lunedì 11 marzo 2013

Dai poveri ai ricchi, da chi rispetta le regole a chi le infrange


Secondo Holger Steltzner, condirettore di FAZ, i salvataggi Euro vanno nella direzione sbagliata. Lo mostrano i dati sulla  distribuzione dei patrimoni nei paesi europei. Dati che invece la BCE vorrebbe tenere nascosti, almeno fino al prossimo salvataggio. Da FAZ.net 
Distribuzione dei patrimoni privati in Europa in migliaia di Euro per ogni abitante adulto. Valori medi (rosso) e mediana (blu). Il coefficiente di Gini a destra indica le diseguaglianze. Fonte: Credit Suisse

I dati della BCE sui patrimoni privati mostreranno quello che molti già sanno benissimo: nella crisi Euro la redistribuzione non è dai ricchi ai poveri, ma da chi rispetta le regole a chi le infrange.

Perché la BCE vuole pubblicare i risultati del suo studio sulla distribuzione della ricchezza in Europa solo dopo la decisione sugli aiuti a Cipro? A quanto pare la BCE teme le proteste nei paesi donatori; se perfino le cifre ufficiali della BCE dovessero mostrare che i presunti ricchi tedeschi, austriaci, olandesi o finlandesi non devono tirare fuori i loro soldi per salvare i poveri ciprioti. E cosa dovrebbero pensare i poveri slovacchi o estoni, che già da tempo stanno pagando per i ben piu' ricchi debitori europei come ad esempio gli spagnoli, i greci, i portoghesi e gli irlandesi? I dati sulla distribuzione dei patrimoni della BCE mostreranno quello che molti già sanno, ma che gli Eurosalvatori preferiscono tacere: nella crisi Euro la redistribuzione non è dai ricchi ai poveri, ma da chi rispetta le regole a chi non lo fa.

La BCE aspetta a diffondere i dati anche perché essa stessa è diventata un attore politico. Idealmente vorrebbe pubblicare i dati sulla distribuzione dei patrimoni solo se accompagnati da istruzioni politicamente corrette per la loro interpretazione. E cio' danneggia la sua credibilità. Anche perché a differenza del governo tedesco e del FMI, non vorrebbe far partecipare i creditori delle banche cipriote al pacchetto di aiuti per Cipro. In questo modo la BCE conferma la percezione generale, secondo cui le banche e gli investitori vengono salvati - a spese dei contribuenti nei paesi donatori.

Le differenze sono maggiori proprio nei paesi in cui i sistemi sociali sono piu' forti

Se la BCE fosse neutrale, potrebbe semplicemente riportare la distribuzione dei patrimoni in Europa cosi' come si presenta. Secondo i dati di Credit Suisse, i lussemburghesi, i francesi, i belgi, gli italiani e gli austriaci sono in media piu' ricchi dei tedeschi, con un vantaggio sorprendentemente ampio dei francesi e uno prevedibile dei lussemburghesi. Particolarmente interessante è il fatto che in Francia, Germania e Olanda la ricchezza è distribuita in maniera ineguale; proprio nei paesi in cui i sistemi sociali sono cosi' ben sviluppati.

In Francia negli ultimi anni i salari sono cresciuti con forza, e lo stato ha ancora un ruolo molto importante nell'economia; entrambi i fattori sono decisivi nella mancanza di competitività dell'economia francese. Inoltre in Francia la quota di case di proprietà è sensibilmente piu' alta, mentre le tasse sui beni immobili e sui patrimoni sono elevate. Misure che i rosso-verdi vorrebbero introdurre anche nel nostro paese. Tuttavia le ineguaglianze nella distribuzione dei patrimoni restano le stesse della fredda e neoliberale, ma  economicamente forte Germania.

8 commenti:

  1. Ecco l'ennesimo articolo contro il benessere del popolo. ma come fanno a non capire che questa è roba puramente reazionaria? io mi chiedo come facciano i tedeschi a...boh. non capisco.

    riport anche qui una mia obiezione fatta su un altro articolo che però ormai è vecchio, quindi forse meglio ripeterla qui:

    "scusate io continuo a leggere rapporti sulla povertà in germania che vanno sempre peggio. sono inventati? no perchè se mi dite che in germania tutto sommato si sta ancora bene e poi escono rapporti del genere...io leggo di 8 milioni di impiegati per bassi salari e 12 milioni a rischio povertà..."

    delle due l'una. o in germania si sta ancora bene oppure i numeri di sopra sono veri. le due cose non penso possano coesistere.

    dunque: i tedeschi davvero non si indignano nel leggere roba come questa? non si sentono depredati da uno stato che è il più ricco d'europa? invece che chiedere condizioni di vita migliore per loro chiedono impoverimento altrui?

    io boh...non ho parole.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. eh ma non so il tedesco :| so che è una grossa pecca, "la lingua del padrone va imparata" :-D

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. ancora una volta i tedeschi pensano che altri popoli si stiano arricchendo a loro spese. Lo pensavano anche degli ebrei nel 1933....

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  5. grazie per l'interessantissima traduzione.
    l'analisi del giornalista tedesco potrebbe essere corretta o meno. Comunque avrebbe fatto bene ad inserire il valore cosìdetto "modale" ovvero la "moda".
    Non sono un matematico-statistico, ma a chi si permette di pubblicare delle statistiche non dovrebbe sfuggire che vanno analizzati sempre insieme tre valori: "moda", "mediana" e "media".
    e magrari una occhiatina alla completa campana della distribuzione non farebbe male.
    Antonio MASSIMO
    http://antoniomassimo.blogspot.it/

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    1. didascalia corretta, grazie per la segnalazione.

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    2. La Mediana è il segmento di colore blu all'interno del segmento rosso ed il coefficiente di Gini (colonna a destra) è l'indice di concentrazione per misurare la diseguaglianza nella distribuzione del reddito o anche della ricchezza, più alto è l'indice più c'è disuguaglianza.

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