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domenica 16 settembre 2018

Mi' cuggino a Monaco di Baviera (2)

M'ha detto mi' cuggino che a Monaco di Baviera gli danno 2000 euro al mese...questa volta è Die Zeit a occuparsi del livello incredibile raggiunto dagli affitti a Monaco di Baviera e della prima manifestazione degli inquilini, si arriva da qui. Da Die Zeit


A Monaco, gli affitti e i prezzi degli immobili crescono intinterrottamente da anni. Nel frattempo, un metro quadro di nuova costruzione in periferia costa almeno 8.000 euro. Gli affitti per gli edifici di nuova costruzione partono da 17 euro e arrivano spesso ai 25 euro al metro quadro. Sabato, migliaia di residenti di Monaco scendono in piazza per manifestare a favore di alloggi a prezzi accessibili. Come siamo arrivati a questa situazione? Cosa deve cambiare affinché gli infermieri e i parrucchieri non siano costretti ad andare via dalla città? Abbiamo chiesto alle parti interessate: un attivista, un immobiliarista (...)

Maximilian Heisler è titolare di un bar. Ha fondato il Bündnis Bezahlbares Wohnen

ZEIT: Herr. Heisler, lei è nato e vive da sempre nell'ex quartiere operaio Untergiesing in un appartamento in affitto. Perché uno come lei ha fondato un movimento di cittadini contro il caro affitti?

Heisler: Vedo quello che succede ai miei amici e conoscenti: chiunque cerchi un appartamento in questa città non troverà nulla, oppure solo delle case così costose da non potersele permettere. A volte ho l'impressione di vivere in una delle ultime zone a prezzi accessibili ancora esistenti a Giesing, tra tutti i nuovi edifici molto costosi o quelli vecchi ristrutturati. Nei blocchi che stanno a sinistra e a destra rispetto al mio, non potrei permettermi nessun appartamento. E io sono un lavoratore con un reddito medio. In questa città ci sono migliaia di persone che guadagnano meno di me e sono in cerca di una casa: genitori single, disoccupati, famiglie con bambini - prima di tutto, cosa accadrà a loro?

ZEIT: Gli economisti dicono: se così tante persone vogliono vivere nel centro città, i prezzi inevitabilmente umentano. Vivere in centro quindi non puo' essere alla portata di tutti.

Heisler: Si parla spesso di infermieri o poliziotti che non possono piu' permettersi di pagare un affitto. Ma prima di loro ci sono altre persone ad essere colpite: cassieri, commessi e parrucchieri. Vogliamo davvero che nessuno sia piu' in grado di permettersi la città in cui lavora?  A Monaco la carenza di alloggi colpisce perfino la classe media. Nel frattempo, ad essere colpite ci sono anche molte persone ben istruite, intorno ai 40 anni, con una laurea. I miei amici sono designer industriali, giornalisti o informatici, e anche con loro almeno una conversazione su due ruota intorno al tema della carenza di alloggi.

ZEIT:  Perché ci sono così poche case ad un prezzo accessibile a Monaco?

Heisler: Da un lato ne sono state costruite troppo poche. Ogni anno ci sono 30.000 persone che si trasferiscono a Monaco, e già ora mancano dai 60.000 agli 80.000 appartamenti. Quello che viene costruito è molto caro, motivo per cui ogni nuovo appartamento fa salire l'indice degli affitti. Molti appartamenti fino ad ora affittati ad un prezzo accessibile vengono acquistati da grandi investitori per essere ammodernati o ristrutturati. E in quel caso per i residenti la situazione diventa davvero costosa: sentiamo parlare di aumenti dell'affitto di nove o dieci euro - al metro quadrato!

ZEIT:  cosa fate a riguardo?

Heisler: Finalmente diamo una voce agli inquilini. Finora la cosa riguardava piu' che altro le persone anziane che finivano per parlarne e arrabbiarsi con i vicini. O gli studenti, che poi si trasferivano in un appartamento condiviso oppure ricevevano supporto dai loro genitori. Fino ad ora nessuno a Monaco era sceso in strada per la casa. Molti si sono abituati alle piccole dosi di veleno somministrate sotto forma di continui aumenti dell'affitto. Altri si vergognavano ad ammettere di poter a malapena pagare l'affitto. Ora per molti si tratta della sopravvivenza. Noi incoraggiamo tutti: insieme è piu' facile lottare!

ZEIT:  cosa potrebbe alleviare la carenza di alloggi?

Heisler: L'amministrazione della città dovrebbe comprare tutto ciò che arriva sul mercato e quello che gli immobiliaristi si passano fra loro, al fine di guidare i prezzi. Ma l'amministrazione della città non fa abbastanza. Si dovrebbe anche chiarire qual'è il ruolo della Sparkasse nei progetti immobiliari che finanzia in quanto banca di diritto pubblico, che poi pero' sul mercato arrivano solo ad un prezzo molto elevato. Le associazioni di edilizia comunale potrebbero almeno abbassare simbolicamente gli affitti delle loro migliaia di appartamenti, per l'indice degli affitti. Inoltre, sarebbe necessario passare al sostegno diretto dei piu' bisognosi attraverso dei sussidi per l'affitto. Nel complesso, sono alquanto sconcertato. Abbiamo perso molto tempo.

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Reinhold Knodel è l'amministratore di Pandion AG, uno dei maggiori sviluppatori immobiliari di Monaco. Gli sviluppatori comprano un terreno, ci fanno costruire sopra delle abitazioni e vendono poi le case o i singoli appartamenti insieme al terreno.

ZEIT: Herr Knodel, non potreste costruire piu' appartamenti?

Knodel: certo che potremmo, se dipendesse da noi. Ma c'è un collo di bottiglia in due aree cruciali: in primo luogo la disponibilità di terreni edificabili. L'offerta è lontana dal soddisfare la domanda, per questo i prezzi sono cresciuti così tanto. In secondo luogo, anche i costi di costruzione sono drasticamente aumentati, si può dire anzi che sono esplosi. Il costo della muratura e degli impianti in un anno è salito fino al 25%. E questo vale anche a livello nazionale. Ma potremmo costruire di più. Se domani ricevessimo dalla città di Monaco un terreno per altri 50.000 metri quadrati edificabili, potremmo andare dal notaio dopodomani.

ZEIT: i costi di costruzione stanno aumentando perché attualmente ci sono pochi artigiani e tecnici disponibili?

Knodel: Esattamente. Se 5 anni fa avessimo offerto una costruzione per 30 milioni di euro, avremmo ricevuto almeno dieci offerte dalle società di costruzioni. Oggi riceviamo una o due offerte e dobbiamo accettare i loro prezzi. E cosi' accade anche con molti altri mestieri. Non possiamo aspettare a lungo altre offerte perché abbiamo preso degli impegni e dobbiamo rispettare i tempi di consegna. Prima o poi devi iniziare a costruire. Gli artigiani lo sanno. Ma i progetti che costruiamo oggi sono già stati venduti ai clienti circa un anno e mezzo fa. In questo caso non puoi aumentare i prezzi di vendita. Di conseguenza, molti sviluppatori immobiliari sono diventati decisamente più cauti.

ZEIT: Cosa pensa del fatto che ci sia bisogno di più alloggi sociali?

Knodel: Ciò è completamente controproducente, perché farà salire i prezzi ancora di piu'. Il collo di bottiglia non è nel fatto che ci sono troppi pochi investitori che investono in appartamenti. Non siamo un fattore limitante che deve essere sostituito dalle forze dello stato. Il punto è che c'è troppo poco terreno edificabile e pochi artigiani. Se lo stato si mettesse a fare il costruttore, non supererebbe il collo di bottiglia. Cio' accadrebbe solo se identificasse nuovi terreni edificabili.

ZEIT: Da dove potrebbe arrivare il terreno edificabile?

Knodel: le città devono crescere oltre i loro confini. Continuare a pensare nei limiti della vecchia città è il vero problema: Londra o Monaco di 100 anni fa non erano cosi' grandi come oggi. Continuiamo a discutere di come possiamo riempire ancora di più una pentola su cui teniamo ancora un coperchio. Ma il sollievo puo' arrivare solo quando la città oltrepassa i propri confini verso l'esterno.

ZEIT: Ma non è così facile come ai tempi dei re, in cui i governanti decidevano: su quel terreno agricolo si dovrà costruire.


Knodel: non devi espropriare subito i proprietari. Ma negli anni '70 nel nostro paese c'era già stata una riforma amministrativa. Bisogna solo osare. E pensare in modo più pragmatico, ma nessuno lo sta facendo.

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