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lunedì 11 settembre 2023

"Proteggere gli interessi tedeschi"

 L'industria tedesca degli armamenti ha strinto una nuova alleanza per la costruzione di nuovi carri armati, questa volta però senza la Francia. La cooperazione franco-tedesca in materia di armamenti è a un passo dal naufragio, Berlino infatti ha scelto di dare priorità agli interessi nazionali. Ne scrive il sempre ben informato German Foreign Policy


L'industria della difesa tedesca sta attualmente lavorando su una nuova alleanza per la produzione di carri armati, mettendo in discussione un progetto emblematico di cooperazione franco-tedesca nel settore della difesa, valutato diversi miliardi di euro. Secondo un recente rapporto, i produttori di armi Krauss-Maffei Wegmann (KMW) e Rheinmetall stanno attualmente cercando di collaborare con Leonardo (Italia), Saab (Svezia) e un'azienda spagnola per lo sviluppo di un nuovo carro armato che possa succedere al Leopard 2. Questo veicolo, noto come Main Ground Combat System (MGCS), è un sistema di combattimento ad alta tecnologia che dovrebbe diventare il fulcro delle forze terrestri europee e contribuire alla fusione dell'industria della difesa europea. Il progetto è stato al centro di controversie per anni. L'alleanza per il nuovo carro armato potrebbe ora annunciare la sua fine e forse influenzare anche il secondo grande progetto franco-tedesco, il Future Combat Air System (FCAS). Questa scelta segna ulteriormente il declino della cooperazione tra Berlino e Parigi sotto il cancelliere Olaf Scholz, che, secondo alcune voci, sta dando priorità agli "interessi tedeschi".

La Nuova Alleanza dei Carri Armati

L'industria della difesa tedesca sta attualmente pianificando la formazione di una nuova alleanza per la produzione di carri armati finalizzata allo sviluppo di un successore del Leopard 2, come riportato dal Handelsblatt. I due principali produttori di armi, Krauss-Maffei Wegmann (KMW) e Rheinmetall, noti per la loro lunga collaborazione nella produzione della serie Leopard, intendono unire le forze con le aziende di difesa Leonardo (Italia) e Saab (Svezia), oltre a una società spagnola non specificata. Gli esperti ritengono che questa società potrebbe essere Santa Bárbara Sistemas o TESS Defence. Secondo il rapporto, i primi contratti per il progetto sono stati firmati solo "pochi giorni fa". Il prossimo passo prevede la richiesta di un finanziamento al Fondo europeo per la difesa (FES), che ha stanziato otto miliardi di euro per il periodo 2021-2027, di cui 5,3 miliardi sono destinati allo sviluppo di nuovi sistemi d'arma. L'alleanza dei carri armati, composta da quattro Paesi UE, auspica di ricevere finanziamenti per centinaia di milioni.

Disaccordi sull'MGCS

Il lancio della nuova alleanza per i carri armati potrebbe segnare la fine di un progetto che un tempo rappresentava un faro nella cooperazione europea nel settore degli armamenti: il Main Ground Combat System (MGCS). Questo sistema di combattimento, connesso tramite una rete dati, era concepito attorno a un carro armato di ultima generazione, destinato a includere una varietà di altri equipaggiamenti, tra cui i robot da combattimento. Germania e Francia avevano concordato ufficialmente nel luglio 2017 di costruire congiuntamente l'MGCS. Secondo i piani originali, avrebbe dovuto essere operativo entro il 2035, sostituendo sia il Leopard 2 tedesco che il carro armato principale Leclerc francese. Per attuare questa visione, KMW e il produttore francese di carri armati Nexter avevano formato la joint venture KNDS. Tuttavia, a causa delle dispute tra Germania e Francia, il progetto non è ancora decollato completamente. Una delle principali fonti di tensione è stato il fatto che Rheinmetall sia riuscita a garantirsi una quota nell'MGCS, mettendo a rischio l'equilibrio industriale a scapito della Francia. Attualmente, il progetto è ancora in fase di pianificazione.

FCAS verso la fine del progetto
Progetto FCAS verso il fallimento


"Sviluppare ulteriormente un equipaggiamento collaudato".

Nel luglio scorso, i ministri della Difesa dei due Paesi, Boris Pistorius e Sébastien Lecornu, avevano cercato di raggiungere un accordo e di spianare la strada al proseguimento del progetto. Pistorius aveva affermato all'epoca: "Vogliamo questo progetto comune"; Lecornu si era associato: "Vogliamo farlo insieme"[4] Gli esperti tuttavia dubitavano del fatto che all'epoca fosse davvero possibile risolvere la controversia. I media francesi riportano una dichiarazione del deputato SPD Andreas Schwarz, che lunedì ha dichiarato sulla piattaforma X (ex Twitter) che con il Leopard 2 avremmo avuto "un dispositivo collaudato": "da sviluppare ulteriormente". L'ultima notizia era che per settembre erano previsti ulteriori colloqui sul futuro dell'MGCS, in cui le forze armate tedesche e francesi avrebbero dovuto coordinare in modo più preciso le loro esigenze. Parigi, si diceva, era favorevole a dei carri armati più leggeri e manovrabili con una protezione più debole, mentre Berlino insisteva per una protezione ottimale, anche se a scapito della mobilità dell'equipaggiamento.[5] Un accordo sembra essere sempre più in dubbio.

Leopard 2A8, Panther

Questo anche perché i produttori di armi tedeschi stanno da tempo sviluppando alternative provvisorie. KMW, ad esempio, sta costruendo un ulteriore sviluppo dell'ultimo modello di Leopard 2A7, il Leopard 2A8. Sebbene sia considerato solo un "passo intermedio" frettolosamente costruito sulla strada di un vero e proprio nuovo sviluppo, potrebbe coprire l'attuale domanda derivante dalla guerra in Ucraina, dicono [6]. Le forze armate tedesche hanno ordinato 18 Leopard 2A8 al prezzo di oltre mezzo miliardo di euro; la Repubblica Ceca vuole acquistarne 77, la Norvegia 54 [7], l'Italia 125 [8]. Anche i Paesi Bassi e la Lituania hanno espresso interesse. Rheinmetall, da parte sua, ha sviluppato un proprio modello, il carro armato principale da combattimento KF51 Panther, che sarà prodotto in futuro, soprattutto in Ucraina. Da un lato, è destinato a coprire la domanda ucraina, considerata immensa, ma dall'altro è anche destinato all'esportazione a lungo termine, anche perché il livello salariale ucraino rende possibile una commercializzazione più economica.[9] Sia il Leopard 2A8 che il Panther garantiscono che Berlino non dipenderà dall'MGCS nel prossimo futuro.

Controversia sul FCAS

Il fallimento dell'MGCS, sempre piu' vicino con il lancio della nuova alleanza dei carri armati, potrebbe avere conseguenze anche sul secondo importante progetto di riarmo franco-tedesco: il Future Combat Air System (FCAS), un sistema di combattimento aereo incentrato su un jet da combattimento di ultimissima generazione, di sesta generazione e - collegato in rete tramite una cloud di dati - operante in combinazione con droni, sciami di droni ed eventualmente altri equipaggiamenti. L'FCAS è considerato la controparte dell'MGCS. Tuttavia, nell'ambito del suo sviluppo sono già sorte delle serie controversie franco-tedesche che, come nel caso dell'MGCS, riguardano le quote industriali, ma anche i segreti industriali. Mentre l'industria tedesca ha alternative per l'MGCS, lo stesso vale per l'FCAS da parte francese: il produttore di jet da combattimento Dassault sta portando avanti il proprio progetto, il Rafale F5, che, secondo i piani attuali dell'azienda, dovrebbe avere la priorità sull'FCAS ed essere sviluppato ad un ritmo accelerato. [10] Se l'FCAS dovesse fallire, Parigi potrebbe contare su un proprio jet da combattimento, mentre Berlino, al contrario, sarebbe costretta a ricorrere all'acquisto di jet da combattimento statunitensi.

Interessi tedeschi

Con la possibile fine dell'MGCS prosegue il rapido declino della cooperazione franco-tedesca in materia di armamenti sotto l'attuale governo tedesco. Alla fine anche il progetto di costruire un aereo da ricognizione marittima franco-tedesco era già stato accantonato sotto la cancelliera Angela Merkel. Sotto il cancelliere Olaf Scholz, tra l'altro, è stata interrotta la modernizzazione congiunta dell'elicottero da combattimento Tiger. Berlino ha anche organizzato la costruzione di un sistema di difesa aerea europeo (European Sky Shield Initiative, ESSI) senza coinvolgere la Francia - ufficialmente uno dei più stretti alleati della Repubblica Federale - nell'importante progetto e senza utilizzare i prodotti dell'industria della difesa franco-italiana; al suo posto sono stati acquistati sistemi statunitensi e israeliani per diversi miliardi. [11] Ora Berlino sta mettendo in discussione anche l'MGCS e indirettamente il FCAS. Mentre l'apparente "amicizia franco-tedesca" viene regolarmente invocata in pubblico, il governo tedesco sotto il cancelliere Scholz, come notano gli osservatori, si è mosso per "dare priorità agli interessi tedeschi", anche "se le relazioni franco-tedesche ne risentono". [12] Il governo tedesco sta ora cercando di "proteggere gli interessi tedeschi".


Leggi gli altri articoli sulle divergenze franco-tedesche-->>


[1] Martin Murphy, Moritz Koch, Frank Specht, Gregor Waschinski: Deutschland startet neue Kampfpanzer-Allianz. handelsblatt.com 07.09.2023.

[2] Laurent Lagneau: Berlin porte un coup sans doute fatal au projet de char franco-allemand de nouvelle generation. opex360.com 07.09.2023.

[3] Pascal Samama: Un parlementaire allemand propose d’en finir avec le MGCS, le char du futur franco-allemand. bfmtv.com 05.09.2023.

[4] Martin Murphy, Frank Specht, Gregor Waschinski, Christian Wermke: Dem neuen deutsch-französischen Kampfpanzer droht das Aus. handelsblatt.com 06.09.2023.

[5] Martin Murphy, Moritz Koch, Frank Specht, Gregor Waschinski: Deutschland startet neue Kampfpanzer-Allianz. handelsblatt.com 07.09.2023.

[6] S. dazu Panzer für Europa.

[7] Norwegian Armed Forces to receive Leopard 2A8NOR tanks with Trophy APS. defence-industry.eu 13.06.2023.

[8] Italien könnte Kampfpanzer Leopard 2A8 bestellen. esut.de 18.07.2023.

[9] S. dazu Eine rüstungsindustrielle Basis für die Ukraine.

[10] Martin Murphy, Moritz Koch, Frank Specht, Gregor Waschinski: Deutschland startet neue Kampfpanzer-Allianz. handelsblatt.com 07.09.2023.

[11] S. dazu Deutsch-französische Konflikte und Die deutsch-französische „Freundschaft“.

[12] Martin Murphy, Moritz Koch, Frank Specht, Gregor Waschinski: Deutschland startet neue Kampfpanzer-Allianz. handelsblatt.com 07.09.2023.




sabato 24 settembre 2022

Cosa potrebbe accadere se la Germania fornisse i suoi panzer Leopard 2 all'Ucraina

"Come è noto, non esiste ancora un trattato di pace tra Germania e Russia. Ciò significa che non appena la parte russa dovesse valutare un'azione come partecipazione tedesca alla guerra - non lo si ripeterà mai abbastanza - qualsiasi tipo di azione bellica contro la Germania sarebbe legale. Perché l'ultima guerra è ancora in uno stato di cessate il fuoco, che verrebbe quindi interrotto." scrive Dagmar Henn su RT Deutsch. Per questo il governo tedesco non vuole e non può inviare i Panzer tedeschi agli ucraini, rischierebbe di essere considerato paese belligerante. Da RT Deutsch, la voce del Cremlino in lingua tedesca.

Panzer Leopard 2


Quello che i rappresentanti del governo tedesco, che si tratti di Scholz o del ministro degli Esteri Annalena Baerbock, non dicono e che la stampa tradizionale non domanda, è perché per loro sia così importante non essere gli unici a fornire questi carri armati. Né spiegano perché la reazione russa all'ipotesi di fornire dei carri armati moderni sia tutt'altro che amichevole. Il motivo è tecnico e la sua conseguenza è il coinvolgimento diretto nella guerra.

Un Leopard 2 ha un equipaggio di quattro persone: comandante, artigliere, caricatore e pilota. Nessuno di questi compiti può essere svolto senza preparazione; il tempo di addestramento, anche per il solo equipaggio è di almeno 6 mesi. Per un comandante di un carro armato di questo tipo il periodo è ancora più lungo. E ciò ha delle conseguenze. L'addestramento di un comandante ucraino di un Leopard 2 sarebbe dovuto iniziare l'anno scorso.


E anche questo non lo si può escludere, ma probabilmente non sarebbe stato possibile tenerlo segreto e sarebbe stata una prova tangibile della responsabilità della NATO nel conflitto. Ma se così non fosse, ci sarebbe solo una possibilità per fare in modo che questi carri armati svolgano una qualsiasi funzione in un periodo di tempo breve: è necessario fornire almeno il comandante.

Esistono già congetture simili per quanto riguarda i cannoni HIMARS, che sono dispositivi anche più complicati; sono stati osservati molti polacchi e britannici apparentemente coinvolti nell'"offensiva" ucraina a Isjum. C'è anche una ripresa fatta ad Isjum di diverse persone di lingua inglese con accento statunitense che tolgono una bandiera russa da un edificio; e ci sono dichiarazioni secondo cui alcuni mercenari britannici e polacchi sarebbero stati catturati. La veridicità di queste affermazioni sarà chiarita nelle prossime settimane, perché è probabile che finiscano davanti al tribunale nella Repubblica Popolare di Donetsk proprio come i loro colleghi.

Un punto estremamente delicato è capire se si tratta davvero di mercenari o di membri degli eserciti regolari di Polonia e Gran Bretagna temporaneamente "mandati in licenza" per poter fornire all'Ucraina il personale necessario a far funzionare carri armati e cannoni.

Ed è proprio questa la ragione politica dei processi ai mercenari finora svoltisi a Donetsk: i loro Paesi d'origine potrebbero salvarli in qualsiasi momento se solo ammettessero di trovarsi in Ucraina per un incarico. Questo infatti cambierebbe il loro status giuridico: da mercenari, non protetti dalle Convenzioni di Ginevra, a combattenti; ma allo stesso tempo renderebbe lo Stato di partenza un paese partecipante alla guerra. Finora però in nessun paese la pressione pubblica per il salvataggio dei prigionieri è stata abbastanza forte da costringere a questo passo.

Ma è una questione di numeri. Quando non si tratta più di soli tre imputati, ma di una dozzina o addirittura di un centinaio, è probabile che la reazione nei loro Paesi d'origine si faccia più forte. Il gioco di aumentare le forze armate ucraine in una sorta di "illegalità tollerata" è un gioco inequivocabilmente temporaneo.

Quanto più complessa è l'attrezzatura tecnica in questione, tanto meno sarà probabile che gli ex soldati professionisti siano credibili come mercenari. I mercenari accusati finora non erano specialisti, ed è più probabile che abbiano lavorato per conto dell'MI6 in Ucraina. Sarebbe davvero possibile nascondere se la Bundeswehr "mandasse in licenza" una manciata di comandanti di carri armati? Se venissero uccisi durante la loro "licenza"? Nell'era dei social network, è difficile che ciò accada.

Quindi non si tratta solo di riempire i serbatoi. Si tratta di una partecipazione diretta alla guerra con la fornitura di personale. Il motivo per cui il governo tedesco su questo punto sta esitando (a parte la riduzione del valore di mercato di questo carro armato una volta che qualche foto di un esemplare bruciato sarà diffusa in rete) è la sua convinzione: se diversi paesi corressero contemporaneamente questo rischio, sarebbe meno probabile una reazione russa nei confronti della Germania.


Perché ovviamente questi problemi tecnici sono noti ai militari russi. Non è difficile trovare queste informazioni. Di conseguenza, le reazioni della stampa russa ai mercenari polacchi e britannici sono state simili.

Tuttavia, né la Polonia né la Gran Bretagna hanno il problema della Germania. Come è noto, infatti, non esiste ancora un trattato di pace tra Germania e Russia. Ciò significa che non appena la parte russa dovesse valutare un'azione come partecipazione tedesca alla guerra - non lo si ripeterà mai abbastanza - qualsiasi tipo di azione bellica contro la Germania è legale. Perché l'ultima guerra è ancora in uno stato di cessate il fuoco, che verrebbe quindi interrotto.

La soglia per una risposta militare nei confronti della Germania è quindi molto più bassa; e la parteciazione di altri Paesi con materiale bellico non cambierebbe questo fatto. Sarebbe una mossa piuttosto sciocca fare affidamento sul fatto che anche in quel caso non accadrebbe nulla. La riluttanza della Russia finora si è basata soprattutto sulla necessità di convincere i suoi partner più importanti della necessità di questa missione militare. Nel caso della partecipazione tedesca, questa limitazione non dovrebbe essere necessaria. Infatti, a differenza della politica tedesca, ci sono molti paesi che ancora non hanno dimenticato la Seconda Guerra Mondiale.

Anche la consegna dell'obice semovente 2000 è stata una danza su una linea molto sottile. I politici e i media dovrebbero portare avanti il dibattito sull'invio dei Leopard 2 in modo aperto, chiarendo tutte le possibili conseguenze. Invece di mostrare un'esitazione in qualche modo inspiegabile, da un lato, e di chiedere costantemente più armi per l'Ucraina, dall'altro. Se la Germania viene considerata o meno dalla Russia come parte in causa nella guerra, in fondo, è una questione che riguarda tutti gli abitanti del Paese. Ma abbiamo già capito quale è il grande rispetto che i rappresentanti di questa Repubblica hanno per i loro sudditi; farli precipitare in una guerra con disinvoltura - senza nemmeno permettere la percezione delle possibili conseguenze o prendere in qualche modo in considerazione la volontà del popolo - corrisponderebbe di fatto solo al loro comportamento precedente. Una volta si chiamava "gestione a fungo": tenere il popolo all'oscuro di tutto, gettandogli addosso del letame per poi tagliare ogni testa che spuntava fuori....