martedì 7 aprile 2020

I crediti Target della Bundesbank verso il trilione di euro

Mentre a Berlino la politica si sforza di concedere qualche decina di miliardi di euro di prestiti condizionati attraverso il MES e fa di tutto per non perdere la faccia davanti agli elettori tedeschi, i crediti Target della Bundesbank nel solo mese di marzo e dopo appena un mese di crisi sono cresciuti di 113,6 miliardi di euro raggiungendo i 935 miliardi. Secondo la Bundesbank il trilione è dietro l'angolo.  Da Handelsblatt.de


Con l'ampliamento del programma di acquisto di obbligazioni da parte della BCE, i crediti della Bundesbank nei confronti del sistema di pagamento delle banche centrali dell'eurozona si avvicina alla soglia del trilione. L'indicatore, noto con il nome tecnico di saldo Target-2, a marzo è aumentato di 113,6 miliardi di euro raggiungendo i 935,1 miliardi di euro complessivi, il livello più alto da giugno 2019, come annunciato martedì dalla Bundesbank.

I saldi Target 2 mostrano le passività e i crediti fra le banche centrali nazionali emersi nell'ambito delle transazioni transfrontaliere fra i diversi istituti di credito, che nella zona euro vengono gestiti tramite il sistema di compensazione Target. La Germania è il principale creditore.

Alcuni esperti considerano i saldi Target un pericolo: temono che la Bundesbank possa subire delle perdite su quei crediti nel caso di una rottura dell'area valutaria. Altri economisti invece pensano che queste paure siano esagerate.

La Bundesbank riconduce l'aumento del saldo Target-2 di marzo a diversi fattori: "Fra questi ci sono i consueti effetti tecnici alquanto pronunciati legati alla fine del trimestre", afferma la banca centrale tedesca. "Inoltre, anche gli effetti delle misure di politica monetaria, in particolare l'estensione del programma di acquisto titoli, hanno contribuito all'aumento." La Bundesbank, infatti, si aspetta che i crediti della Bundesbank nell'ambito del sistema di pagamento fra le banche centrali dell'euro continuino ad aumentare: "Nel medio termine, la politica monetaria e le condizioni di mercato restano decisive".

La Banca centrale europea (BCE) a marzo ha comprato titoli di stato dell'eurozona per un valore di 33,75 miliardi di EUR nell'ambito del suo programma di acquisto titoli attivo dal 2015. Le obbligazioni italiane da sole hanno rappresentato circa il 35 % degli acquisti complessivi. Per il paese duramente colpito dalla crisi causata dal coronavirus, è significativamente molto più di quanto stabilito dalle regole della BCE. Con gli acquisti le autorità monetarie tengono sotto controllo i rendimenti delle obbligazioni. In tal modo, fanno in modo che i paesi dell'eurozona possano continuare a rifinanziarsi sul mercato dei capitali ad un costo relativamente basso.
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