giovedì 21 giugno 2012

A pagare sono sempre gli stessi


Focus.de, settimanale popolare non lontano dai livelli di Bild Zeitung, ci ricorda che anche la Germania non è immune dagli estremismi. Un commento di Uli Doench
I tedeschi dovrebbero risolvere la crisi - e salvare finanziariamente i vicini. Lo stanno chiedendo tutti. Ma attenzione: chi ci isola e ci vuole spremere, rischia l'estremismo politico - non solo in Germania ma in tutta Europa. 

Un miliardo qui, un miliardo là. Ed è già stato messo insieme un nuovo pacchetto di salvataggio. Ma questo funziona fino a quando non ci ricordiamo: oh - si tratta di denaro vero. E dovremo pagare sul serio alla fine! Per i nostri amici di breve periodo, ma anche per quelli che se ne vanno e lasciano il conto da pagare.

Anche al vertice G20 metà del mondo era d'accordo: la Germania deve fare di piu' per la soluzione della crisi Euro. Sì, assumere perfino il ruolo di leader. Ci dicono "leader", ma in realta vogliono dire "risorsa finanziaria". Noi tedeschi con la nostra forza economica dovremmo liberare tutta l'europa dalla palude del debito...

Tentativi di esproprio malcelati

Ma questo noi non lo vogliamo. Perchè non ce lo possiamo permettere. Non con gli Euro-bond, non con l'unione bancaria - e nemmeno con un governo dell'economia condiviso. O come si chiamano tutti questi eleganti tentativi di esproprio. Nel frattempo lo ha riconosciuto anche Angela Merkel: ha avvertito i fanatici globali dei salvataggi che la forza della Germania non è infinita. Tutte le soluzioni della crisi sarebbero inutili, se il piu' grande donatore di denaro, la Germania, fosse schiacciata dalle eccessive richieste.

Quanto sia corretta l'affermazione della cancelliera, lo mostra l'acuta analisi del commentatore britannico Gideon Rachmann sul "Financial Times": "Stiamo isolando la Germania e la stiamo caricando di richieste eccessive, a nostro rischio". Critica apertamente l'atteggiamento degli Stati Uniti e della Gran Bretagna che assegnano alla germania il ruolo di cattivo nel dramma europeo, sostenendo che i tedeschi con la loro mancanza di azione metterebbero a rischio l'intera economia mondiale.

Lo scenario peggiore: una radicalizzazione politica

Rachman avverte con forza gli americani e i britannici: facendo troppa pressione sulla Germania con continue richieste di denaro, l'intero paese potrebbe radicalizzarsi. C'è il pericolo che - dopo le elezioni in Francia, Olanda e Grecia - anche i tedeschi possano rivolgersi massicciamente verso gli estremismi di destra e sinistra: la onorevole pretesa di evitare il ritorno ad una situazione come quella degli anni '30, potrebbe avere proprio questo effetto. 

Proprio perchè i tedeschi hanno il legittmo diritto di sentirsi ingannati quando si parla di Euro, il rischio di una radicalizzazione politica sarebbe molto forte: avevamo promesso alla Germania di non dover essere responsabile per i paesi Euro in difficoltà (No bail-out) - ma tuttavia il paese è stato portato a dover garantire 671 miliardi per il resto d'Europa.

Rachmann è indignato - al nostro posto - che gli altri paesi, nonostante tutti gli impegni già assunti, accusino la Germania di non fare abbastanza. Chiude la sua analisi con una verità storica amara: "E' un corso politico molto pericoloso quello di sminuire la Germania e isolarla - e allo stesso tempo costringerla a dover essere responsabile finanziaramente per tutta l'Eurozona".

3 commenti:

  1. la bild e focus sono giornalacci ma hanno l'impagabile pregio di fornire lo stato della pancia della germania.

    sono d'accordo che isolare e continuare a demonizzare la germania sia un errore.
    allo stesso tempo non ci si rende conto che la germania NON PUO' assumere la leadership di niente, per questioni storiche e culturali.
    la germania puo' assumere la leadership solo per quanto riguarda il processo di integrazione europeo e gia' qui ho i miei dubbi sulla riuscita dell'impresa.
    ammettiamolo: la germania suscita ancora forti sospetti, per il momento sono totalmente ingiustificati, ma l'isolamento e la pressione psicologica possono renderli concret. purtroppo.

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    1. lo ammetto, ho un debole per il trash e la stampa popolare ;)

      Ma Bild resta il quotidiano piu' venduto in Germania, e probabilmente il piu' venduto in Europa. E' il quotidiano che piu' di ogni altro forma l'opinione pubblica. Chi vuol capire qualcosa sulla Germania, deve lasciare da parte la FAZ e Die Zeit, e leggere la Bild.

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    2. Decisamente. Infatti e' stata coniata l'espressione "Die Bild Regierung" (il governo della Bild).
      Anche a me piace la stampa trash, a monaco ci sono TZ e abendzeitung che sono persino peggio della bild (!), solo mi inquieta che sia il giornale piu' venduto...

      breaking news! Ho trovato gratis una copia della bild nella cassetta delle lettere, lo hanno fatto per festeggiare i 60 anni dalla nascita, hanno distribuito 41 milioni di copie, o almeno cosi' dicono. mah.

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