Mentre la guerra in Ucraina continua a dominare le notizie, è importante chiedersi cosa succederà una volta finito il conflitto. Il periodo post-bellico potrebbe essere difficile per l’Ucraina quanto la guerra stessa, con il rischio che l’economia del paese crolli sotto il peso dei debiti accumulati e degli accordi con gli investitori internazionali. Ne scrive Julien Niemann su Makroskop.eu
I Debiti Post-Bellici: Un Peso Insostenibile?
L’amicizia finisce quando si parla di soldi, e l’Ucraina ne è un chiaro esempio. Sebbene la solidarietà internazionale verso l’Ucraina sia forte, gli investitori hanno concesso al paese enormi prestiti che ora devono essere rimborsati. Il rischio è che la “ricostruzione” economica post-bellica possa diventare un processo altrettanto distruttivo quanto il conflitto stesso.
A giugno 2024, l’Ucraina ha chiesto un rinvio del rimborso dei prestiti concessi dal 2022 e una riduzione del debito del 60%. Gli investitori, tra cui BlackRock, hanno rifiutato, acconsentendo a una riduzione di appena il 20%. Dopo lunghe negoziazioni, l’accordo raggiunto prevede una riduzione del debito del 37%, ma con tassi d’interesse che riducono effettivamente questa cifra al 25%. Questo accordo non risolve il problema, ma lo posticipa solamente, e l’Ucraina continuerà a dipendere dai prestiti per finanziare la guerra e la ricostruzione.
Le Conseguenze dei Prestiti Internazionali
L’Ucraina ha ottenuto un pacchetto di aiuti di 15,6 miliardi di euro dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) nel marzo 2023, ma con delle condizioni stringenti. Entro il 2033, l’Ucraina deve ridurre il suo rapporto debito/PIL al 60%. Questo significa tagli annuali di circa 6,8 miliardi di euro dal PIL ucraino, una cifra che rappresenta una sfida immensa per un paese già devastato dalla guerra.
Per soddisfare queste richieste, l’Ucraina sarà costretta a privatizzare le imprese pubbliche e a ridurre drasticamente le spese nei settori sociali, sanitari ed educativi. Questo tipo di “terapia d’urto” rischia di compromettere gravemente la ricostruzione del paese e la transizione verso una democrazia funzionante.
L’Adesione all’Unione Europea: Una Promessa Vuota?
L’adesione dell’Ucraina all’UE è vista come un segno di solidarietà, ma i requisiti economici e politici dell’Unione potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Le imprese ucraine dovrebbero competere con quelle francesi e tedesche in un mercato unico, ma con vincoli molto più rigidi. Inoltre, l’Ucraina sarebbe costretta a rinunciare alla sovranità monetaria, rendendo difficile adottare misure che favoriscano l’economia nazionale.
La “svalutazione interna”, che prevede massicci tagli salariali per mantenere competitiva l’economia, rischia di spingere molti ucraini al limite della sussistenza. L’integrazione nel mercato unico europeo potrebbe soffocare l’economia ucraina e causare una fuga di cervelli, con i lavoratori qualificati che lasciano il paese per cercare migliori opportunità altrove.
Conclusione: Una Lezione Non Imparata dall’UE?
Il futuro economico dell’Ucraina appare incerto e potenzialmente disastroso. L’esperienza della Grecia durante la crisi dell’euro ci offre un precedente inquietante: austerità, povertà e un sistema economico distrutto. L’Unione Europea sembra non aver imparato dagli errori passati, e l’Ucraina potrebbe affrontare un destino simile se non si trovano soluzioni sostenibili e realistiche per il suo debito e la sua ricostruzione.