Siamo probabilmente vicini alla fine del lungo boom immobiliare iniziato nel lontano 2010 e la Bundesbank è seriamente preoccupata per la situazione delle banche tedesche. Ne scrive Die Welt su dati Bundesbank
La Bundesbank mette in guardia dalla crescente vulnerabilità del settore finanziario tedesco. In Germania ormai ogni 2 prestiti concessi, uno viene utilizzato per finanziare appartamenti o immobili. Se il livello dei tassi di interesse dovesse cambiare, la situazione diventerebbe critica.
La Bundesbank mette in guardia dai crescenti rischi per la stabilità del sistema bancario tedesco. In particolare è la situazione del mercato immobiliare ad essere una fonte di crescente preoccupazione.
I prezzi delle case e degli appartamenti continuano a crescere con forza. Di conseguenza il volume dei prestiti immobiliari concessi sta crescendo al tasso più rapido degli ultimi decenni. "La vulnerabilità è aumentata", ha dichiarato il vicepresidente di Bundesbank Claudia Buch in occasione della presentazione del Rapporto sulla stabilità finanziaria a Francoforte. "Un crollo economico imprevisto o un aumento repentino del premio al rischio potrebbero avere effetti sensibili sul sistema finanziario tedesco."
Nel frattempo in Germania, ogni 2 prestiti erogati - a società e famiglie - uno viene utilizzato per finanziare immobili. Ancora peggio: oltre il 50 % dei mutui residenziali ha una durata superiore ai dieci anni.
Ciò comporta un rischio considerevole per le banche. Molte banche utilizzano i soldi dei depositi a breve termine dei clienti per erogare prestiti a lungo termine. Questa cosiddetta "trasformazione delle scadenze" funziona bene finché il livello dei tassi di interesse non cambia. Qualora dovesse eventualmente arrivare un'inversione di tendenza sui tassi, gli istituti potrebbero dover affrontare un disastro sui tassi di interesse.
Un altro rischio risiede nella valutazione degli immobili e degli appartamenti utilizzati come garanzia per tali prestiti immobiliari. Se queste ipotesi si dovessero rivelare troppo ottimistiche, cosa che può facilmente accadere in tempi di prezzi in rapido aumento, c'è il rischio di svalutazioni pesanti.
Un tale scenario potrebbe colpire le banche e trovarle relativamente impreparate: come emerge dall'indagine della Bundesbank, gli accantonamenti per possibili perdite future su prestiti sono bassi come non lo erano mai stati per decenni. Le banche hanno accantonato meno dell'uno percento del volume dei crediti erogati. All'inizio del millennio il valore era del 2,5 %.
"L'evidenza che i rischi sui crediti erogati possano essere sottovalutati si sta intensificando", ha affermato Buch. C'è il rischio "che gli operatori di mercato continuino a essere troppo ottimisti rispetto al passato, sopravvalutando il valore delle garanzie", ha affermato Buch.
Il rischio di una recessione inattesa
Ciò non riguarda solo il mercato immobiliare. "Le banche finanziano anche molte altre aziende, le quali sarebbero le prime a riscontrare dei problemi in caso di una recessione economica inattesa". In caso di recessione le banche pertanto potrebbero essere gravate in maniera ancora piu' pesante da svalutazioni e da inadempienze sui prestiti.
"I bassi tassi di interesse stanno esercitando delle forti pressioni sui margini di interesse applicati dalle banche, mettono sotto pressione la loro redditività e quindi a rischio la stabilità finanziaria", ha aggiunto Joachim Wuermeling, membro del consiglio di amministrazione della Bundesbank e responsabile della vigilanza bancaria.
C'è comunque almeno una debole consolazione. Perché i prezzi degli appartamenti e delle case in molte città secondo la Bundesbank sono sopravvalutati fra il 15 e il 30 percento. Tuttavia, la Bundesbank al momento non vede "nessuna prova del fatto che sul mercato vi sia una dinamica speculativa alimentata dal credito", afferma Buch.
Il riferimento è alla pericolosa combinazione fra il forte aumento dei prezzi delle case, la crescita eccessiva dei prestiti immobiliari e la riduzione degli standard per l'erogazione del credito, i quali possono fornire il terreno fertile per una crisi immobiliare.