parte che voleva sentirsi migliore a spese degli altri. Anche gli americani avevano qualche motivo, per aspettarsi un minimo di riconoscenza, alla fine erano loro gli uomini e le donne in uniforme, che dovevano occuparsi di ristabilire l'ordine, durante ogni crisi, mentre la comunità internazionale non andava oltre le strette di mano.
Tutti si sono affidati alla funzione di poliziotto del mondo degli USA, come adesso i nostri vicini si affidano al fatto che saranno i tedeschi a salvare l'Euro. Purtroppo la sensazione di inferiorità è pericolosa almeno quanto quella di superiorità.
Naturalmente puoi provare a diventare piu' piccolo di quanto tu non sia. E puoi vedere dove ti porta questa negazione di te. Se si usa l'esempio degli USA è facile indovinare: non molto lontano. Sotto Jimmy Carter gli USA non erano molto piu' amati di quanto non lo fossero sotto Ronald Reagan. L'uomo della Georgia era un uomo di buon cuore che governava con molti scrupoli morali. Anche l'elezione di Obama non ha aiutato molto l'immagine degli Stati Uniti. Alla fine la potenza egemone non può nascondere all'infinito la sua forza.
Acquistare la simpatia dei vicini
Si può anche tentare di comprare la simpatia dei vicini. In qualche modo è la politica che i tedeschi hanno esercitato per decenni in Europa. Non sono pochi i politici che consigliano di proseguire in questa direzione, che significa semplicemente l'acquisto di debito attraverso un piu' forte intervento della banca centrale o i largamente apprezzati Euro bonds. Ma per una pacificazione degli spiriti mediante bonifico le somme sono probabilmente troppo grosse. Non si tratta più di mari di pomodoro o montagne di patate riempite con denare tedesco, ma buchi di bilancio che sono così grossi da risucchiare intere economie.
Probabilmente dovremo abituarci al fatto che in alcuni paesi d'Europa non saremo piu' molto amati. Se necessario la destinazione della prossima vacanza potrebbe essere l'America. Oppure possiamo fingere di essere svizzeri, contro i quali al momento nessuno ha niente.
non c'è che dire, questo articolo conferma i sospetti che abbiamo fin dai tempi dell'articolo sull'italianità di Schettino (o la schettinità degli italiani tutti): l'autore è un qualunquista verace che le spara grosse. ciò che stupisce però è come un giornale possa pubblicare tutte queste stupidate grondanti ignoranza e superficialità. ma che fa il direttore di Der Spiegel, dorme?
RispondiEliminaNo, segue un progetto politico ben chiaro, secondo me.
RispondiEliminaIl "vittimismo" tedesco è un passaggio obbligato, ora, ai fini del progetto. Per l'opinione pubblica interna, intendo.
Caro Marco, Der Spiegel non è il solo a seguire la via del vittimismo e l'autore non è un pensatore isolato; queste posizioni hanno un grandissimo seguito nel paese.
RispondiEliminai finanziamenti alla Gracia che servono soprattutto per saldare i crediti delle loro banche tecnicamente fallite; le trattative ricattatorie della Germania per vendere armi a una Grecia già finanziariamente in ginocchio; Siemens che corrompe politici greci per siglare contratti vantaggiosi (per la Siemens e per pochi disonesti, non certo per il popolo greco). questi sono solo alcuni argomenti che mi piacerebbe esporre all'autore di questo mirabile articolo. o forse ne è già al corrente ma fa finta di niente?
RispondiEliminale banche tecnicamente fallite sono quelle tedesche
RispondiEliminaFra le cose che quel razzista dovrebbe ricordare c'è anche il fatto che è tecnicamente possibile che quei 130 miliardi non tornino indietro, ma non li sborsa la Germania, li sborsano principalmente Francia, Italia e Spagna.
RispondiEliminaNel caso di Italia e Spagna, oltretutto, si sono trovate in passato a finanziare la Grecia a tassi più bassi (per la Grecia) di quelli che le stesse Italia e Spagna ottenevano sul mercato.
Dovrebbe anche precisare che le banche fallite ( ma salvate dal Sud Europa secondo la tattica del 'nazionalizziamo le perdite e privatizziamo i profitti' ) sono quelle tedesche, e che la Confindustria tedesca ha voluto l' unione monetaria proprio per spazzare via certe economie competitivissime come la nostra. Cosa ammessa da Kohl, da Henkel, da praticamente tutti i manager tedeschi. A Der Spiegel non è possibile girare qualche articolo del prof bagnai di Goofynomics per far loro capire quanto siano in mala fede, vero?
Eliminasono d' accordo. Diventa come il vittimismo olocaustico: in entrambi i casi serve per raggiungere un obiettivo: piegare gli altri tramite l' ipocrisia all' anglosassone. Per cui anche la guerra può diventare 'umanitaria' e le bombe 'democratiche' pur di 'salvare' le popolazioni.
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