Frank Wiebe, redattore di Handelsblatt, propone una riflessione sugli scenari di uscita dall'Euro: la sola possibilità è che i latini spingano i germanici fuori dalla moneta unica. da HandelsBlog
Nonostante il caos politico in Italia i mercati non sembrano essere molto preoccupati da una rottura della zona Euro. Anche io credo che le possibilità che cio' accada siano piuttosto basse. Tuttavia a volte mi chiedo: quale potrebbe essere uno scenario realistico di uscita?
E' prima di tutto una questione politica. E da un punto di vista politico, io credo, ci sia solo uno scenario realistico: gli altri Euro-stati spingono la Germania fuori dall'Euro.
Diamo un'occhiata alle diverse possibilità. L'uscita di un Eurodebole avrebbe teoricamente effetti positivi sulla sua economia: la nuova moneta sarebbe piu' debole, il recupero di competitività molto piu' rapido rispetto alle politiche di austerità. Il problema è pero': il paese X, per non fare nessun nome, introdurrebbe la sua nuova X valuta, ma il debito pubblico ancora denominato in Euro in rapporto al PIL crescerebbe notevolmente, perché la valuta X perderebbe una parte del suo valore; lasciamo fuori dal discorso l'indebitamento privato. La situazione sarebbe probabilmente peggiore rispetto a prima. Una mossa del genere avrebbe senso se X, con una dichiarazione unilaterale, ridenominasse il suo debito nella moneta X. Di fatto questa sarebbe un'insolvenza, come una bancarotta di stato. Non è da escludere che accada qualcosa del genere. Molti governi potrebbe utilizzare questa possibilità per spingere i creditori a scendere a patti, nel tentativo di evitare lo scenario estremo.
E' anche possibile che un governo tedesco decida di uscire dall'Euro volontariamente. Probabilmente avrebbe l'approvazione di una larga parte dei cittadini e di molti professori, e forse anche di molte piccole imprese. Ci sarebbero effetti positivi e negativi. Positiva sarebbe la riduzione della spesa per il servizio del debito, se la Germania decidesse di lasciare il debito pubblico denominato in Euro. Per quanto riguarda i creditori nazionali, si avrebbe invece una levata di scudi e molti problemi: i cittadini sul conto si troverebbero il nuovo Euro indebolito, invece del piu' solido nuovo D-mark. Chiediamoci se questo è realistico. Sarebbe invece negativo: misurato in nuovi D-mark, la Germania dovrebbe rinunciare ad una parte importante dei crediti verso l'estero. Nonostante cio', una volta stimato il costo, ci sarebbero sicuramente euro-contrari pronti a prendere in considerazione questa possibilità; almeno fino a quando non ne sarebbero toccati personalmente.
L'unico problema: la Germania in Europa finirebbe per essere percepita come estremamente egoista. Si dovrebbe arrivare ad un livello di tensione davvero molto elevato, prima che un governo tedesco decida di fare un passo del genere contro il volere degli altri partner. Un passo che significherebbe percorrere nella direzione opposta una parte dell'integrazione europea e una parte della storia tedesca del dopoguerra.
Ma cosa succederebbe se gli altri paesi Euro, magari sotto la guida francese, dicessero ai tedeschi: "Avete una concezione della politica monetaria diversa, non riusciamo a venirne a capo e non possiamo accettare le vostre imposizioni per sempre. Bitte, uscite dall'Euro. Portate con voi qualche piccolo paese, con la vostra stessa cultura della stabilità. Lasciateci rimettere a posto l'Euro - come fanno i britannici e gli americani - per trovare la via di uscita dalla crisi".
E poi? Un governo tedesco potrebbe negare questa pretesa? Io non credo - con quale argomento?
L'ho già detto: è tutto molto ipotetico. Ma primo, i giochi mentali sono divertenti. Secondo, a volte è divertente pensare anche a scenari molto improbabili.
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Più leggo commenti come questo, più mi convinco della necessità di riformare il sistema monetario europeo in maniera "morbida". Mediante introduzione di strumenti monetari paralleli nei paesi in difficoltà, che intervenendo sulla tassazione del lavoro riequilbrano la competitività tra i vari paesi. E nello stesso tempo sostengono fortemente la domanda locale. http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/01/una-conversazione-sul-tema-certificati.html
RispondiEliminaMi sono rifiutato di continuare a leggere il testo dopo che l'autore del ragionamento ha 'chiuso il cerchio' del suo pensiero coerente: Se uno Stato con la sua nuova moneta (dopo l'uscita dall'€uro) non lascia il suo debito denominato in €uro, si macchia di comportamento scorretto (lui parla di default di stato) perchè la nuova moneta, più debole, andrebbe a danno dei creditori (le banche tedesche, lo dico io). Mentre se la Germania con la sua nuova moneta lascia il suo debito pubblico denominato in €uro, non fa una cosa sbagliata, perchè non contrario agli interessi dei debitori (lo stato tedesco).
RispondiEliminaOttimo.
Si sta creando il terreno fertile per uscire dalla moneta unica ma lasciando lì il debito:
RispondiEliminase escono i PIGGS si fanno fallire e si va all'incasso, se escono loro ci guadagnano lo stesso dalla svalutazione del debito....
Capito mi hai??
Su handelsbatt fanno finta di non conoscere la lex monetae?
RispondiElimina"Lasciamo fuori dal discorso l'indebitamento privato",e si certo,di grazia vuole qualche altra concessione?
Del resto essendo schierato come è schierato e volendo difendere gli interessi dei cattivi creditori(questo non dimentichiamolo) tedeschi,non mi sorprende che questo giornale faccia terrorismo nei confronti dei paesi del Mediterraneo(ne piigs,ne periferia)
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RispondiEliminacondivido.
EliminaNon è che in Germania non conoscano la lex monetae, è che se ne fottono perchè nella UE comandano sostanzialmente loro.
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EliminaL'autorità di un ordine (e conseguentemente anche dell'ordinante) discende dal grado di accettabilità dello stesso da parte dei 'sottoposti'.
EliminaDetto questo, per i membri italiani del PUD€ vale una delle due (illusione di alternativa):
- i 'colleghi' teutonici li ricattano attraverso il sequestro dei familiari;
- sono solo dei cialtroni (e non voglio usare un francesismo).
Tristezza.