mercoledì 16 gennaio 2013

La svolta Target


I temuti saldi Target della Bundesbank iniziano a scendere e la tendenza sembra invertirsi, qualcuno ipotizza già una svolta Target. Quelli di Banca d'Italia a dicembre  2012 tornano invece a crescere. Da Faz.net
La fuga di capitali dal sud Europa si è apparentemente fermata. I saldi Target, cresciuti con la crisi Euro, tornano a scendere nuovamente. Commerzbank ipotizza una svolta Target.

I crediti Bundesbank all'interno del sistema di pagamento Target nel mese di dicembre sono scesi a 656 miliardi di Euro, dai 715 miliardi del mese precedente. I crediti della Bundesbank verso le banche centrali dei paesi Euro in crisi sono di quasi 100 miliardi inferiori rispetto al picco raggiunto durante l'estate 2012.

Il "saldo Target" negli ultimi 2 anni è salito con forza in quanto le partite correnti dei paesi in crisi e soprattutto la fuga di capitali da questi stessi paesi non potevano essere finanziati dal capitale privato. Poiché i prestiti di emergenza dei paesi europei e del FMI non erano sufficienti, per far fronte alla fuoriuscita di fondi, il carico del finanziamento si è trasferito sul sistema Target e quindi sulle banche centrali dei paesi ancora finanziariamente solidi. Questo processo, secondo le speranze di molti osservatori, potrebbe essere in via di inversione.

Il capitale torna a fluire verso i paesi in crisi

"Per me si tratta di una nuova tendenza", spiega Jörg Krämer, capo economista di Commerzbank. I debiti verso il sistema Target di Italia e Spagna già in ottobre e novembre sono chiaramente scesi: per la banca spagnola da 400 a 366 miliardi di Euro, per la banca italiana da 281 a 247 miliardi di Euro. 

Ancora piu' importante è che il flusso di capitali privati in uscita dai paesi in crisi, dal terzo trimestre dello scroso anno sembra essersi prosciugato. In alcuni periodi i deflussi di capitale da Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna in 12 mesi avevano raggiunto il 20 % del rispettivo PIL. Queste uscite sono state finanziate con i prestiti forniti dai partner europei o con i crediti Target. Dopo l'estate, per la prima volta da inizio 2011, sono tornati gli afflussi di capitali privati, argomenta Kramer. 
Nel dicembre 2012 il saldo Target negativo di Banca d'Italia è cresciuto di 8,147 miliardi di € rispetto a novembre, passando a 255,102 miliardi di €.

La paura di una fine dell'Unione monetaria sembra essere diminuita

I segni di tali flussi di rientro sono stati segnalati anche dalla BCE. Il presidente Draghi, tra le altre cose, ha menzionato anche i depositi in crescita presso le banche italiane.

Il presidente della banca centrale in estate, per prevenire il rischio di una rottura della moneta unica, aveva annunciato l'acquisto illimitato  di titoli da parte della BCE a favore dei paesi Euro finanziariamente deboli. "Considero questa politica sbagliata, perchè imposta degli incentivi sbagliati", dice l'economista Kramer, che pero' deve ammettere: "tuttavia ha funzionato".

6 commenti:

  1. Ma non mi dire che Sinn ora perde uno degli argomenti più isterici per darsi ragione e legittimare le sue ossessioni monetariste e(e mercantiliste). Ma intanto l'ESM è entrato in funzione: proprio per salvataggi bancari e quindi tutelare i crediti target tedeschi.
    Solo che esistendo tedeschi intimamente democratici, e che credono nelle Costituzioni e nello jus cogens, l'ESM ha dato luogo a una bella denuncia alla Corte penale internazionale dell'Aja, a carico, tra l'altro, di Merkel-Schauble.
    http://orizzonte48.blogspot.it/2013/01/essi-vivono-they-live.html

    Ma Sinn non l'hanno menzionato e neppure Weidmann...per ora. Proprio vero che gli ideologi più pericolosi la fanno franca e pagano gli esecutori: che poi se la cavano dicendo "rispondevo a degli ordini"...Già visto?

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    1. Ma intanto l'ESM è entrato in funzione: proprio per salvataggi bancari e quindi tutelare i crediti target tedeschi.

      Che tempismo eh!
      Proprio vero che i tedeschi sono dei formidabili organizzatori: vedono, si preparano e ... si parano il popò.
      Ma almeno ci provano e non si affidano allo stellone.

      Forse solo i cinesi stanno alla pari o pure li superano.

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    2. Che poi è anche la tesi di Sinn: per i creditori del nord è meglio avere dei crediti verso gli stati europei del sud, che sono e saranno regolati, che non avere dei crediti verso un sistema non regolato (l'eurosistema). E sempre secondo S., questo è l'argomento che ha portato la politica tedesca ad assecondare la politica monetaria di Draghi. Siamo messi bene, insomma...

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  2. Dal Bollettino Bankitalia n° 71 gennaio 2012 http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2013/bolleco71
    "Sono molto migliorate le condizioni dei mercati finanziari, il cui deterioramento aveva finora rappresentato un ostacolo alla ripresa ciclica nell'area. I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi nei paesi maggiormente interessati dalle tensioni; gli afflussi di capitali verso alcune delle economie più colpite dalla crisi del debito sovrano sono ripresi. I saldi sul sistema dei pagamenti TARGET2, che riflettono gli squilibri nei flussi di capitali privati nei paesi dell'area, hanno mostrato segni di aggiustamento."

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    1. ma infatti, l'andamento di un singolo mese non ci dice molto, bisogna guardare il trend, che sembra essersi invertito. Ovviamente al prossimo scossone in arrivo da uno dei parlamenti del sud Europa il flusso di capitali tornerà ad arrestarsi e i crediti Target torneranno a crescere. Un altro giro di roulette per il casino europeo, nessuno fallirà tranquilli, è il duro lavoro del banchiere, baby....

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  3. significa che le banche tedesche/francesi stanno tornando ad investire in italia e spagna in titoli di debito pubblico o in prestiti a banche può essere un fattore positivo il problema è che non sono capitali nostri ma esteri che vanno remunerati e prima o poi restituiti

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