mercoledì 20 marzo 2019

Perché in Germania gli affitti crescono molto piu' in fretta delle retribuzioni

E' sicuramente vero che negli ultimi anni le retribuzioni tedesche sono cresciute, ma è altrettanto vero che il prezzo degli affitti è cresciuto molto piu' in fretta e si è mangiato una fetta crescente del reddito dei lavoratori. Quello che l'uomo della strada aveva intuito da tempo, cioè che il boom immobiliare e l'enorme afflusso di migranti hanno fatto arricchire i grandi proprietari di immobili, ora viene certificato dai dati ufficiali. Ne scrive Welt


I salari e gli stipendi in Germania stanno crescendo in fretta. Ma gli affitti per i nuovi contratti di locazione crescono ancora più in fretta. Questo è quanto emerge dall'analisi degli ultimi dati disponibili. 

Nelle grandi città molti hanno l’impressione che i costi per la casa stiano crescendo a dismisura. Soprattutto se vivono in affitto. Le statistiche ufficiali sul mercato immobiliare tedesco spesso mostrano solo una parte della verità, ad esempio, quando si tratta di individuare il costo effettivo per le famiglie.

Alla fine l'elemento decisivo è la percentuale di reddito che viene spesa per l'affitto. Un'analisi recente mostra che l'impressione di molti cittadini probabilmente non è sbagliata: il costo degli affitti per i nuovi contratti cresce molto più in fretta dei redditi. Addirittura ad una velocità quasi doppia.

Nel 2017 la crescita nominale dei redditi a livello nazionale rispetto all'anno precedente è stata del 2,5 %. Gli affitti per i nuovi contratti, al contrario, sono aumentati del 4,5% rispetto all’anno prima. Questo è quanto emerge da una risposta del governo federale ad una interrogazione del gruppo parlamentare dei Verdi.



Nel 2018 questa dinamica ha addirittura accelerato. Nel primo trimestre dello scorso anno l'indice dei salari nominali è aumentato del 2,7% rispetto al primo trimestre del 2017, mentre i nuovi canoni contrattuali sono aumentati in media di un buon 5,5%. Nel terzo trimestre, la crescita è stata del 3,6 % per gli stipendi e del 5,1 % per gli affitti.

I dati sui salari del quarto trimestre non sono ancora disponibili. La valutazione si basa sui prezzi degli affitti raccolti dal Bundesinstitut für Bau-, Stadt- und Raumforschung (BBSR), nonché sui tassi di variazione delle retribuzioni mensili lorde raccolti dall'Ufficio federale di statistica.



"Già da molto tempo ormai gli affitti in Germania corrono piu’ in fretta delle retribuzioni", afferma Chris Kühn, portavoce per la politica edilizia e abitativa del gruppo parlamentare dei Verdi. "Misure prive di senso come il Baukindergeld non risolveranno il problema", afferma Kühn. E chiede una migliore regolamentazione: "per mettere finalmente sotto controllo i prezzi degli affitti saliti ormai alle stelle, abbiamo bisogno di un Mietpreisbremse che funzioni".

Ma il confronto fra i dati nazionali relativi al costo degli affitti e l’andamento delle retribuzioni mostra solo una parte della storia. Perché soprattutto nelle metropoli, ma sempre di più anche nelle piccole città, gli affitti stanno aumentando molto più rapidamente della media nazionale. A Berlino, ad esempio, i proprietari hanno aumentato gli affitti per i nuovi contratti del 13% in soli dodici mesi. Lo mostrano i dati della piattaforma Immowelt.de. Nel secondo trimestre i salari nominali nella capitale sono aumentati solo dell'1,6 percento.

C'è una generale mancanza di nuove abitazioni, si dice ovunque - la colpa spesso viene data alla politica e all'amministrazione pubblica. In realtà continua a crescere il monte dei permessi edilizi inutilizzati. Ciò potrebbe essere dovuto anche al livello estremo di utilizzazione delle capacità dell'industria delle costruzioni.


La scorsa settimana, Felix Pakleppa, presidente dell'Associazione nazionale dei costruttori ha riconosciuto che l'obiettivo di 400.000 nuove case all'anno indicato dal governo federale non è realizzabile. "Pensiamo che 320.000 case possa essere un obiettivo realistico", ha detto. "Ci aspettiamo di avere una forte domanda di nuovi alloggi ancora per due o tre anni. Dopodiché la domanda tornerà a scendere.

Una dichiarazione supportata da una recente ricerca di mercato di DB Research. "L'elasticità dell'offerta rimane bassa, motivo per cui il ciclo nazionale dovrebbe durare almeno fino al 2022", si dice. I prezzi per l’acquisto di un appartamento quest’anno tuttavia, cresceranno di circa l’8%.
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