Puntuale e immancabile il solito attacco a Draghi da parte della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Per Holger Steltzner, condirettore del prestigioso quotidiano di Francoforte, Draghi sta ingannando l'opinione pubblica in quanto non sarebbe affatto vero che il QE terminerà a fine anno. Ma soprattutto Draghi, secondo Steltzner, non sarebbe interessato ai dolori che le sue politiche stanno causando ai risparmiatori e agli affittuari tedeschi. Dalla Faz.net
Ormai da diversi mesi il tasso di inflazione della zona euro ha superato il valore obiettivo della BCE mentre la zona euro da anni continua a crescere con forza. E cosa fa la BCE? Il board della banca centrale questo giovedì, come previsto, ha annunciato che a fine anno interromperà il programma di acquisto dei titoli di stato e delle altre obbligazioni.
Chiunque sostiene che la BCE abbia finalmente tirato il freno della politica monetaria è stato ingannato dal presidente Mario Draghi. Perché in realtà e nei fatti, la banca centrale continua a dare gas. Dal prossimo anno dovrebbero cessare solo gli acquisti netti di titoli di stato. Con il denaro delle obbligazioni in scadenza si continuerà comunque ad acquistare dei nuovi titoli. Non si può affatto parlare di un'interruzione del programma di acquisto.
Il bilancio della BCE resta gonfio come sempre
Il bilancio della BCE pertanto resta gonfio come sempre. A differenza della Federal Reserve statunitense, considerata un importante modello di riferimento sin dalla crisi finanziaria ed economica di dieci anni fa, la BCE non sta affatto riducendo il proprio portafoglio obbligazionario. Inoltre non alza i tassi di interesse, ma li lascia a zero e continua a praticare tassi di interesse negativi anche per le banche. Le conseguenze per i risparmiatori, per le pensioni o per i prezzi delle case e gli affitti, a Draghi ovviamente non interessano affatto, anche la Cancelliera Angela Merkel non sembra essere troppo d'intralcio.
Chiunque voglia afferrare almeno in parte quale livello abbia raggiunto il finanziamento degli Stati e delle società tramite la politica monetaria deve confrontare il bilancio della BCE con la performance economica di tutte le economie dell'Eurozona. Inimmaginabile, ma vero: il bilancio della BCE corrisponde a oltre il 40% della performance economica della zona euro.
La discutibile pratica del finanziamento dei paesi dell'eurozona da parte di Draghi inoltre ha appena ricevuto la benedizione della Corte di Giustizia Europea. Vediamo come reagirà la Corte costituzionale tedesca.
Dato che la BCE sta bruciando tutte le opzioni di politica monetaria a sua disposizione, nonostante la ripresa dell'attività economica, resta una domanda aperta: cosa potrà fare in una recessione che prima o poi sicuramente si presenterà? Comprerà anche le azioni oppure tutti i titoli di stato?
Draghi già oggi pretende di impostare il corso della politica monetaria per metà del mandato del suo successore. Per altri quattro anni, infatti, si andrà avanti acquistando altri titoli di stato. La fiducia perduta difficilmente potrà essere riconquistata dal successore Draghi, il quale senza dubbio si troverà in una posizione poco invidiabile.
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