Secondo Wolfgang Münchau, su Der Spiegel, non c'è motivo di essere euforici per i risultati del vertice europeo: non ci sono né vincitori né sconfitti, e l'Euro è sempre piu' in pericolo.
Monti trionfa, umiliazione della Merkel? In occasione del vertice UE di venerdi scorso, in realtà la cancelliera non ha accettato nessuna decisione definitiva. Questo significa anche: le probabilità che l'unione monetaria si frantumi continuano ad aumentare.
Quelli secondo cui venerdi c'è stata una svolta: si sono felicitati del fatto che Monti nel consiglio europeo abbia messo la cancelliera all'angolo e sia riuscito ad ottenere una lunga lista di concessioni. Per gli altri invece venerdì è stata una catastrofe: Angela Merkel aveva segnato una serie di linee rosse sulla sabbia, che sono state invece superate. La CSU pensa addirittura ad una rottura della coalizione.
Non sono daccordo con entrambe le interpretazioni. Quello che è successo la scorsa settimana, è stato solo un allenamento. Monti non ha vinto, Merkel non ha fatto nessuna rinuncia. L'acquisto di obbligazioni con il fondo ESM, come deciso al vertice europeo, non avrà alcun senso fino a quando il fondo ESM disporrà di solo 500 miliardi di Euro. L'italia ha emesso obbligazioni per quasi 2000 miliardi di Euro, la Spagna per 800 miliardi di Euro. La sola istituzione che in Europa può acquistare obbligazioni in grande stile è la BCE, perchè dispone di risorse illimitate. La BCE, ad eccezione di alcune situazioni circoscritte, non può acquistare titoli di stato, e non lo vuole nemmeno fare.
L'altra decisione del vertice di Brussel è stata quella di permettere al fondo ESM di aiutare direttamente le banche. Ma questo potrà accadere solo quando ci sarà un accordo su una vigilanza bancaria comune: e non accadrà entro i prossimi 12 mesi. Io scommetto che Angela Merkel su questi accordi ha idee molto diverse rispetto a quelle dei colleghi del sud. Chi ha festeggiato venerdi, molto probabilmente non ha capito la crisi europea. E chi si è sentito sconfitto, anche.
Gli accordi raggiunti nella notte fra giovedi e venerdi sono un trionfo dell'illusione sulla realtà. La reazione positiva dei mercati di venerdi non dovrebbe essere una sorpresa. I mercati hanno reagito con euforia a quasi ogni vertice, fino a quando non si è iniziato a leggere le frasi scritte con carattere piccolo o a riflettere sulle decisioni prese. In aggiunta, gli investitori sono felici come una Pasqua per l'atteso abbassamento dei tassi della BCE e della FED. Il vertice EU non era dunque l'unica ragione di questa euforia.
Chi negli ultimi 3 anni avesse scommesso sulla salita dei mercati dopo ogni vertice, seguita da una fase di disillusione, avrebbe sicuramente guadagnato un bel po'. E la disillusione è arrivata questa settimana. I tassi di interesse in Spagna e Italia salgono di nuovo, e io lo dico in anticipo: una fase acuta della crisi tornerà di nuovo questa estate. Dopo che la BCE giovedi avrà abbassato i tassi di interesse, non ci sarà piu' nulla di cui i mercati potranno esultare. E allora si avrà molto tempo per rimuginare. I mercati nella Eurocrisi sono stati spesso lenti, ma una volta afferrato qualcosa, sono stati spietati.
La probabilità di una rottura dell'euro è cresciuta.
Quando la crisi tornerà, Monti potrà mettere di nuovo Merkel sotto pressione? Si supererà la prossima linea rossa dando all'ESM una licenza bancaria e quindi la possibilità di attingere dalla BCE tutto il denaro di cui ha bisogno? Cederà sugli Euro-bonds? Io credo sia abbastanza improbabile. Il problema è che la cancelliera si è messa in un angolo, da cui non potrà piu' uscire.
La posizione tedesca si farà ancora piu' rigida con le decisioni della corte costituzionale. Io non credo che la corte respingerà le leggi sull'ESM come incostituzionali. Potrebbe anche accadere, ma non me lo aspetto. Mi aspetto tuttavia, che la decisione della corte riduca ulteriormente lo spazio di azione del governo. Con gli Euro-salvataggi ormai siamo entrati da tempo nella zona grigia della costituzione tedesca. Non escluderei neanche che la corte possa ulteriormente restringere il valore delle decisioni raggiunte durante il vertice. Sarei ad esempio sorpreso se la ricapitalizzazione diretta delle banche attraverso il fondo di salvataggio fosse approvata dalla corte così come decisa. Anche i margini politici non si faranno certo piu' ampi, come si vede dalla reazione FDP e CSU. E proprio in questo momento l'economia globale sta rallentando, dagli USA fino alla Cina. La dinamica della crisi è destinata a peggiorare. Nei paesi in crisi della zona Euro, gli obiettivi di bilancio saranno mancati, e i debiti continueranno a crescere.
Non vedo nessun'altra possibilità all'infuori dell'introduzione degli Euro-bonds o almeno un allargamento di breve periodo dello schermo salva stati. Entrambi non ci saranno fino a quando la posizione politica e giuridica della Germania non cambierà.
Arrivo pertanto alla conclusione: la possibilità di una rottura dell'Euro, dal vertice di venerdi scorso è cresciuta ancora.
E' confortante sapere che esistono tedeschi che la pensano come Münchau, ...certo il fatto che siano un'esigua minoranza e una capacità di persuasione vs i loro conterranei prossima allo zero, rende assai meno significativo il conforto ;)
RispondiEliminaMArioC
La Germania ha una paura folle di pagare i debiti dei Piigs spendaccioni. Ed alla fine l'incubo tedesco si realizzerà. Non a causa degli eurobond, ma causa del fallimento a catena di Stati e zona euro. Quindi il costo che pagherà la Germania sarà alto, come quello pagato dai Piigs.
RispondiEliminaIl FMI ha detto che ci sono solo tre mesi di tempo per salvare l'Euro, anzi adesso i mesi sono due (perchè questa cosa era stata detta dalla Signora Lagarde un mese fa e prima di lei da mister Soros). Münchau si è svegliato solo ora? Il capire le cose all'ultimo nanosecondo deve essere un nuovo difetto tedesco.
RispondiEliminaAd oggi Münchau si conferma profeta attendibile, ...purtroppo.... onore al merito di una cassandra tedesca che predica nel deserto....
RispondiEliminaMArioC