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domenica 20 ottobre 2024

Crisi degli Affitti a Monaco di Baviera: Prezzi alle Stelle e Crisi Abitativa senza Fine

Il mercato degli affitti a Monaco raggiunge nuove vette, con un prezzo medio che nel 2024 ha toccato i 21,20 euro al metro quadrato. Vale a dire un aumento dell’8,7% rispetto all’anno scorso, rendendo di fatto la ricerca di una casa in affitto un vero e proprio ostacolo insormontabile per molti. Anche i lavoratori con stipendi medi o superiori si trovano a fare i conti con un mercato immobiliare sempre più inaccessibile, che trasforma la vita quotidiana in una sfida impossibile. Ne scrive BR24 con un articolo e una storia molto interessanti

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Gli affitti a Monaco nel 2024 continuano a crescere, rendendo sempre più difficile per residenti e studenti trovare alloggi accessibili. L’aumento dei tassi d’interesse e la carenza di nuove costruzioni hanno fatto esplodere la domanda di case in affitto, soprattutto nella capitale bavarese. In questo post esploriamo la situazione attuale del mercato immobiliare e cosa ci si può aspettare nel prossimo futuro.

Affitti a Monaco nel 2024: Crescita Vertiginosa

Se cercate un appartamento in affitto a Monaco nel 2024, preparatevi a cifre da capogiro. L’affitto medio a Monaco è salito a 21,20 euro al metro quadrato, segnando un incremento dell’8,7% rispetto all’anno precedente. Questi dati, forniti dall’Associazione Immobiliare Tedesca, mettono in luce una delle realtà più costose in Germania.

Monaco è da tempo conosciuta per il suo alto costo della vita, ma gli affitti nel 2024 stanno raggiungendo livelli senza precedenti, creando gravi difficoltà non solo per chi cerca casa, ma anche per chi già vive nella città. Le famiglie, i lavoratori e soprattutto gli studenti sono particolarmente colpiti.

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Perché gli Affitti a Monaco nel 2024 Sono Così Alti?

La principale causa dell’aumento degli affitti a Monaco nel 2024 è l’aumento dei tassi d’interesse. Con i tassi più alti, molte persone che avrebbero voluto acquistare una casa non possono più permetterselo e quindi devono optare per una soluzione in affitto. Questo ha portato a un’esplosione della domanda di appartamenti in affitto, mentre l’offerta è rimasta limitata.

Un altro fattore cruciale è la scarsità di nuove costruzioni. Le nuove abitazioni costruite e le autorizzazioni per edificare sono diminuite, e questo contribuisce a mantenere alta la pressione sul mercato degli affitti.

Secondo Stephan Kippes, ricercatore del mercato immobiliare, le misure governative per stimolare la costruzione di nuove abitazioni non hanno ancora avuto l’effetto desiderato. Questo significa che, almeno per il momento, la situazione degli affitti a Monaco nel 2024 rimane critica, con prezzi in costante crescita.

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Gli Studenti a Monaco: In Cerca di Alloggi a Prezzi Accessibili

Uno dei gruppi più colpiti dalla crisi degli affitti a Monaco nel 2024 sono gli studenti. Con l’inizio del nuovo anno accademico, trovare un alloggio accessibile è diventato quasi impossibile. Il prezzo medio per una stanza in un appartamento condiviso a Monaco si aggira intorno ai 800 euro al mese, rendendo la città la più costosa di tutta la Germania per i giovani universitari.

Il Consiglio Studentesco della Baviera (BayStuRa) ha denunciato questa situazione, chiedendo un maggiore intervento da parte del governo per fornire supporto agli studenti. Molti sono costretti a pendolare da distanze sempre maggiori, mentre altri non possono permettersi di lasciare la casa dei genitori.

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Quale Futuro per il Mercato degli Affitti a Monaco nel 2024?

Con una domanda in forte aumento e una scarsità di nuove costruzioni, è probabile che gli affitti a Monaco nel 2024 continueranno a crescere, aggravando ulteriormente la crisi abitativa. Le misure di sostegno del governo finora non sono riuscite a invertire la tendenza e, per ora, trovare una casa in affitto a Monaco resta una sfida.

Per affrontare questa crisi, sarà necessario un intervento più deciso a livello politico e un maggiore impegno nella costruzione di nuove abitazioni. Gli affitti a Monaco nel 2024 rappresentano una questione che non può più essere ignorata, soprattutto considerando l’impatto che ha su residenti e studenti.

Se sei alla ricerca di una casa o di un appartamento in affitto a Monaco, preparati a fare i conti con prezzi molto elevati. Tuttavia, monitorare costantemente il mercato e cercare opzioni nelle aree limitrofe potrebbe offrirti qualche vantaggio.

Conclusione: Gli Affitti a Monaco nel 2024 Sono una Sfida per Tutti

Il mercato degli affitti a Monaco nel 2024 è uno dei più difficili d’Europa. La combinazione di domanda in crescita, scarsità di offerta e l’aumento dei tassi d’interesse ha creato una tempesta perfetta per chi cerca casa. Se sei uno studente o un lavoratore in cerca di una soluzione abitativa, la chiave sarà pazienza e flessibilità, considerando anche opzioni al di fuori del centro città.

Mentre la situazione attuale è complessa, è importante rimanere informati e pronti a cogliere eventuali opportunità, sperando in un miglioramento del mercato immobiliare nei prossimi anni.


“Mieten-Wahnsinn – Zwei Münchenerinnen geben nicht auf”

Crisi Abitativa a Monaco di Baviera: Le Storie di Ariane e Anne

La crisi abitativa a Monaco di Baviera è un tema di crescente preoccupazione, e le storie di Ariane Piepke e Anne Schramm offrono uno spaccato drammatico della situazione. Entrambe, pur avendo background diversi, si trovano intrappolate in un mercato immobiliare caratterizzato da prezzi esorbitanti e una grave carenza di alloggi. Questa situazione non solo evidenzia le sfide individuali delle due donne, ma riflette anche problemi sistemici più ampi che affliggono la città.

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Ariane Piepke: Un Percorso di Frustrazione

Ariane Piepke vive nel quartiere Glockenbachviertel da 15 anni e lavora come consulente aziendale e coach. Nonostante il suo reddito le consenta di affrontare un affitto di circa 1500 euro mensili, la sua vita subisce una brusca interruzione a causa di una Eigenbedarfskündigung (disdetta per necessità personale del proprietario). Questo significa che deve lasciare l’appartamento in cui ha investito tanto, un luogo significativo per lei, soprattutto dopo una separazione personale.

La sua ricerca di un nuovo alloggio si protrae da un anno e mezzo, durante il quale ha utilizzato diverse piattaforme online e newsletter per cercare un’abitazione. Nonostante i numerosi tentativi e le visite a potenziali appartamenti, la competizione è spietata e le opportunità scarse. Un esempio emblematico è un appartamento a Pullach, vicino alla città, che non ha soddisfatto le sue aspettative.

Un ulteriore ostacolo per Ariane è rappresentato dal suo cane, Lotti. Molti proprietari rifiutano inquilini con animali domestici, complicando la sua ricerca. Ariane ha persino provato a lanciare un annuncio in cui Lotti “cerca casa per sé e per la padrona”, ma senza alcun successo. La frustrazione di Ariane cresce di fronte a un mercato immobiliare inflazionato, con affitti che raggiungono anche i 40 euro al metro quadrato.

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Anne Schramm: Una Lotta per la Dignità

La situazione di Anne Schramm è ancor più critica. Dopo aver perso la sua casa a causa di uno sfratto per necessità personale, Anne è costretta a vivere in un rifugio per senza tetto ai margini di Monaco. La sua vita è segnata da eventi tragici, tra cui la morte del marito e del suo nuovo compagno, che hanno avuto un impatto devastante sulla sua salute mentale.

Nel rifugio, Anne condivide uno spazio ridotto con un’altra persona e cerca disperatamente una soluzione abitativa migliore. Tuttavia, le sue numerose candidature per appartamenti si sono rivelate infruttuose. Anche quando sembrava vicina a trovare un’abitazione, gli accordi sono saltati all’ultimo momento. Anne desidera un luogo privato dove poter chiudere la porta e rilassarsi, un desiderio comprensibile in una situazione di vita precaria.

Finalmente, Anne riesce a trasferirsi in un gruppo di convivenza terapeutica, una soluzione che le offre un po’ più di privacy e tranquillità. Tuttavia, il suo percorso evidenzia le difficoltà sistemiche che colpiscono non solo le persone in condizioni di vulnerabilità ma anche chi, come Ariane, si trova in situazioni economiche relativamente stabili.

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Problemi Sistemici: Una Crisi Strutturale

La crisi abitativa a Monaco di Baviera è il risultato di fattori sistemici che vanno oltre le esperienze individuali di Ariane e Anne. Negli ultimi anni, la città ha venduto migliaia di alloggi sociali e il sostegno pubblico per il settore abitativo è notevolmente diminuito, con una riduzione del 50% degli investimenti. Nonostante la crescita della popolazione, la costruzione di nuove abitazioni sociali è insufficiente a soddisfare la domanda.

Il costo per la città di Monaco per mantenere rifugi per senza tetto, come quello in cui vive Anne, è spesso superiore a quello che sarebbe necessario per garantire una sistemazione adeguata. Questa inefficienza evidenzia come le risorse pubbliche siano gestite in modo inadeguato, aggravando ulteriormente la crisi.

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Disparità Socioeconomiche e Impatti Emotivi

Le storie di Ariane e Anne mettono in luce le disparità socioeconomiche all’interno di Monaco. Ariane, con un reddito decente, e Anne, in condizioni di estrema precarietà, si trovano entrambe a dover affrontare un mercato immobiliare che ignora le loro necessità. Questo dimostra come la crisi abitativa colpisca una vasta fascia della popolazione, non solo le classi meno abbienti.

Inoltre, il racconto rivela l’impatto psicologico della ricerca di una casa. Ariane prova un forte senso di perdita all’idea di lasciare il suo quartiere e il suo stile di vita, mentre Anne vive la devastazione emotiva della perdita dei suoi cari e della sua casa. La ricerca di uno spazio sicuro e privato non è solo un bisogno materiale, ma una necessità psicologica profonda.

Inflazione dei Prezzi Immobiliari e Inefficienza delle Istituzioni

Il mercato immobiliare di Monaco è caratterizzato da affitti che possono raggiungere livelli inaccessibili, come 40 euro al metro quadrato, rendendo quasi impossibile per molti trovare un’abitazione dignitosa. Gli esperti prevedono un ulteriore peggioramento della situazione, con un calo significativo nel settore delle costruzioni residenziali.

La lentezza e l’inefficienza delle istituzioni nella gestione della crisi abitativa contribuiscono al problema. Le autorità locali sembrano mancare di una volontà politica di affrontare la questione in modo strutturato, e le sanzioni per i proprietari che impongono affitti esorbitanti non vengono applicate.

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Solidarietà e Futuro Incerto

Nonostante le difficoltà, emergono segni di solidarietà tra le persone. Ariane trova temporaneamente ospitalità presso vecchi amici, e Anne riceve supporto nella sua nuova comunità terapeutica. Questo suggerisce che, in assenza di soluzioni istituzionali, le reti di supporto informali possono svolgere un ruolo cruciale per chi affronta la crisi abitativa.

Le storie di Ariane e Anne sono emblematiche di un problema strutturale che colpisce sempre più persone a Monaco di Baviera. La crisi abitativa non è solo una questione di mancanza di alloggi, ma un riflesso di disuguaglianza crescente, inefficienza delle istituzioni e mancanza di regolamentazioni efficaci. Le esperienze delle due donne ci ricordano che dietro le statistiche si nascondono vite umane, sogni e speranze, e che la ricerca di una casa non è solo una questione economica, ma un bisogno fondamentale per la dignità e la stabilità emotiva di ogni individuo.

lunedì 7 ottobre 2024

Monopoli nella vita reale: a Berlino il gioco da tavolo si trasforma in una drammatica crisi abitativa

Monopoly è un gioco da tavolo che tutti conosciamo, nato negli Stati Uniti e arrivato in molte case tedesche: il vincitore conquista la città, mentre i perdenti rimangono a mani vuote. Tuttavia, nella vita reale, quello che era un semplice gioco si è trasformato in un problema serio e in una drammatica crisi abitativa. E a Berlino, la capitale tedesca, questa situazione diventa un esempio lampante di come il mercato immobiliare stia sfuggendo di mano. Articolo molto interessante di Frank Blenz sulle Nachdenkseiten


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Le conseguenze reali di un gioco spietato

Gli interessi e i diritti degli inquilini, dei cittadini berlinesi, vengono messi da parte, referendum popolari o meno. Nel peggiore dei casi, le persone si ritrovano senza un tetto sopra la testa in una profonda crisi abitativa, e questi casi sono in aumento.

Nel 2021, il referendum berlinese sulla socializzazione delle grandi società immobiliari private ha visto la maggioranza dei cittadini votare per l’esproprio di gruppi come “Deutsche Wohnen”. Tuttavia, nonostante il chiaro esito, nulla è cambiato. La politica è rimasta silente, e le promesse fatte non sono state mantenute.

Die Linke, partito di opposizione, ha recentemente dichiarato con fermezza:

“Il voto dei berlinesi è stato chiaro. Ancora più chiaro è il fatto che CDU e SPD non siano interessati a rispettare il risultato del referendum e, quindi, la volontà dei berlinesi.”

La frustrazione cresce, così come gli affitti, e la fiducia nella democrazia diminuisce.


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Una crisi immobiliare senza fine

Tre anni dopo il successo del referendum, la politica non ha ancora agito concretamente. Il Senato ha promesso una “legge quadro per la socializzazione”, ma le azioni concrete contro la crisi abitativa a Berlino tardano ad arrivare. Stefan Evers, senatore delle Finanze, ha recentemente ammesso che la perizia necessaria per la redazione della legge non è ancora stata commissionata.

Nel frattempo, il mercato immobiliare continua a peggiorare. Gli affitti aumentano, le persone vengono sfrattate e i grandi gruppi immobiliari privati, insieme a investitori internazionali, ne approfittano.

Chi non ricorda la gioia maliziosa di acquistare la Schlossallee durante una partita di Monopoly? Ma nel mondo reale, i “signori della Schlossallee” – i grandi gruppi immobiliari e le società finanziarie – chiedono sempre di più. La crisi abitativa a Berlino è sfuggita di mano, come evidenziato dal cantautore Klaus Lage già nel 1984, quando criticava il mercato immobiliare nel suo brano “Monopoly”:

Monopoly, Monopoly, siamo solo comparse in un pessimo gioco. Monopoly, Monopoly. E i signori della Schlossallee chiedono troppo.


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Gli effetti devastanti sulla città e i suoi abitanti

Berlino, una città una volta amata per la sua vitalità, sta diventando una fredda metropoli. Gli attivisti di “Deutsche Wohnen enteignen” nel 2021 avevano lanciato l’allarme:

Berlino è la casa di tutti noi, ma rischia di diventare una città per ricchi. Gli affitti esplodono, siamo sfrattati, i profitti aziendali aumentano e i nostri politici stanno a guardare. Ne abbiamo abbastanza!”

E come dargli torto? Il mercato degli affitti continua a essere governato dalla legge della domanda e dell’offerta, ma con un twist: l’offerta di alloggi accessibili è troppo scarsa, e gli affitti non sono più equi, ma dettati dall’avidità.

Il risultato è una continua espulsione degli inquilini storici. A Friedrichshain, ad esempio, si parla di sfratti per necessità del proprietario, una tattica legale per rimuovere gli inquilini e affittare a prezzi più alti. Questo problema non riguarda solo una zona della città, ma tutta Berlino.

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Chi trae profitto? Solo i grandi proprietari

La situazione è esasperata dalla presenza di grandi gruppi finanziari internazionali come Blackstone, che comprano appartamenti per venderli a ricchi investitori, trasformando case accessibili in appartamenti di lusso. Questi attori agiscono senza freni e senza vergogna, aumentando ulteriormente i prezzi.

Alla fine, chi soffre sono le persone comuni. Molti rimangono senza casa, e la situazione non sembra destinata a migliorare. Secondo le associazioni di beneficenza, la crisi della senzatetto a Berlino continuerà almeno fino al 2030.

Ursula Schoen, direttrice della Diakonie, ha dichiarato:

“Dovremo abituarci alla persistenza della senzatetto. Berlino ha un vero problema di dignità umana.”

Anche il supporto offerto dalle organizzazioni di assistenza, come il programma di aiuto invernale, non è sufficiente a fronteggiare l’emergenza crescente.

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Negli ultimi tempi, ci siamo forse chiesti tutti se viviamo ancora in un paese che possa davvero definirsi “sicuro”, dove la pace sociale è garantita e le persone possono condurre una vita serena. La verità, purtroppo, è molto diversa.

La pace sociale non è solo minacciata; c’è una sensazione diffusa di insicurezza per ciò che sta accadendo nella nostra società, nella nostra comunità. Guardiamo Berlino, per esempio: i nostri diritti e bisogni, compreso quello fondamentale dell’abitare, sono in crisi. Non è solo una percezione, la pace sociale è stata revocata e la nostra società, libera e democratica per natura, sembra in ginocchio.

Libertà e democrazia: cosa ci insegna il Patto delle Nazioni Unite

Parlando di libertà e democrazia, vale la pena ricordare che il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite (UN-Sozialpakt) contiene un articolo che invita alla riflessione:

Ogni persona ha il diritto a un alloggio adeguato. Il diritto all’abitazione è parte del diritto a un livello di vita dignitoso, sancito dall’Articolo 11 del Patto.

Eppure, la realtà che viviamo è ben diversa. Se non sono i proprietari delle case ad adempiere ai loro obblighi derivanti dalla proprietà – perché, ricordiamolo, la proprietà comporta obblighi – chi altro dovrebbe farlo?

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Il caso di Berlino e il fallimento del referendum sulla socializzazione degli alloggi

Guardiamo al caso di Berlino. Nonostante l’enorme necessità di cambiamenti per il bene comune, il referendum sulla socializzazione delle proprietà immobiliari non ha ancora portato al successo auspicato. Un risultato positivo sarebbe stato fondamentale per la nostra comunità e per i cittadini.

In un articolo pubblicato sul Tagesspiegel, un team di autori ha discusso i possibili vantaggi della socializzazione delle abitazioni.

Tra i principali obiettivi vi è quello di ampliare la partecipazione e il controllo da parte degli inquilini, trasferendo le abitazioni in una istituzione di diritto pubblico (AöR), che ne permetterebbe la gestione con la partecipazione democratica della comunità urbana e degli stessi inquilini. Questa maggiore partecipazione rappresenterebbe un’importante espansione della libertà d’azione umana – non solo individuale, ma collettiva.

Nel contesto attuale, gli inquilini hanno pochissime possibilità di decidere o partecipare attivamente, sia nel settore privato che in quello pubblico. Ma attraverso la socializzazione, la loro voce e il loro controllo sarebbero decisamente più forti.

Immaginate un mondo in cui gli inquilini possano decidere liberamente su questioni come:

  • La ristrutturazione e le misure di protezione del clima
  • La creazione di spazi comuni e il verde nei cortili
  • La progettazione di parchi giochi e alloggi accessibili
  • Sperimentare forme abitative alternative

In questo modo, più persone si assumerebbero la responsabilità per l’ambiente in cui vivono.


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giovedì 26 settembre 2024

Mercato Immobiliare Tedesco: Segni di Ripresa nel 2° Trimestre 2024!

Nel 2° trimestre 2024, i prezzi delle immobili residenziali in Germania (destatis.de) mostrano dinamiche interessanti, rivelando un quadro complesso. Ecco cosa c’è da sapere:

Diminuzione rispetto allo scorso anno, ma segni di ripresa

I dati preliminari indicano che i prezzi delle immobili residenziali (indice dei prezzi delle case) sono diminuiti in media del 2,6% rispetto al 2° trimestre 2023. Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, si registra un aumento dell’1,3%. Questo segna il primo incremento rispetto a un trimestre precedente dal 2° trimestre 2022.

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Panoramica dell’Indice dei Prezzi delle Case

L’indice dei prezzi delle case (con base 2015 = 100) mostra un calo significativo nel tempo, ma l’ultimo trimestre ha portato un’inversione di tendenza.

Aumenti di Prezzo nelle Diverse Regioni

Nonostante i prezzi siano ancora in calo nella maggior parte delle aree della Germania rispetto al 2° trimestre 2023, si osservano aumenti nei prezzi delle case unifamiliari e bifamiliari in tutte le regioni rispetto al trimestre precedente.

Città Principali in Evidenza

Nelle sette più grandi città della Germania (Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia, Francoforte sul Meno, Stoccarda e Düsseldorf), i prezzi sono aumentati dell’1,6% per gli appartamenti e del 2,3% per le case unifamiliari e bifamiliari rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, rispetto al trimestre dello scorso anno, gli appartamenti in queste metropoli sono stati più economici del 1,5%, mentre le case hanno visto una diminuzione del 4%.

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Trend nei Distretti Rurali

Anche in altre città grandi e autonome, gli appartamenti hanno mostrato un aumento dei prezzi dell’1,4% rispetto al trimestre precedente, ma un calo dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Per quanto riguarda le case unifamiliari e bifamiliari, il loro costo è aumentato dell’1,3% rispetto al 1° trimestre 2024, ma è comunque più basso del 4,9% rispetto al 2° trimestre 2023.

In distritti rurali scarsamente popolati, i compratori hanno speso il 0,9% in più per le case unifamiliari e bifamiliari rispetto al 1° trimestre 2024, ma hanno pagato ancora il 5% in meno rispetto al 2° trimestre 2023. Gli appartamenti in queste aree hanno visto una diminuzione del 3% rispetto al trimestre precedente e del 6,5% rispetto al trimestre dello scorso anno.

Conclusione

In sintesi, mentre i prezzi delle immobili residenziali mostrano una diminuzione rispetto all’anno scorso, l’aumento dei prezzi rispetto al trimestre precedente potrebbe suggerire una possibile ripresa nel mercato immobiliare. Sarà interessante osservare come questi trend evolveranno nei prossimi mesi.

martedì 24 settembre 2024

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG in Germania

Solo a Francoforte e Monaco di Baviera si spende di più

Trovare una stanza in un appartamento condiviso (WG) non è mai stato così caro, e Berlino è tra le città più costose in Germania. Solo a Francoforte sul Meno e a Monaco di Baviera i prezzi sono più alti. Questa è la conclusione di una recente analisi condotta dall’Istituto Moses Mendelssohn in collaborazione con la piattaforma “wg-gesucht”. Ne scrive RBB24.de

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Prezzo Medio a Berlino: 650 Euro

Con l’inizio del semestre invernale alle porte, il prezzo mediano per una stanza in una WG a Berlino è di 650 euro al mese. Questo rende la capitale la terza città più cara per chi cerca una sistemazione condivisa. Solo Monaco di Baviera, con 790 euro, e Francoforte, con 680 euro, sono più costose.

Secondo il responsabile del progetto, Stefan Brauckmann, i dati mostrano una leggera stabilizzazione dei prezzi dopo gli aumenti esponenziali registrati negli ultimi anni.

Un Rallentamento Dopo l’Aumento dei Prezzi

Brauckmann ha spiegato che “dopo la fine della pandemia di Covid-19 e l’inizio della guerra in Ucraina, i costi abitativi sono aumentati notevolmente. Tuttavia, ora stiamo osservando una fase di ripresa”. Infatti, rispetto all’anno scorso, i prezzi delle stanze nelle WG a Berlino sono rimasti stabili, nonostante il contesto economico turbolento.

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Il Costo Medio delle Stanze nelle Città Universitarie

In media, una stanza in WG nelle città universitarie tedesche costa 489 euro al mese, una cifra che è aumentata di 17 euro rispetto al semestre invernale 2023/2024. Berlino rimane ben al di sopra di questa media.

L’analisi è stata condotta su oltre 9.000 offerte pubblicate nelle ultime due settimane di agosto. Sono stati presi in considerazione 88 centri universitari con oltre 5.000 studenti, escludendo le università a distanza e quelle amministrative. Solo stanze in WG con due o tre residenti sono state incluse nell’analisi, escludendo nuove aperture.

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Quanto Pesa l’Affitto sul Bilancio degli Studenti?

L’affitto è una delle principali voci di spesa per gli studenti. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), due terzi degli studenti che non vivono con i genitori spendono circa il 54% del loro reddito mensile per l’affitto. La situazione è leggermente migliore per i tirocinanti, che spendono il 42% del loro reddito.

Questo elevato costo dell’affitto significa che molti studenti sono considerati “sovraccaricati” finanziariamente: circa due terzi di loro faticano a sostenere il peso degli affitti. In media, gli studenti che vivono da soli dispongono di meno di 867 euro al mese, mentre i tirocinanti hanno un reddito mensile leggermente superiore, pari a 1.240 euro.

Conclusione

Se stai cercando una stanza in una WG in una grande città tedesca, Berlino rimane una delle opzioni più costose, ma non la più cara. Tuttavia, con i prezzi degli affitti che si stanno stabilizzando, potrebbe esserci una speranza di miglioramento per gli studenti che cercano alloggi a prezzi accessibili.

domenica 1 settembre 2024

Crisi e Opportunità nel Mercato Immobiliare Tedesco: come e dove Investire con Successo nel 2024

Negli ultimi anni, il mercato immobiliare in Germania ha subito profonde trasformazioni, caratterizzate da oscillazioni dei prezzi, crisi edilizie e sfide normative. Nonostante queste difficoltà, si aprono interessanti opportunità per gli investitori che sanno come navigare in questo contesto complesso. In questo articolo, esploreremo le dinamiche attuali del mercato, le prospettive future e alcuni consigli pratici per chi vuole cogliere le migliori occasioni di investimento.

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Il Mercato Immobiliare in Fase di Cambiamento

Dopo aver raggiunto picchi di prezzo record tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, il mercato immobiliare tedesco ha visto una correzione significativa, con alcuni settori, come i terreni edificabili, che hanno registrato cali di valore fino al 50%. Tuttavia, emergono segnali di una possibile stabilizzazione: i dati del secondo trimestre del 2024 indicano un lieve aumento rispetto al trimestre precedente. Ma attenzione: il mercato rimane fragile, e gli esperti invitano alla prudenza.

La Crisi del Settore Edilizio: Un Ostacolo ma anche un’Opportunità

Il settore edilizio in Germania sta affrontando una crisi senza precedenti. L’aumento dei costi di costruzione, la complessità delle normative e i lunghi tempi di approvazione dei progetti hanno portato a una drammatica riduzione delle nuove costruzioni. Questo ha creato una forte pressione sul mercato degli affitti, dove la domanda supera di gran lunga l’offerta. Nel 2023, circa 600 aziende del settore sono fallite, un chiaro segnale della gravità della situazione.

Ma dove c’è crisi, ci sono anche opportunità. Le correzioni dei prezzi hanno creato un contesto favorevole per i compratori. Gli investitori ora possono negoziare condizioni migliori, soprattutto per le proprietà esistenti in buone condizioni e situate in aree con domanda stabile. I rendimenti sul capitale proprio (EK-Rendite) per gli investimenti immobiliari possono raggiungere il 7-10%, rendendo queste operazioni molto allettanti nel lungo termine.

Dove Conviene Investire? Le Scelte Geografiche da Fare

La scelta della localizzazione è cruciale per un investimento di successo. Le grandi città come Berlino e Monaco rimangono attrattive grazie alla forte domanda di affitti, ma anche i centri minori con una crescita demografica stabile possono offrire ottime opportunità. Investire vicino al proprio luogo di residenza è una strategia spesso vincente, soprattutto se si considera il lungo periodo e la gestione diretta degli immobili.

Attenzione ai Rischi Normativi e ai Requisiti ESG

Gli investitori devono tenere conto dei rischi legati alla regolamentazione degli affitti e ai requisiti ESG (Environmental, Social, Governance). Le normative possono cambiare rapidamente, come dimostrato dall’esperienza di Berlino con il Mietendeckel (tetto agli affitti). Questi cambiamenti possono avere un impatto significativo sulla redditività degli investimenti.

Inoltre, i requisiti ESG stanno diventando sempre più stringenti. Pianificare con attenzione le ristrutturazioni energetiche è essenziale per rendere gli immobili conformi alle nuove regole, un fattore che può influenzare notevolmente i costi di gestione e manutenzione.

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Consigli per Giovani Famiglie e Nuovi Acquirenti: Giocare d’Astuzia

Per chi cerca la prima casa, il mercato offre sfide ma anche opportunità. Gli esperti suggeriscono di considerare l’acquisto di immobili esistenti piuttosto che nuove costruzioni, che tendono a essere più costose. Una solida base di capitale proprio è fondamentale, così come pianificare attentamente le spese future, specialmente quelle legate all’efficienza energetica.

Un altro consiglio utile è quello di esplorare i programmi di incentivazione governativa per la ristrutturazione energetica. Sebbene la burocrazia possa essere scoraggiante, questi incentivi possono fare una grande differenza nel rendere un immobile più accessibile e sostenibile.

Il Futuro è Nelle Tue Mani: Prepararsi per il Successo a Lungo Termine

In conclusione, il mercato immobiliare tedesco è un campo di battaglia complesso ma ricco di opportunità per chi sa come muoversi. Comprendere le dinamiche locali, anticipare i cambiamenti normativi e concentrarsi su investimenti che mantengano il loro valore nel lungo termine sono le chiavi per il successo.

Che tu sia una giovane famiglia in cerca della tua prima casa o un investitore esperto, il mercato immobiliare tedesco offre occasioni da non perdere. Come sempre, la prudenza, la ricerca approfondita e una strategia ben definita sono gli ingredienti essenziali per raggiungere il successo in questo settore in continua evoluzione.

sabato 17 agosto 2024

Crolla il settore edilizio in Germania: i numeri del primo semestre 2024

Il mercato immobiliare tedesco sta attraversando una fase di forte contrazione, come dimostrano i dati recentemente pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis). Analizziamo insieme le cifre più significative e le loro implicazioni.

Un crollo generalizzato

Nel primo semestre del 2024, il numero di permessi di costruzione rilasciati in Germania ha subito un drastico calo:

  • Case unifamiliari: -30,9%
  • Case bifamiliari: -14,9%
  • Edifici multifamiliari: -20,8%

Questi dati allarmanti riflettono una tendenza negativa che coinvolge tutte le tipologie abitative.

I numeri di giugno 2024

Concentrandoci sul mese di giugno 2024, la situazione non migliora:

  • Autorizzati 17.600 appartamenti
  • Diminuzione del 19% rispetto a giugno 2023
  • Calo del 42,1% rispetto a giugno 2022

Questi numeri evidenziano un declino accelerato del settore negli ultimi due anni.

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Il bilancio semestrale

Nel complesso, il primo semestre del 2024 ha visto:

  • 106.700 appartamenti autorizzati
  • Una diminuzione del 21,1% (28.500 unità) rispetto allo stesso periodo del 2023

Di questi, 85.300 riguardano nuove costruzioni, con un calo del 23,5% rispetto all’anno precedente.

Analisi per tipologia abitativa

Esaminando più nel dettaglio i dati relativi alle nuove costruzioni:

  • Case unifamiliari: 18.600 unità (-30,9%)
  • Case bifamiliari: 6.600 unità (-14,9%)
  • Edifici multifamiliari: 57.300 unità (-20,8%)

Gli edifici multifamiliari, pur subendo un forte calo, rimangono la tipologia più richiesta.

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Conclusioni

Questi dati dipingono un quadro preoccupante per il settore edilizio tedesco. Le cause di questo declino potrebbero essere molteplici: dall’aumento dei tassi di interesse all’incremento dei costi delle materie prime, passando per l’incertezza economica generale.

Resta da vedere se nei prossimi mesi il governo tedesco adotterà misure per stimolare il settore e invertire questa tendenza negativa. Nel frattempo, il mercato immobiliare tedesco si trova di fronte a sfide significative che richiederanno soluzioni innovative e politiche mirate per essere superate.


sabato 20 luglio 2024

Forte Crescita delle Esecuzioni Immobiliari in Germania nel 2024

Negli ultimi tempi, in Germania c’è stata un’impennata di pignoramenti, con un numero crescente di case e appartamenti messi all’asta. Situazione preoccupante, perché fa sorgere dubbi sullo stato del mercato immobiliare e sulle finanze dei tedeschi. Ne scrive la ZDF

Un Inizio Difficile per il Settore Immobiliare

Dal 2023, il numero di esecuzioni immobiliari è in ascesa, invertendo un trend di calo che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Nel 2004, il numero di esecuzioni aveva raggiunto il picco di oltre 90.000 unità. Tuttavia, dal 2004 fino all’anno scorso, i numeri erano drasticamente diminuiti. Nel 2023, per la prima volta dopo anni, si è registrato un aumento: esattamente 12.332 immobili sono stati oggetto di esecuzione, con un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente, come riportato dal Fachverlag Argetra di Ratingen. E i dati della prima metà del 2024 sono ancora più allarmanti, con 6.909 esecuzioni già registrate.

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L’Impatto dell’Aumento dei Tassi di Interesse

Nicole Merta, avvocato dell’associazione Haus & Grund Hessen, attribuisce questo aumento principalmente all’impennata dei tassi di interesse. Negli ultimi tempi, la Banca Centrale Europea (BCE) ha aumentato rapidamente il tasso di riferimento, passando dallo 0% a oltre il 4%. Questo incremento ha avuto un impatto diretto sui mutui, con tassi che sono quadruplicati in alcuni casi.

Per fare un esempio concreto, consideriamo un prestito di 300.000 euro con una durata di dieci anni e un rimborso del 2%. Nel 2014, con un tasso dell’1,5%, la rata mensile era di 875 euro. Oggi, con un tasso del 3,5%, la rata è salita a 1.375 euro, un incremento di 500 euro al mese. Questo aumento può mettere a dura prova le finanze di molti, specialmente per chi aveva pianificato il proprio finanziamento con margini molto stretti.

Le Conseguenze per il Settore Edilizio

Non solo i proprietari di casa stanno affrontando difficoltà. Anche gli sviluppatori immobiliari sono in difficoltà finanziarie a causa dei tassi elevati e dei costi di costruzione crescenti. Questo ha un impatto diretto sugli acquirenti e sul mercato immobiliare nel suo complesso.

Un’esecuzione immobiliare avviene quando i proprietari non possono più pagare i loro debiti. Se la vendita sul mercato libero non è possibile, il creditore avvia un procedimento presso il tribunale competente, dove un perito stabilisce un prezzo minimo e chiunque può fare un’offerta.

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Le Prospettive per il Mercato Immobiliare

Nonostante l’aumento delle esecuzioni, i tassi sui mutui sono ancora storicamente gestibili. Michaela Prehn di Dr. Klein Privatkunden AG osserva che negli ultimi 30 anni il tasso medio per un prestito decennale è stato intorno al 6%. Tuttavia, i tassi odierni sono ancora più elevati rispetto ai minimi storici e gli incrementi salariali, sebbene significativi, sono stati in parte erosi dall’inflazione.

Per chi possiede una casa, la situazione potrebbe non essere così drammatica. I prezzi degli immobili sono aumentati notevolmente, soprattutto nelle aree metropolitane. Dopo una breve flessione, i prezzi stanno riprendendo a salire. Michaela Prehn consiglia di acquistare ora se se ne ha la possibilità, poiché i tassi non torneranno ai livelli storicamente bassi e i prezzi degli immobili continueranno a crescere, sostenuti dalla forte domanda e dall’aumento degli affitti.

Conclusioni

Possedere una casa è un sogno per molti, ma questo sogno può diventare difficile da mantenere in tempi di alta inflazione e tassi d’interesse elevati. Gli esperti di Argetra prevedono che il numero di esecuzioni immobiliari continuerà a crescere, rendendo fondamentale per chi è coinvolto nel mercato immobiliare monitorare attentamente le tendenze economiche e prendere decisioni informate.

Il panorama immobiliare tedesco sta attraversando una fase di transizione complessa e imprevedibile, e sarà essenziale per acquirenti, proprietari e sviluppatori restare aggiornati e adattarsi a questi cambiamenti.

mercoledì 17 luglio 2024

Tre ragioni per non trasferirsi in Germania - Noto Youtuber italiano in Germania ci spiega perchè NON conviene andare in Germania nel 2024


Trasferirsi in un altro paese può sembrare una soluzione attraente per cercare nuove opportunità e una vita migliore. Tuttavia, è importante considerare anche gli aspetti negativi di tale decisione. In questo articolo, discuteremo tre ragioni per cui un noto Youtuber italiano in Germania NON consiglia di trasferirsi in Germania nel 2024.

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Depressione e isolamento sociale

Uno dei principali problemi che l’autore del video evidenzia è la solitudine e la depressione che possono colpire chi si trasferisce in Germania. La vita sociale è molto diversa rispetto a quella italiana, con un minore senso di comunità e interazioni sociali limitate. Questo può portare a un senso di isolamento e a problemi di salute mentale. Le testimonianze raccolte dall’autore mostrano come molte persone abbiano sofferto di depressione durante la loro permanenza in Germania, con alcuni che sono tornati in Italia con gravi conseguenze mentali.

Stile di vita robotico

La vita in Germania è descritta dall’autore come “robotica”, con un focus quasi esclusivo sul lavoro. Questo stile di vita può portare a una mancanza di equilibrio tra vita lavorativa e personale, contribuendo a sentimenti di isolamento e insoddisfazione. L’autore stesso ha trovato difficile adattarsi a questa realtà nonostante i suoi sforzi per integrarsi.

Alta tassazione e costo della vita

La Germania è un paese con una tassazione molto elevata, che può arrivare fino al 45%. Anche se i salari possono sembrare alti, una grande parte del reddito viene erosa dalle tasse e dai costi della vita, come affitti e cibo. Ad esempio, in Baviera, regione ricca e con molte opportunità di lavoro, gli affitti possono essere molto alti, spesso superiori a quelli delle principali città italiane. Questo può rendere la vita in Germania economicamente difficile e spesso non conveniente rispetto all’Italia. L’autore sottolinea come, nonostante le difficoltà economiche in Italia, trasferirsi in Germania non sia sempre la soluzione migliore.

Testimonianze di altri italiani

L’autore include nel video testimonianze di altri italiani che hanno vissuto in Germania, rafforzando i suoi punti. Molti hanno riscontrato difficoltà simili, trovando difficile adattarsi al nuovo stile di vita e alle sfide economiche.

Mancanza di impegno sociale e politico

L’autore critica gli italiani che scelgono di trasferirsi in Germania senza impegnarsi per migliorare la situazione nel loro paese d’origine. Egli incoraggia a rimanere in Italia e a partecipare attivamente alla vita sociale e politica per conquistare e mantenere i propri diritti. Questo impegno è fondamentale per creare un futuro migliore e non dovrebbe essere abbandonato in favore di una vita più facile all’estero.

Conclusione

Trasferirsi in Germania può sembrare una soluzione attraente, ma è importante considerare anche gli aspetti negativi. La solitudine, la depressione, l’alta tassazione e il costo della vita sono fattori che possono rendere difficile l’adattamento e la permanenza nel paese. Inoltre, è importante riflettere sul proprio impegno sociale e politico e valutare se trasferirsi all’estero sia davvero la scelta migliore.

sabato 6 luglio 2024

Comprare o Affittare un immobile in Germania: Cosa Conviene di Più?

Pagare un mutuo per 25 anni spesso è più caro che stare in affitto per lo stesso periodo in gran parte della Germania. Però, osservando tutte le 400 città e contee, si può vedere dove e quando questa tendenza si inverte. Ma in Germania conviene comprare o affittare un immobile nel 2024? Ne scrive Focus.de

Acquisto: Quando e Dove Conviene?

Se state pensando di acquistare un appartamento, non c’è luogo migliore di Lipsia. Attualmente, 100 metri quadrati costano circa 370.000 euro, comprese le spese accessorie. Includendo gli interessi sul mutuo, il fondo per la manutenzione e le spese correnti, spenderete in totale 630.000 euro in 25 anni. Tuttavia, il valore del vostro appartamento aumenterebbe fino a 564.000 euro nello stesso periodo, quindi spendereste solo circa 66.000 euro netti per l’acquisto.

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Le spese di affitto a Lipsia sono significativamente più alte. Il costo attuale per metro quadrato è di 8,77 euro. Con un aumento medio annuo del 2%, le spese di affitto cumulate nei prossimi 25 anni sarebbero di 337.000 euro. Invece, potreste investire il 20% di capitale proprio che spendereste per l’acquisto della casa. Con un rendimento netto del 4%, facilmente raggiungibile con semplici ETF, i risparmi si accumulerebbero fino a 198.000 euro. Un inquilino avrebbe quindi spese nette di 140.000 euro in 25 anni, circa 74.000 euro in più rispetto a un acquirente.

Crescita prezzo immobili fino al 2035

Dove l’Acquisto è Più Vantaggioso

In nessun’altra città o contea tedesca gli acquirenti sono così avvantaggiati nel lungo periodo. Complessivamente, ci sono solo 54 regioni in cui l’acquisto è più conveniente dell’affitto. Tra queste, oltre a Lipsia, ci sono altre undici grandi città. Ecco alcuni esempi:

  • Jena, Turingia: Risparmio di 51.000 euro per gli acquirenti.
  • Ludwigshafen am Rhein, Renania-Palatinato: Vantaggio di 48.000 euro.
  • Magonza, Renania-Palatinato: Vantaggio di circa 21.000 euro.
  • Augusta, Baviera: Vantaggio di 19.000 euro.
  • Kaiserslautern: Vantaggio di 18.000 euro.

Anche nelle città di medie dimensioni e nelle contee rurali si possono trovare vantaggi significativi per gli acquirenti. Ad esempio:

  • Landshut, Baviera: Risparmio di 44.000 euro.
  • Schwabach, Baviera: Risparmio di 37.000 euro.
  • Emden, vicino al Mare del Nord: Risparmio di 27.000 euro.

Dove l’Affitto è Più Conveniente

Nella maggior parte delle regioni tedesche, è più conveniente vivere in affitto. La differenza maggiore si trova nel distretto di Nordfriesland nello Schleswig-Holstein. Poiché comprende l’isola di Sylt, i prezzi delle case sono molto alti, ma gli affitti non sono altrettanto elevati. Per un appartamento di 100 metri quadrati, comprese le spese accessorie, dovete pagare circa un milione di euro, con costi netti dopo 25 anni di 664.000 euro. Investendo invece il capitale proprio di 200.000 euro, si potrebbe guadagnare più di quanto si spenderebbe per un affitto medio a Nordfriesland. Gli inquilini avrebbero un vantaggio di 184.000 euro, con una differenza finale di quasi 850.000 euro rispetto agli acquirenti.

Altri paradisi per gli inquilini includono:

  • Starnberg, Baviera: Risparmio di 455.000 euro.
  • Miesbach, Baviera: Risparmio di 447.000 euro.
  • Vorpommern-Rügen, Meclemburgo-Pomerania Anteriore: Risparmio di 416.000 euro.
Percentuale del reddito necessaria per pagare il mutuo sull’immobile. Nelle città e nelle regioni turistiche è molto piu’ alta della media

Come Abbiamo Calcolato

Per calcolare il vantaggio per acquirenti o inquilini, abbiamo confrontato i costi netti, esclusi tutti i ricavi, che avreste come acquirente o inquilino in un periodo di 25 anni. Per gli acquirenti, abbiamo utilizzato i prezzi di acquisto attuali per un appartamento di 100 metri quadrati, comprese le spese accessorie tipiche. Assumiamo un capitale proprio del 20% e un mutuo con una rata (rimborso più interessi) del 6%. Calcoliamo anche una riserva per le spese di amministrazione e manutenzione pari all’1,5% del prezzo di acquisto all’anno. Da questi costi lordi, sottraiamo il valore futuro della casa dopo 25 anni. Alla fine, rimangono le spese nette per gli acquirenti.

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Per gli inquilini, abbiamo considerato l’affitto netto, con un aumento medio annuo del 2%. Dai costi di affitto cumulati in 25 anni, sottraiamo il patrimonio che avreste potuto accumulare investendo il capitale proprio con un rendimento netto del 4%. Risultano quindi le spese nette dell’inquilino. Se queste sono inferiori a quelle dell’acquirente, l’affitto è più conveniente, altrimenti è più conveniente l’acquisto.

Il Fattore Tempo

Un fattore importante nella scelta tra acquisto e affitto è il tempo. Più a lungo abiterete nella vostra casa di proprietà, più conveniente sarà l’acquisto. Dopo 25 anni, i costi del mutuo scompaiono, ma l’inquilino continua a pagare affitti in aumento. Se dopo 25 anni solo 54 delle 400 regioni tedesche favoriscono l’acquisto, dopo 30 anni la situazione si equilibra. Dopo 40 anni, solo 42 regioni favoriscono ancora gli inquilini, e dopo 50 anni, solo 17.

In sintesi, se state considerando se acquistare o affittare, una buona regola è: più a lungo potete rimanere nella casa, più conveniente sarà l’acquisto. Tuttavia, se preferite investire in borsa e potete ottenere rendimenti netti superiori al 4%, l’affitto potrebbe rivelarsi più vantaggioso.