Le leggi Hartz IV recentemente sono state aggiornate e sono diventate ancora piu' severe e vessatorie nei confronti dei percettori di un sussidio. Le NachDenkSeiten.de pubblicano un'intervista alla giornalista e attivista sindacale Susan Bonath, da sempre molto critica verso Hartz IV: è un sistema nato per istituzionalizzare la povertà e dal carattere vessatorio. Dalle nachdenkseiten.de
Per alcuni Hartz IV è l'istituzionalizzazione della povertà per legge. E' vero, ma c'è molto di piu'. E' anche un programma per la moderazione salariale e per l'abbassamento degli standard dello stato sociale. Un'aggressione alle istituzioni dello stato sociale previste dalla Costituzione. Un insieme di leggi per l'impoverimento e la riduzione dei diritti. E non meno importante: uno strumento di "mobilitazione ideologica" che grazie all'ideologia Hartz trasforma le vittime in colpevoli. Persone che nella loro condizione di necessità non solo vengono lasciate da sole, ma che si fa di tutto per farle sentire in colpa.
NDS: Frau Bonath, lei è un'avversaria del sistema Hartz-IV, da sempre è molto attiva sui media con le sue critiche alle leggi Hartz. Al momento sono in discussione alcune riforme, che cosa dobbiamo aspettarci?
Bonath: da diversi anni per „Junge Welt“ racconto gli eccessi del sistema Hartz-IV. Questo mi ha permesso di capire fino a che punto queste leggi siano ormai penetrate nella nostra società. Un esempio: sin dal 2005 i criteri di calcolo previsti dalle leggi Hartz erano stati applicati in maniera non corretta, come ammesso in seguito anche dai membri della Commissione Hartz. Già dal 2005 l'importo avrebbe dovuto essere di 500 € al mese per ogni adulto, ma invece è stato calcolato in 345 € nell'Ovest e in 331 € nell'Est.
Le persone che dipendono da questo sussidio minimo di sussistenza sono molte di piu' dei 4,4 milioni di adulti che da oltre un anno sono senza lavoro oppure di coloro che devono integrare il loro basso salario o Minijob (aufstocker). Con questi soldi vivono anche un milione di persone con un'invalidità, malati o disabili, o i pensionati la cui pensione è insufficiente per vivere. A questi si aggiungono 1.6 milioni di bambini. I miseri benefici previsti per circa un milione di richiedenti asilo sono del 10% inferiori rispetto alle tariffe Hartz IV.
NDS: Cosa prevedono esattamente le tariffe?
Bonath: Attualmente una persona celibe che vive da sola riceve 404 €, se c'è un partner 364 € - piu' il contributo per un affitto "ragionevole". Che cosa sia "ragionevole" lo decide il comune. Spesso i comuni sono in una difficile situazione finanziaria e possono offrire solo delle vecchie stamberghe, piccole e malsane. Chi opta per una casa più' costosa, deve pagare un extra dal sussidio.
I giovani dai 18 ai 24 anni ricevono 324 €, dai 14 ai 17 anni solo 306 €, da 6 a 10 anni 270 € mentre i bambini piccoli 237 €. Tuttavia è necessario tenere conto che l'assegno per i figli viene sottratto da questa somma. Se un bambino riceve ancora un mantenimento da uno dei genitori separati e con il reddito supera i limiti previsti dalle leggi Hartz, il denaro in eccesso sarà sottratto dai sussidi percepiti dal genitore single.
NDS: e che cosa c'è di nuovo per i soggetti interessati?
Bonath: Dal primo di agosto sono entrate in vigore ulteriori leggi peggiorative per i percettori di Hartz IV. Non sono grandi cose, ma piccole cattiverie ben nascoste. Ad esempio il sistema di sanzioni è stato allargato e alle attuali vessazioni se ne sono aggiunte altre. Come se quelle attuali non fossero state già abbastanza dure.
Prendiamo ad esempio i ragazzi fra i 15 e i 24 anni: per loro le regole erano già state rese piu' difficili nel 2007, di fatto gli impiegati del Jobcenter possono obbligarli ad iniziare ogni tipo di tirocinio, ma anche i lavori ad 1 Euro (Ein-Euro-Job), ogni stage non retribuito oppure ogni lavoro interinale. Se ad esempio un diciassettenne che ha abbandonato la scuola non segue gli obblighi previsti dal jobcenter, l'impiegato puo' bloccargli per 3 mesi l'erogazione di ogni sussidio. Per non morire di fame il diciassettenne dovrà elemosinare qualche buono pasto. Per chi ha piu' di 25 anni è ancora peggio: il 30 % in meno per un anno dopo la prima infrazione, poi il 60% e alla fine non ricevono piu' nulla, restano anche senza affitto.
Una delle novità, ad esempio, è che l'impiegato puo' interpretare come "cattiva condotta sociale" ogni rifiuto di un lavoro, oppure la perdita di un lavoro se ritiene che il lavoratore sia in parte colpevole. Gli possono chiedere fino a 4 anni di risarcimento. Vale a dire: l'ufficio trattiene al disoccupato, oppure all'Aufstocker, per tutta la durata di questo periodo un reddito ipotetico che avrebbe potuto guadagnare, indipendentemente dal fatto che il sussidiato sia finanziariamente bisognoso oppure no. Si arriva al punto in cui alle madri single viene sottratto un importo fittizio nel caso in cui non vogliano (o magari non possano) rivelare il nome del padre del bambino. O almeno cosi' prescrive la Bundesagentur für Arbeit nelle indicazioni specialistiche.
NDS: Hartz IV e l'espansione dei bassi salari sono collegati fra loro?
Bonath: certo, Hartz IV è una spada di Damocle anche per gli occupati. Sull'argomento una piccola storia di cui sono venuta a conoscenza: un 56enne tecnico di Telekom mi ha raccontato di essere rimasto uno degli ultimi nella sua professione ad avere un "vecchio" contratto di lavoro. Vale a dire: è pagato secondo il contratto collettivo ed ha 30 giorni di ferie. Inoltre, ha la possibilità di andare in pensione con 58 o 60 anni. I giovani lavoratori, condizioni come queste, le possono solo sognarle.
Oggi Telekom non assume piu' tecnici con le stesse condizioni, per ridurre i costi infatti vengono ingaggiate aziende esterne. Queste ovviamente pagano i loro dipendenti meno e non sono legate a contratti collettivi. Sicuramente i lavoratori di queste aziende non faranno sciopero per un salario piu' alto perché nei Jobcenter ci sono milioni di disoccupati che possono essere privati di ogni mezzo di sussistenza da parte degli impiegati dei Jobcenter, e quindi essere obbligati a lavorare anche a meno. E questo era esattamente l'obiettivo delle leggi Hartz IV
NDS: Voluto? Da chi e perché?
Bonath: Si trattava di creare un enorme settore a basso salario per attività che presumibilmente sono poco produttive, lo aveva già detto apertamente l'ex Cancelliere Gerhard Schröder prima dell'introduzione di Hartz IV. Per farlo si appoggiò al "dibattito sulla pigrizia" iniziato dopo la riunificazione e che ha portato ad incolpare i disoccupati del loro insuccesso sul mercato del lavoro.
C'era del metodo, perché la nuova Germania riunificata aveva ricevuto improvvisamente un'eredità di 6 milioni di disoccupati, che non riusciva a far scendere. In alcune città dell'Est, all'inizio degli anni '90, si arrivava a punte del 50% di disoccupazione. Alcune qualificazioni professionali da un giorno all'altro avevano perso completamente ogni valore.
La Germania doveva trovare una soluzione e trasformare il paese nel campione dell'export europeo. Vale a dire, se ai disoccupati tolgo i sussidi di disoccupazione e allo stesso tempo lascio che milioni di persone lavorino con un salario minimo, faccio in modo che il potere d'acquisto nel paese diminuisca. Cosi' l'economia avrà bisogno di esportare e quindi dovrà espandersi verso altri mercati. Altrimenti i profitti sarebbero crollati. E ci sono riusciti.
Questa riforma ha avuto effetti anche in politica estera che non possono essere sottovalutati. La Germania si è affermata come una delle economie piu' forti a livello europeo a scapito di milioni di suoi cittadini e a vantaggio dell'export. Sull'altro lato, nei paesi importatori, sono stati tagliati posti di lavoro, ed è cresciuta la precarietà e la povertà.
E' stato alquanto onesto l'ex Cancelliere Schröder quando nel 2005 al World Economic Forum di Davos senza troppi giri di parole ha chiaramente detto che l'obiettivo principale dell'Agenda 2010, la realizzazione di un ampio settore a basso salario, è stato raggiunto grazie alle leggi Hartz IV. Ha dovuto pertanto riconoscere che anche la povertà di massa e i tagli allo stato sociale facevano parte di quel piano.