Esiste la mafia italiana in Germania? E la Ndrangheta quanti membri ha sul suolo tedesco? E la legislazione tedesca è in grado di contrastare la mafia? Tutte questioni alquanto complesse di cui si occupa l'associazione Mafia Nein Danke, un Verein fondato a Berlino da alcuni ristoratori italiani dopo la strage di Duisburg e cresciuto come un punto di incontro fra cultura italiana e tedesca La Taz intervista la vice presidente Helena Raspe,
TAZ: Signora Raspe, l'associazione mafianeindanke si impegna contro la criminalità organizzata, specialmente la mafia italiana, in Germania. Qual è la ragione di questa necessità?
Helena Raspe: In Germania è presente un vasto riciclaggio di denaro. Si stima che ammonti a 100 miliardi di euro all'anno, causando una perdita considerevole per il bilancio federale. Organizzazioni criminali come la 'Ndrangheta guadagnano questi profitti illeciti a livello globale tramite oppressione e violenza, traffico di armi, esseri umani e droga. Ogni individuo in Germania ne risente direttamente.
In che modo?
Helena Raspe: Il riciclaggio di denaro e le speculazioni nel mercato immobiliare causano un aumento dei prezzi degli affitti. L'influenza delle organizzazioni mafiose nel settore alimentare porta alla presenza di prodotti contraffatti nei supermercati. A ciò si aggiungono attività criminali che danneggiano le basi della vita globale, come la deforestazione illegale o lo smaltimento illecito di rifiuti tossici. Inoltre, l'economia legale in Germania è sistematicamente infiltrata.