Visualizzazione post con etichetta Tafel. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tafel. Mostra tutti i post

domenica 22 settembre 2024

Perché le "Tafeln" stanno raggiungendo i loro limiti

Una persona bisognosa tiene in mano una tessera della Frankfurter Tafel per ricevere alimenti donati. Guerra e inflazione stanno portando le “Tafeln” a un numero di persone senza precedenti. Allo stesso tempo, il commercio e l’industria stanno donando meno cibo.

Donare cibo invece di buttarlo: questo è il principio con cui le “Tafeln” in Germania forniscono alimenti ai bisognosi da 30 anni. Il numero di persone che ne fanno uso sta crescendo rapidamente, ma le donazioni stanno diminuendo. Un paradosso che, in realtà, ha una spiegazione positiva. Ne scrive deutschlandfunkkultur.de

reddito di cittadinanza germania

Storia delle “Tafeln”

Il 21 febbraio 1993, Sabine Werth fondò a Berlino la prima Tafel. Quello che iniziò come un supporto per persone senza tetto è diventato nel tempo una vasta rete di “Tafeln” che supportano attualmente due milioni di bisognosi. Tra i principali fruitori ci sono lavoratori a basso reddito e rifugiati. Tuttavia, i volontari stanno affrontando sfide crescenti nel loro lavoro.

Cos’è la Tafel Deutschland?

La Tafel Deutschland è un’organizzazione di aiuto senza scopo di lucro. Oggi, più di 960 “Tafeln” operano in tutto il paese, supportate da circa 60.000 volontari. Queste organizzazioni distribuiscono alimenti ancora commestibili, ma non più vendibili, a persone in povertà. Il costo per i beneficiari è simbolico: ad esempio, alla Tafel di Bamberga, si paga solo 2,50 euro per la spesa.

Chi è idoneo ad andare alla Tafel?

Un “Tafel-Ausweis” viene rilasciato solo a persone bisognose, inclusi coloro che ricevono la “Grundsicherung” (reddito di cittadinanza) o che devono integrare una pensione bassa. Nel 2021, circa 6,6 milioni di persone in Germania hanno ricevuto prestazioni di assistenza sociale minima. Tuttavia, non tutte queste persone utilizzano le “Tafeln”. Nel 2022, hanno servito due milioni di persone, un numero record.

povertà fra gli anziani in germania

Perché così tante persone si rivolgono alle Tafeln?

La fuga di massa dall’Ucraina e l’aumento dei prezzi alimentari ed energetici hanno spinto sempre più persone a cercare aiuto. Molti cittadini tedeschi si sono trovati in difficoltà economica e non avrebbero mai pensato di dover ricorrere a una Tafel. Sabine Werth ha osservato un raddoppio dei beneficiari nella sua organizzazione a Berlino dall’inizio della guerra in Ucraina.

Perché a volte il cibo scarseggia alle Tafeln?

Le code davanti ai punti di distribuzione stanno crescendo, mentre le donazioni stanno diminuendo. Secondo Tafel Deutschland, le donazioni dall’industria sono calate di circa l’1%, e le aziende stanno imparando a ridurre lo spreco alimentare, il che porta a una minore disponibilità di cibo da distribuire.

pensioni in germania

Le Tafeln stanno assumendo un compito statale?

Con l’espansione del loro servizio, le “Tafeln” hanno colmato i vuoti lasciati dallo Stato sociale, soprattutto dopo le riforme Hartz tra il 2004 e il 2006, che hanno ridotto l’assistenza ai disoccupati.

Lo Stato dovrebbe finanziare le Tafeln?

Le “Tafeln” accettano donazioni di cibo, denaro e tempo, ma rifiutano finanziamenti statali per mantenere la loro indipendenza. Sabine Werth sottolinea che chi fornisce fondi ha anche il controllo sull’operato dell’organizzazione.

In un momento in cui le sfide sociali e economiche aumentano, le “Tafeln” si trovano ad affrontare un paradosso: più persone bisognose, ma meno risorse per aiutarle.

martedì 12 settembre 2023

Prosegue il boom delle Tafel in Germania: sempre piu' bisognosi, sempre meno cibo da distribuire

 Cresce il numero di persone in difficoltà obbligate a rivolgersi alle Tafel in Germania per mettere insieme il pranzo con la cena. I banchi alimentari però hanno sempre meno cibo da distribuire e sono costretti a bloccare le nuove iscrizioni. Ne scrive il Tagesschau



Più di 960 banchi alimentari sostengono due milioni di persone bisognose in tutta la Germania. Le persone in difficoltà sono in aumento. Allo stesso tempo, però c'è meno personale e meno cibo. In molti luoghi, lo stop alle nuove registrazioni non è più un'eccezione.

Combattere lo spreco di cibo: è per questo che sono stati fondati i primi banchi alimentari in Germania. All'inizio, chiunque poteva ritirare il cibo raccolto presso i punti di distribuzione, ma la situazione è cambiata con le riforme Hartz all'inizio degli anni 2000. 

A causa dell'aumento del bisogno sociale, la distribuzione di cibo è stata limitata solo ai piu' bisognosi. Da quel momento in poi sono stati fondati sempre più banchi alimentari. Oggi i banchi alimentari hanno un carattere più assistenziale. 

25 anni fa, Uwe Bußmann ha co-fondato il banco alimentare di Saarbrücken pensando alla protezione dell'ambiente. Per oltre dieci anni, il 74enne ne è stato il primo presidente. 

Le risorse scarseggiano

La Saarbrücken Tafel da sola rifornisce un totale di circa 900 famiglie. La maggior parte di coloro che arrivano qui sono rifugiati dall'Ucraina e dal Medio Oriente, beneficiari del reddito di cittadinanza, anziani in condizioni di povertà e lavoratori a basso reddito. 

Altre 200 famiglie sono ancora in lista d'attesa, perché da maggio la Tafel ha dovuto nuovamente imporre un blocco delle nuove ammissioni - fino alla fine dell'anno. "Il bisogno è superiore a quello che possiamo soddisfare", afferma Bußmann. Sempre meno soccorritori devono rifornire sempre più persone bisognose con sempre meno cibo. Al momento, l'unico modo per entrare è che un'altra famiglia liberi il suo spazio - ad esempio, se qualcuno si trasferisce, muore o dichiara di non avere più bisogno.

Negli ultimi 25 anni è successo poco nel settore sociale, dice Bußmann. I politici sono troppo preoccupati per se stessi e non ci aiutano, critica l'ex presidente di Tafel. "I poveri non riescono più a provvedere a se stessi in modo sufficiente e non ricevono abbastanza risorse". Il fatto che i banchi alimentari esistano è un fallimento della politica, afferma, aggiungendo che anche la mentalità di coloro che vengono assistiti è cambiata. Mentre gli anziani, in particolare, si vergognano di dipendere dai banchi alimentari perché le loro pensioni sono troppo basse, il concetto della distribuzione di cibo sta diventando sempre più ovvio per le generazioni più giovani - ed è associato a una sorta di atteggiamento esigente. "Molti pensano di averne diritto", dice Bußmann.

Volontari sovraccarichi

Da quando esiste la Tafel di Saarbrücken, il 74enne ha sempre sperato che a un certo punto non sarebbe più stato necessario. Come per la prima Tafel di Berlino, che all'inizio voleva combattere lo spreco di cibo. A livello nazionale, la situazione dei banchi alimentari è altrettanto tesa. La pandemia è stata molto onerosa per tutti, afferma Andreas Steppuhn, presidente di Tafel Germania. 

L'alto costo della vita e l'inflazione sin dall'inizio della guerra in Ucraina hanno fatto sì che le Tafel servissero più persone che mai: più di una Tafel su tre in Germania dice di aver introdotto dei blocchi all'ingresso. Più della metà sta distribuendo meno cibo ai singoli clienti. A ciò si aggiunge l'elevato carico di lavoro per i volontari. Oltre allo sforzo fisico, come il trasporto di un numero sempre maggiore di scatole, il lavoro si sta facendo sentire anche a livello psicologico.

"Respingere le persone bisognose non è facile per nessuno", spiega il presidente dell'associazione. Steppuhn vede anche un fallimento nell'amministrazione e nella politica: "Non è giusto che gli uffici pubblici ora indirizzino le persone colpite dalla povertà ai banchi alimentari". Steppuhn accoglie con favore misure come l'aumento del reddito di cittadinanza a 563 euro e il previsto assegno di base per i figli. Ma non sono sufficienti per tenere sotto controllo la povertà in Germania nel lungo periodo.


Leggi gli altri articoli sulle Tafel in Germania -->>


mercoledì 19 ottobre 2022

Situazione difficile per le Tafel tedesche a causa dei troppi utenti

A causa dell'inflazione e dell'economia di guerra un numero sempre piu' elevato di persone bisognose si rivolga alle Tafel tedesche (banchi alimentari): ormai si parla di oltre 2 milioni di utenti, non ci sono solo profughi ed emarginati ma anche molte persone con un lavoro. Ne scrive Die Welt


Secondo una recende indagine, in Germania più di un milione di persone è costretta a rifornirsi di generi alimentari presso le Tafel. L'Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW) nei giorni scorsi ha indicato un numero di utenti pari a circa 1,1 milioni, facendo però riferimento a un'indagine del 2020.

I banchi alimentari stessi, tuttavia, ipotizzano numeri significativamente più alti. "La situazione è estremamente tesa in tutte le Tafel", ha dichiarato una portavoce dell'organizzazione nazionale Tafel Deutschland. L'organizzazione infatti ritiene di avere ormai ben più di due milioni di utenti, un numero mai visto prima. Sullo sfondo ci sono la guerra in Ucraina e l'aumento dei prezzi. "Arrivano anche molte persone con un lavoro".

I circa 960 banchi alimentari presenti sul territorio nazionale distribuiscono ai bisognosi alimenti che non possono più essere messi in commercio. Le associazioni locali hanno ripetutamente lanciato l'allarme: i rifornimenti stanno diventando difficili perché i negozi di alimentari sprecano meno cibo che altrimenti sarebbe andato alle Tafel. Ne sono un esempio le offerte di "cibo in scadenza" sugli scaffali dei negozi. Di recente si è discusso anche di acquisti provenienti da donazioni per sostenere i piu' bisognosi.

Il DIW ha chiesto ai partecipanti alla serie di indagini del Socio-Economic Panel 2020 se qualcuno della loro famiglia nell'anno precedente si fosse rivolto a un banco alimentare. Sono arrivati cosi' a stimare poco meno di 1,1 milioni di persone che hanno usufruito dei servizi.

"Naturalmente, l'attuale situazione di alta inflazione sta avendo un impatto anche sugli utenti dei banchi alimentari", ha spiegato Markus Grabka, ricercatore del DIW, a proposito della situazione attuale. I costi elevati per l'energia portano anche persone con un reddito non proprio basso ad accedere alle strutture. Ci sono inoltre molti rifugiati arrivati dall'Ucraina.



Il mito del disoccupato pigro

Secondo le Tafel dall'inizio dell'anno a livello nazionale il numero di visitatori è aumentato di circa la metà. A Berlino, dove sono arrivati molti rifugiati ucraini, il numero è ancora più alto. All'inizio dell'anno, circa 40.000 persone al mese si rivolgeva ad uno dei 47 banchi alimentari di Berlino, mentre ora sono ben più di 70.000, come ha dichiarato la direttrice Antje Trölsch. Molti di questi sono fuggiti dalla guerra in Ucraina. Ci sono poi molti tedeschi che non riescono più a far fronte al forte aumento dei prezzi. "Anche le persone che in qualche modo prima ce la facevano, ora vengono da noi".

Tre quarti delle persone che hanno utilizzato le Tafel nel 2019 vivevano con un'assistenza sociale di base (Hartz IV), ha rilevato il DIW. Molti erano a rischio povertà e avevano problemi di salute. Anche i genitori single e le coppie con figli ricorrono sempre piu' spesso alle Tafel. Un quarto delle persone che beneficiano dei banchi alimentari sono bambini.

"Ogni settimana dobbiamo mandare a casa delle persone"

Secondo il DIW, gli utenti dei banchi alimentari spendono circa 210 euro al mese pro capite per l'alimentazione - 30 euro in meno rispetto a chi non ne usufruisce. In termini di reddito netto, invece, è  quasi il doppio. I ricercatori concludono che i banchi alimentari vengono utilizzati principalmente per compensare un reddito insufficiente.

La sofferenza invisibile dei pensionati vicini alla soglia di povertà

A causa dell'aumento dei prezzi, per un numero sempre maggiore di persone il reddito disponibile è diventato insufficiente, dicono dalle Tafel. "Mandiamo a casa persone ogni settimana", ha riferito recentemente la struttura di Potsdam, considerando l'aumento delle richieste. Secondo l'organizzazione nazionale, infatti, in Germania un banco alimentare su tre entro la fine dell'estate ha smesso di accogliere persone nuove per mancanza di cibo o di personale.

Finora Berlino è riuscita a impedire il blocco delle Tafel. Sono stati aperti invece nuovi punti di distribuzione dove i bisognosi possono ritirare i sacchetti del cibo.

Servono tuttavia dei volontari. "Siamo sempre alla ricerca di persone che ci supportino: che guidino per fare le consegne, che preparino le borse e che le distribuiscano", ha detto Trölsch.

Secondo il ricercatore del DIW Jürgen Schupp, i banchi alimentari non possono sostituire la lotta dello Stato contro la povertà. "Il fatto che le famiglie in particolare debbano ricorrere ai banchi alimentari non mette in buona luce le condizioni di sicurezza sociale per i bambini", ha detto Schupp. "La Ampel Koalition dovrà far decollare in maniera rapida lo schema di base degli assegni familiari".



giovedì 26 settembre 2019

Boom delle Tafel fra i pensionati

Le Tafel sono associazioni di volontariato che distribuiscono ai bisognosi i generi alimentari ricevuti in dono dai supermercati o dalle aziende, in pratica un indicatore affidabile del livello di povertà nella società tedesca. Anche in questi anni di boom economico le Tafel hanno continuanto a registrare afflussi da record, soprattutto fra i pensionati. Ne scrive Die Welt





Il numero delle persone costrette a fare ricorso all’assistenza delle Tafel nell’ultimo anno è aumentato del 10%. Attualmente ci sono 1,65 milioni di persone che dipendono dalle donazioni di cibo. Particolarmente significativo è stato l'aumento fra i pensionati. 



Il numero di utenti delle Tafel nell’ultimo anno è aumentato del 10% salendo a circa 1,65 milioni. Soprattutto fra gli anziani, l'aumento del 20 % rispetto allo scorso anno è stato "drammatico", commenta da Berlino l'Associazione delle Tafel tedesche. L’associazione mette in guardia da un ulteriore aggravamento del problema e chiede contromisure drastiche. 



"Questo sviluppo è allarmante: nei prossimi anni il tema della povertà fra gli anziani ci travolgerà con forza, come accade oggi con il cambiamento climatico", ha dichiarato il capo dell'associazione Jochen Brühl durante il recente bilancio annuale. Per combattere la povertà sono pertanto necessarie "riforme di vasta portata" e "obiettivi interministeriali vincolanti ". 


Una pensione troppo bassa, dopo quello di una disoccupazione di lunga durata, è il secondo motivo più comune che spinge le persone a chedere aiuto alle Tafel, afferma Bruhl. Ma ad essere "completamente inaccettabile” è anche il “numero crescente di utenti fra i bambini e gli adoloscenti". Ci sono quasi 50.000 giovani in più che dipendono dal sostegno alimentare delle Tafel, con una crescita del 10%. 

Complessivamente, la percentuale di bambini e adolescenti fra gli utenti delle Tafel è del 30%. In Germania i bambini vengono "sistematicamente" trascurati, il sistema educativo tedesco è uno dei "più impermeabili" fra quelli dei paesi OCSE. 

C'è stata una riduzione tra i rifugiati 

Con gli attuali 500.000 fra bambini e adolescenti bisognosi costretti a fare ricorso alle Tafel, stiamo coltivando la "povertà fra gli anziani di domani". E’ sempre più chiaro che anche la povertà viene ereditata, afferma Brühl. Sarebbe pericoloso per la società se una parte delle diverse generazioni dovesse considerarsi esclusa e abbandonata. Al contrario, nell’ultimo anno i rifugiati sono scesi al 20 % del totale. 

Brühl è molto critico in quanto questo sviluppo, prevedibile da almeno dieci anni, le Tafel lo sottolineano da anni - senza tuttavia aver suscitato una reazione nella politica. "Il tema della povertà ha bisogno di proposte orientate ad una soluzione concreta e deve essere posto in cima all'agenda politica", chiede il capo del Tafel. "Noi delle Tafel siamo una specie di sismografo della società", ha detto Brühl parlando di uno "sviluppo allarmante". 

A livello nazionale, attualmente ci sono 947 Tafel con 60.000 collaboratori. Il 90 pe cento è composto da volontari. "20,4 milioni di ore all'anno di volontariato", ha dichiarato Brühl. Se dovessimo pagare un salario minimo, equivarrebbe a un controvalore di 180 milioni di euro. La maggior parte dei volontari sono donne (61 %) e anziani (63 %). Il 20 % sono bisognosi o ex-bisognosi. Solo il 6 % dei volontari ha meno di 30 anni.
-->

lunedì 12 marzo 2018

"Non ci facciamo rimproverare da Merkel"

Le Tafel sono associazioni di volontariato che distribuiscono le eccedenze alimentari ai piu' bisognosi. Oggi in Germania ci sono circa 1.5 milioni di persone che per tirare avanti devono fare affidamento sugli alimenti distribuiti gratuitamente dalle Tafel. Dopo la famosa vicenda della Tafel di Essen, qualche giorno fa sulla Osnabrücker Zeitung è uscita un'intervista molto interessante al presidente delle Tafel tedesche, Jochen Brühl, che non le manda a dire. Dalla Osnabrücker Zeitung


OZ: signor Brühl, il blocco per gli stranieri introdotto dalla Tafel di Essen ha causato discussioni. Cosa pensa di questo dibattito?

Jochen Brühl: mi fa arrabbiare che lo scandalo per un piccolo fatto locale possa offuscare il vero scandalo: la Germania ha un enorme problema di povertà. Dovremmo parlarne. Qui pero' evidentemente non si tratta di trovare delle soluzioni. Soffiare sul fuoco dello scandalo apparentemente per molti è piu' importante che adoperarsi per il cambiamento. Questo mi infastidisce. 

OZ: qual'è lo scandalo?

Jochen Brühl: il caso della Tafel di Essen non è il vero scandalo. E' solo uno dei tanti fattori scatenanti. La vera domanda piuttosto è: come è possibile che pensionati, genitori single oppure rifugiati dipendano dalle Tafeln? Il vero scandalo è che noi ci siamo da 25 anni e che al momento aiutiamo 1.5 milioni di bisognosi con 250.000 tonnellate di eccedenze alimentarli, e soprattutto che in un paese cosi' ricco ci siano persone a cui manca l'essenziale.

OZ: che cosa vorrebbe dire alle persone che condannano la decisione della Tafel di Essen?

Jochen Brühl: prima di accusare qualcuno, dovreste farvi un'idea del lavoro e delle condizioni locali. Le generalizzazioni e le esternazioni talvolta offensive sono rivelatrici. In questo modo vi state mettendo da soli sul banco degli imputati. Negli ultimi 15 anni evidentemente non avete capito qual'era il vero problema. La discussione attuale evidenzia il modo in cui viene affrontato il tema della povertà e questo non ci fa fare passi avanti.

OZ: dov'è il problema?

Jochen Brühl: non è possibile che i pensionati dopo decenni di vita lavorativa abbiano una pensione cosi' esigua. Abbiamo un enorme settore a basso salario i cui stipendi non bastano per la sussistenza. Abbiamo un sussidio di base insufficiente. Abbiamo una politica per l'immigrazione inadeguata. Hartz IV non è mai stato migliorato. Il basso numero di disoccupati e i miliardi di avanzo nel bilancio pubblico non significano che in Germania non ci sia la povertà. Ci sono una serie di aberrazioni sociali e socio-politiche. Dobbiamo trovare delle soluzioni sostenibili.

OZ: come dovrebbero essere?

Jochen Brühl: il populismo indignato non ci porta da nessuna parte. Non si tratta di dividere fra tedeschi e stranieri, si tratta sempre di persone in stato di bisogno. Deve essere avviato un dibattito onesto sul tema della povertà e dell'integrazione. Le Tafel devono essere parte di questo dibattito: sia nelle politiche occupazionali, che in quelle sociali o dei rifugiati. Abbiamo urgentemente bisogno di un quadro politico migliore affinché qualcosa possa finalmente cambiare.

OZ: cosa chiede alla politica?

Jochen Brühl: prendetevi cura di tutti coloro che soffrono. Rimettete le persone al centro. Smettetela di scandalizzarvi. Prendetevi cura di coloro che fanno volontariato. Cercate di sostenerli. Smettetela di rimproverarli. Chiedetevi qual'è la vostra responsabilità in cio' che sta accadendo. E' il quadro politico che deve essere migliorato e questo non è compito delle Tafel. E' un compito dello stato.

OZ: le Tafel vivono di volontariato. Quanto è difficile trovare volontari per fare questo lavoro oggi?

Jochen Brühl: abbiamo oltre 60.000 persone che si impegnano in oltre 937 Tafel. Sono persone che contribuiscono a migliorare il mondo. Ma non è abbastanza. Stiamo disperatamente cercando dei volontari.

OZ: quali sono i problemi?

Jochen Brühl: attualmente si parla di aumentare ulteriormente l'età pensionabile. Ma qualcuno si è mai chiesto che cosa potrebbe significare per il volontariato se le persone non possono piu' fare volontariato a 65 anni e devono lavorare fino a 70 anni? Il volontariato è un importante pilastro della società, che pero' rischia di rompersi.