Telepolis pubblica un articolo molto interessante di Eric Bonse sui negoziati per gli aiuti finanziari alla Grecia. Siamo in una situazione peggiore rispetto all'estate del 2015, perché in Germania è iniziata la campagna elettorale e Schäuble non vuole perdere la faccia con gli elettori tedeschi: quanto piu' duro sarà con i greci, tanto piu' probabile sarà una vittoria della CDU alle elezioni di settembre. La farsa andrà avanti ancora un po'. Da Telepolis.
Si sta ripetendo lo stesso dramma del debito greco del 2015 - questa volta pero' solo come una farsa? Nel corso del vertice dell'Eurogruppo di lunedi' il Ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha fatto di tutto per dare questa impressione. L'uomo della linea dura della CDU non solo ha frenato sulla possibilità di concedere nuovi aiuti e sulla necessità di accordare un taglio del debito.
Ma ha anche scherzato sul FMI e sul Ministro degli Esteri Sigmar Gabriel. Con i suoi modi unici.
Il FMI è troppo pessimista sulla Grecia e vorrebbe fare previsioni sulla crescita per i prossimi 40 anni, ha scherzato il Ministro della CDU. Al contrario di Sigmar Gabriel, che come il FMI chiede una riduzione del debito, lui non avrebbe un'idea precisa. "Non posso negoziare misure ulteriori, perché non ho un mandato su questo tema", ha detto Schäuble durante la conferenza. "Questo a volte viene dimenticato, anche da parte dei membri del governo federale".
Gli altri ministri tuttavia non erano in vena di battute. Desideravano solo chiudere una volta per tutte il difficile dossier: dopo mesi di discussioni fra i creditori - tra Schäuble e il FMI - ora si sta cercando una soluzione per far partecipare il FMI al terzo programma di aiuti, possibilmente senza far arrabbiare Schäuble.
"E' arrivato il momento per il FMI di salire a bordo", ha sollecitato il capo dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Le condizioni per una partecipazione del FMI devono essere decise nelle prossime settimane. Ma non sarà una discussione facile. Perché proprio il FMI ha posto come condizione per una sua partecipazione la proroga delle scadenze e la riduzione dei tassi di interesse sul debito greco, condizioni che Schäuble nega con veemenza. Dall'altro lato, la Germania non vuole pagare ulteriori aiuti alla Grecia se il FMI non viene coinvolto nel programma di aiuti.
Chi sarà in grado di sciogliere questo nodo gordiano, anche dopo lunghe ore di discussioni, ai ministri lunedi' sera non era ancora chiaro. La sola cosa chiara è che la Grecia è a corto di tempo: nel mese di luglio Atene dovrà rimborsare piu' di 7 miliardi di prestiti in scadenza. Senza una nuova iniezione di denaro non sarà possibile.
La crisi ricorda il 2015, quando il paese rimase per mesi sull'orlo del fallimento. In un certo senso la situazione oggi è ancora piu' complicata. Perchè in Germania è appena iniziata la campagna elettorale; per questa ragione Schäuble e Gabriel hanno trasferito il loro scontro nello spazio pubblico. Per il momento Angela Merkel si tiene fuori.
Ad essere considerato imprevedibile questa volta è il FMI. Perché nessuno sa se e quando gli Stati Uniti, che a Washington dettano la linea del fondo, daranno il via libera alla partecipazione al programma di aiuti in corso. Il presidente americano Trump potrebbe essere tentato di far rimbalzare il problema sugli europei, temono gli insider di Bruxelles.
La speranza al contrario sembra essere il nuovo Presidente francese Macron. Lunedi ha spedito a Berlino il suo nuovo Ministro delle Finanze Bruno Le Maire per un colloquio amichevole con Schäuble. Ha telefonato anche al primo ministro greco Alexis Tsipras - e gli ha assicurato il suo sostegno nel negoziato sul debito.
Tuttavia questa "offensiva del charme" non sembra aver avuto particolarmente successo. Anche il commissario per gli affari monetari Pierre Moscovici, come La Maire un francese, non ha ottenuto grandi risultati. L'Eurogruppo si trova in fase di "avvicinamento alla pista di atterraggio", ha detto lunedì' con tono ottimista. Alla fine della giornata sembrava piu' che altro una atterraggio di fortuna.
Eurogruppo: un comitato disfunzionale che serve solo a posticipare gli aiuti
La responsabilità è di Schäuble, che da mesi inganna l'Eurogruppo. Ma nel fare cio' ha diversi complici volenterosi. Oltre al presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem, che discute il suo approccio con Schäuble fin nel piu' piccolo dettaglio, c'è il Ministro delle Finanze slovacco Peter Kazimir. Anch'egli spinge per posticipare nel tempo ogni taglio del debito per Atene.
Se aggiungiamo poi anche gli indecisi che si nascondono dietro Schäuble, allora è chiaro che l'Eurogruppo è un organo disfunzionale, che non riesce ad organizzare agli aiuti, ma che serve solo a ritardarli. Anche il FMI è sul banco degli accusati, perché non riesce a trarre le conclusioni dalle sue analisi. E queste mostrano chiaramente che la politica dell'austerità in Grecia ha fallito.
Ma invece di correggere la caduta libera, l'Eurogruppo vuole sempre di piu'. Le discussioni di lunedì ruotavano principalmente intorno a un tema: per quanto tempo ancora sarà possibile imporre ad Atene una politica di austerità? Quanto piu' a lungo si pretende un avanzo primario (budget prima del servizio del debito) del 3.5% del PIL, tanto piu' bassa sarà la quota di debiti che i creditori dovranno condonare ai greci - questa è la dura logica.
E quanto piu' la crescita futura sarà giudicata in maniera generosa, tanto piu' facile sarà convincere il FMI della "sostenibilità" dell'insostenibile debito greco.
Se il presidente del FMI Christine Lagarde si farà convincere da questi trucchi contabili è tutto da vedere. Certo è che la tattica attendista di Schäuble rende piu' difficile la ripresa economica in Grecia, mentre aumenta le possibilità di un successo elettorale della CDU/CSU. Per questo la farsa probabilmente andrà avanti ancora un po'.