Questo non è il blog di AfD in lingua italiana, ma ogni tanto vale la pena andare a sbirciare cosa scrivono i vertici di AfD, vale a dire il partito che in Germania nella battaglia contro gli eurobond probabilmente detta la linea alla FdP, alla CDU e alla CSU. Il leader di AfD Jörg Meuthen su FB
Cari lettori, per favore provate a fare una stima: qual'è la ricchezza mediana del tedesco "medio" (adulto) (cioè quella esattamente nel mezzo tra la metà più povera e più ricca del nostro paese)?
E qual'è invece la ricchezza mediana dell'italiano, dello spagnolo, e del francese?
Allora deve essere proprio vero che il tedesco medio è molto più ricco degli altri europei, giusto? Dopotutto, ce lo hanno inculcato per anni: da una parte i ricchi tedeschi, dall'altra gli altri europei piu' poveri (in parte). Poveri europei che, nonostante la loro povertà, hanno anche finanziato la nostra prosperità acquistando i nostri prodotti.
E ora in questi tempi di Corona-virus, è arrivato il momento di dare finalmente qualcosa in cambio e di mostrare la nostra solidarietà, non è vero, soccorritori europei riuniti?
Quindi ora per dare una risposta alla domanda posta. Ci sono varie statistiche su questo argomento, ma tutte, senza eccezioni, puntano nella stessa direzione. Ora citerò una statistica che è persino usata su Wikipedia (nota per essere piuttosto di sinistra).
Secondo queste statistiche, l'italiano medio ha un patrimonio netto mediano, dedotti i suoi debiti, di circa 84.500 euro.
Lo spagnolo ha un patrimonio mediano netto di circa 87.700 euro.
Il francese addirittura ha una fortuna mediana corrispondente a circa 93.700 euro.
Tutti questi importi, ovviamente, non sono nulla in confronto al presunto "ricco" tedesco: questo egoista che si occupa solo del proprio benessere, può dire di avere accumulato solo circa 32.500 euro.
Sì, avete letto bene, non manca uno zero e non è uno scherzo: in tutti i paesi citati, la ricchezza pro-capite mediana è più di due volte, e nel caso della Francia, è quasi tre volte più alta che in Germania.
Chi non ci crede, vada a leggersi la colonna mediana (tenere presente che i valori indicati sono in dollari USA, mentre i valori menzionati sopra sono già stati convertiti in euro):
Non ci hanno forse sempre detto che siamo noi tedeschi a trarre i maggiori benefici dall'euro? Come è possibile che siamo rimasti cosi' indietro rispetto ai paesi la cui performance economica è inferiore rispetto alla nostra?
Oltre ad alcuni fattori - come ad esempio un livello di tassazione più basso rispetto alla Germania (motivo per cui questi paesi hanno piu' debito pubblico di noi, che ora vorrebbero scaricare su di noi!) - ad essere responsabili per questa situazione sono stati gli errori di progettazione dell'euro, che ora gravano su di noi.
Proprio all'inizio della mia carriera professionale, quando ero consulente presso il Ministero delle finanze dell'Assia, avevo messo in guardia molto chiaramente dalle enormi difficoltà che sarebbero sorte con questa valuta e che il Trattato di Maastricht non valeva nemmeno la carta su cui era scritto.
In quella fase, avevo anche sperimentato personalmente come Theo Waigel, ovviamente proprio come lo era Helmut Kohl, si era completamente disinteressato alla politica monetaria, avviando una campagna per l'introduzione dell'euro.
L'euro, insieme ad altri effetti estremamente spiacevoli, fa in modo che, ad esempio, noi tedeschi fortemente orientati all'export, garantiamo ai paesi abituati ad una valuta debole nel sud del nostro continente (ma anche sostanzialmente a tutti coloro che vogliono utilizzare il sistema per se stessi) una struttura di scoperto di conto corrente completamente illimitata e anche completamente non garantita all'interno del quadro dei sistemi di pagamento dell'eurozona.
Questo scoperto illimitato, tuttavia, non viene chiamato "scoperto illimitato" ma "saldo Target II".
Ed è così che funziona: se, ad esempio, un italiano acquista una nuova auto da uno dei nostri produttori tedeschi, non c'è un flusso di denaro che passa direttamente da un conto bancario italiano a un conto bancario tedesco, ma la tedesca Bundesbank, che deve inviare l'importo al produttore in Germania, riceve un messaggio dalla BCE secondo il quale ora ha un credito corrispondente nei confronti della banca centrale italiana. È così facile!
Ed è così facile spennare un paese orientato all'export. L'importo totale dei crediti nei confronti degli altri paesi, già maturato, è quasi di 1 trilione (!) di euro. Niente di tutto ciò, nemmeno un centesimo, sarà recuperabile se l'eurozona dovesse rompersi.
Ora, dopo la crisi finanziaria e la crisi greca, abbiamo già la prossima crisi (c'erano davvero così tante crisi ai tempi del D-Mark?), e ancora una volta sarà a spese nostre. In maniera spudorata e in parte con parole che ricordano la retorica di guerra, i paesi citati all'inizio chiedono a noi tedeschi di garantire la prossima orgia del debito appena iniziata.
In Germania, a dare sostegno a questo progetto ci sono prima di tutto i politici dell'area verde e di sinistra che probabilmente non otterranno molto dall'usare il loro lavoro in favore di altri paesi - paesi in cui la ricchezza pro capite è più alta e l'età pensionabile è più bassa. Quanto si può essere ciechi? (...)
E' arrivato il momento di avere una valuta in grado di aiutare il nostro paese invece di danneggiarlo. E' il momento di porre fine al prolungamento dell'insolvenza degli stati a spese dei paesi del nord. Tempo per #AfD.
Santo subito! Mandate in pezzi l'Euro o uscitene, problema risolto. Pero' amico, questi sono i numeri che fanno comodo a te e dalla fonte enciclopedica fai da te, non forniscono nessun dato di metodologia e calcolo, solo numeri crudi. Sarebbe bello che ci offrisse una spiegazione di quei numeri molto piu' certificati relativi al salvataggio greco, sa quello dell'eposizione delle vostre banche e del nostro paese verso quello insolvente prima e dinuovo dopo il presunto salvataggio? Chi ha salvato chi attraverso la cricca UE? E cos'era colpa del popolo greco se le vostre banche avevano finanziato come nessun altro la cicala per eccellenza continente? Tornando ai suoi numeri oltretutto confrontiamoli con tutti gli altri, non solo con quelli dei 3 paesi che cita, qualcosa non torna che dice? Poi varrebbe la pena di spendere un po di tempo ad analizzare la carneficina sociale tedesca via minijob con la sua proverbiale deflazione salariale, chi e' che ha schiavizzato il popolo tedesco per salari da fame? I paesi europei con l'euro o i vostri industriali con l'assistenza dei vostri politici, per altro di sinistra. Non mi fraintenda, la sua retorica e' ridicola, ma sulla questione di fondo siamo d'accordo, e' tempo che torniate ad avere il vostro marco e noi la nostra liretta. Prima succede e meglio sara' per entrambi
RispondiEliminaBeh, è un inizio.
RispondiEliminaIl "presunto "ricco" tedesco... può dire di avere accumulato solo circa 32.500 euro".
Che è proprio il nucleo del problema.
Se avesse avuto stipendi non "frenati", oggi avrebbe più risparmi (il che si tradurrebbe in maggiori acquisti, euro apprezzato, minor competitività).
Di questo passo, tra 5/6 "ends of world" arriveranno a capire la logica conseguenza della scoperta di questo divario di ricchezza. Meglio tardi che mai.