mercoledì 11 luglio 2018

Mark Schieritz: "nessuna paura della bomba da un trilione di euro!"

Un ottimo Mark Schieritz su Die Zeit risponde alla FAZ e prova a tranquillizzare i tedeschi in merito al famoso trilione di euro di crediti vantati dalla Bundesbank nei confronti dell'eurosistema all'interno del Target 2. Per Schieritz la politica si è ormai impossessata di un argomento tecnico sconosciuto ai piu' con il quale può attaccare il governo di Berlino, l'obiettivo sarebbe uno solo: modificare l'orientamento politico pro-europeo della Germania e scardinare l'eurozona. Ne parla Mark Schieritz su Die Zeit


Forse non l'avevate ancora notato, ma la Germania è vicina alla rovina finanziaria. Almeno questa è l'impressione che si ha seguendo il dibattito sui cosiddetti saldi Target della BCE.

In parole povere, l'argomento piu' o meno è questo: le banche centrali dei paesi in crisi dell'Europa del sud devono alla Bundesbank tedesca piu' o meno 1.000 miliardi di euro. I soldi prima o poi andranno perduti perché tanto questi paesi sono insolventi. Se dovessimo calcolare correttamente le perdite attese, la Germania non avrebbe un surplus di bilancio ma un deficit enorme. I partiti dell'establishment tuttavia preferiscono tenere la "verità" nascosta perché altrimenti i cittadini salirebbero sulle barricate, ed è proprio per questa ragione che a Berlino nessuno sta facendo nulla.

Su questo tema è quasi tutto falso.

Primo: la Bundesbank non ha prestato denaro alle banche centrali del sud. Gli importi in questione provengono dal sistema di pagamento Target 2. Questo sistema garantisce che ovunque all'interno dell'unione monetaria si possa pagare in euro. Normalmente i saldi di questo sistema sono piu' o meno in equilibrio. I risparmiatori portano i loro soldi alla banca, e questa concede dei prestiti.

Se ad un certo punto ci sono molti risparmiatori che affidano i loro risparmi ad una banca estera, sarà la BCE a dover colmare la lacuna creatasi. Dal  punto di vista tecnico il paese avrà quindi delle passività presso la BCE. Il paese nel quale il denaro è stato trasferito - e che quindi non dipende dal denaro della banca centrale - avrà invece un credito nei confronti della BCE.

Ma i crediti e le passività sono solo delle grandezze fittizie. Esistono virtualmente nei bilanci della banca centrale, ma non nel mondo reale. Il fatto che attualmente il denaro scorra dal sud verso il nord (e che questo sia compensato dalle corrispondenti registrazioni di contropartita presso la BCE) è un segnale che la crisi monetaria non è stata ancora definitivamente superata. Ma in realtà è sempre stato cosi'.

C'è solo una situazione in cui i saldi diventano rilevanti: se un paese della zona euro dovesse uscire dall'unione monetaria. Ovviamente questo potrebbe anche accadere, ma in quel caso sui mercati finanziari e nella politica europea avremmo un caos gigantesco. Fra tutti i problemi quello dei saldi Target probabilmente sarebbe il piu' piccolo.

Non è nemmeno chiaro se la Bundesbank sarebbe effettivamente insolvente, come si legge spesso. Una banca centrale alla fine non è una banca commerciale qualsiasi. Puo' stamparsi da sola i soldi e puo' semplicemente ignorare il buco nel suo bilancio. Se AfD dice, il ministro delle finanze Scholz nel bilancio pubblico dovrebbe prendere misure preventive in considerazione della possibilità di subire delle perdite, allora la domanda sorge spontanea: per farci cosa esattamente? E in quale misura?

Secondo: non c'è nessuno che sta cercando di tenere nascosti i saldi Target. I dati relativi ai saldi vengono pubblicati dalla Bundesbank su internet, e sul tema ci sono dei libri interi. Se la politica non fa nulla è perché "fare qualcosa" in questo caso significherebbe limitare la libera circolazione dei capitali all'interno dell'unione monetaria. E quasi certamente questa sarebbe la fine della stessa unione monetaria. Anche negli Stati Uniti le sedi regionali della banca centrale si aiutano a vicenda.

E allora perché la questione è diventata un tema cosi' importante? Perché non si tratta piu' di economia, ma di politica. Numeri molto grandi, una materia complessa, che quasi nessuno riesce a comprendere a fondo - sono esattamente gli elementi di cui c'è bisogno per raccogliere consenso con i racconti horror sui tedeschi e il loro presunto ruolo di mucca europea da mungere, e con la minaccia di una bancarotta imminente.

In altre parole: i saldi Target sono uno strumento per attaccare l'orientamento politico pro-europeo della Germania. Il vero pericolo arriva da questa appropriazione indebita di un discorso scientifico, non dal trilione che è da qualche parte in un bilancio.

7 commenti:

  1. Non c'e' alcun debito tra stato italiano e tedesco e se l Italia uscisse da € con nuova Lira avrebbe enorme recupero di competitivita' ed esporterebbe quasi quanto i mangia-patate che dovrebbero preoccuparsi delle loro banche piene di titoli tossici DERIVATI Deutschbank ne ha per 45.000 miliardi € altro che pericolo Italia esiste un pericolo Germania-kartoffen ;) !!!!!
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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  2. Il Suo linguaggio - caro Luca Kakakatso Patriota - La qualifica. Anche al di là delle Sue carenze stilistiche, ritengo si possa concordare solo su un punto: che un'uscita dell'Italia dall'euro - per quanto drammatica - porterebbe abbastanza a breve ad un enorme recupero di competitività. C'è comunque da chiedersi se l'Italia sia ancora in grado di tradurre la maggior competitività in una reale ripresa economica, vista la decimazione che euro & globalizzazione hanno esercitato sul tessuto produttivo del Paese. Sui saldi target si può dire ciò che si vuole, ma temo - per i tedeschi - che abbia (da sempre) ragione il prof. Sinn. Certo: fino a quando riusciranno a fare stare in piedi questa "moneta" ("euro")la resa dei conti sarà rimandata (ovviamente) sine die. Non condivido invece l'opinione dell'Autore, secondo il quale i 1000 miliardi di buco sarebbero "noccioline" nei confronti del restante disastro (?) della fine dell'euro. Penso invece che quei 1000 miliardi sarebbero - almeno per la Germania - una "fetta" molto, molto importante del cataclisma. Mi auguro solo - per i Tedeschi - che in quel momento ci sia ancora una Merkel da trascinare in tribunale (visto che il principale responsabile - il dott. Kohl - si è nel frattempo sottratto, per cause di forza maggiore, a quello che sarebbe stato un processo per alto tradimento) ...

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    1. Il giornalista o presunto tale Jan Fleischauer ha detto che non bisogna meravigliarsi che Schettino ( capitano della nave affondata nel 2012 ) fosse italiano al suino-kartoffen e al suo commento razzista io ribatto con un altro commento razzista dicendo che non bisogna meravigliarsi che i tedeschi hanno massacrato milioni di persone perche' sono una razza geneticamente malata di suini bevi-latte e mangia-patate incapace di competere con gli ebrei e per questo li hanno uccisi. Oggi pensino alle loro banche piene di DERIVATI e fallita, solo Deutschbank ne ha per 45.000 miliardi € e al fatto che non rispettano le regole sul surplus, i tedeschi rispettano solo le regole che gli convengono !!! ???
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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  3. I tedeschi tirano da sempre la ragione dalla loro parte. In realtà è la bce che sta finanziando i consumi dei paesi del sud ma allo stesso tempo il surplus.commerciale tedesco. In caso di rottura il problema sarebbe ovviamente politico in quanto la bce perderebbe il potere di stampare moneta... ma è chiaro che il saldo tra crediti e debiti sarebbe comunque zero e come tale andrebbe considerato politicamente considerato. Le opzioni sempre politiche cmq potrebbero essere diverse. Tecnicamente comunque le banche centrali non possono fallire ....

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    1. In caso di rottura il problema sarebbe ovviamente politico ........... ma è chiaro che il saldo tra crediti e debiti sarebbe comunque zero

      Per forza e per logica é così altrimenti bisognerebbe ammettere che per un ventennio circa la Germania ha venduto a credito (cioè non ha mai incassato un euro) ed altri hanno comprato solo a debito (cioè non hanno mai tirato fuori un euro). Assurdo!

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  4. Certo che le varie VW, Audi, BMW, Siemens u.s.w. hanno incassato i loro fatturati - ma quei soldi venivano loro accreditati dalla (pur sempre ancora Deutsche) Bundesbank (quindi "garantiti" - sostanzialmente e potenzialmente - dai contibuenti tedeschi). Mi riesce difficile immaginare che se saltasse l'Euro il "saldo fra crediti e debiti" sarebbe solo un tema "politico": temo - ripeto - che per i contribuenti tedeschi si tratterà di un tema anche molto (e dolorosamente) economico. Vedrei invece "bene" l'Italia, che una volta "portati i libri in tribuale" (fallimento concordato) e ristrutturato (drasticamente)il debito potrà recuperare competitività con una sana svalutazione e rimetterso in carreggiata entro pochi anni. Certo, sarebbero/saranno anni molto duri, ma - come dicono i tedeschi - meglio una fine orribile che un orrore senza fine...

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    1. Fallimento concordato? Oh perbacco... E perchè mai? L'Italia è forse un paese privo di capacità produttiva e quindi non in grado di restituire i prestiti? non mi sembra.
      E' un paese affogato da un disavanzo primario elevato che gli impedisce di far fronte agli impegni? Non mi pare nemmeno qui.
      Se l'Italia uscisse dall'Euro e riportasse la banca centrale sotto il controllo del governo, avrebbe la possibilità di garantirsi un'elevata crescita e di mettersi al riparo dalla eventuale speculazione finanziaria a suo danno. Non sarà un passeggiata, ci saranno riflessi sull'occupazione nei primi due-tre anni, ma tanto peggio di come stiamo messi ora...
      Tutto questo terrorismo mi pare assurdo e non giustificato nei fondamentali economici.

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