Un blog per raccontare in italiano il dibattito tedesco sulla crisi dell'euro e le nuove ambizioni di Berlino, ma anche per mostrare qualche aspetto meno conosciuto, ma non secondario, del grande miracolo economico tedesco. Traduco in italiano articoli di economia e politica pubblicati sulle principali testate online tedesche.
venerdì 5 marzo 2021
Un anno di coronavirus: perché l'UE non può essere la soluzione
mercoledì 3 marzo 2021
Perché l'esportismo tedesco resta un pericolo per la democrazia
Quanto hanno guadagnato i tedeschi in media nel 2020?
Quanto hanno guadagnato in media i tedeschi nel 2020? Prova a rispondere Die Welt analizzando i dati forniti da Stepstone.de e quelli ufficiali raccolti dall'Ufficio nazionale di statistica, ne scrive Die Welt
1. Lo stipendio medio in Germania nel 2020
Un dipendente a tempo pieno in Germania, secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica, nel 2020 guadagnava in media 3.994 euro lordi al mese. Nel 2018 erano 3.880 euro lordi al mese, mentre nel 2008 erano stati 3.103 euro lordi. Nei dati gli statistici non hanno incluso i pagamenti straordinari come i bonus per le vacanze o il Natale (Urlaubs-Weihnachtsgeld).
Circa due terzi dei tedeschi, tuttavia, ricevono dei salari mensili lordi al di sotto della media dei 3.994 euro lordi. Appena un terzo di essi riceve un valore lordo superiore alla media. Questo gruppo di dipendenti, infatti, ha dei guadagni lordi così alti che "sposta verso l'alto" il valore medio di tutti i lavoratori dipendenti.
Il portale del lavoro Stepstone ha analizzato nel dettaglio gli stipendi degli specialisti e dei manager. Secondo questi dati, infatti, un lavoratore specializzato in Germania guadagna in media 58.800 euro lordi all'anno. La base dei dati analizzati è costituita da 128.000 stipendi, rilevati fra ottobre 2018 e ottobre 2019. In questo caso i pagamenti straordinari come i bonus e le commissioni erano incluse nel calcolo.
2. Il confronto fra gli stipendi: queste sono le professioni che guadagnano di più
Secondo l'analisi di Stepstone, fra i laureati i medici sono quelli che in media guadagnano di più. In media incassano uno stipendio lordo di 92.300 euro all'anno. Anche se tra le singole professioni mediche ci sono notevoli differenze è comunque vero che nessun altro gruppo di laureati raggiunge un reddito simile.
I consulenti finanziari, i controller e gli altri esperti finanziari guadagnano in media 76.400 euro lordi all'anno. E questo li rende il secondo gruppo di laureati meglio pagati del paese. Al terzo posto ci sono gli avvocati. Una laurea in legge garantisce loro uno stipendio medio di 70.000 euro lordi annui.2018
Leggi anche: Quanto guadagnano i tedeschi in media nel 2018
3. Occupazioni legate all'apprendistato: redditi bassi ma anche alti
Trovare la professione giusta? Spesso è tutt'altro che facile per i giovani. Si tratta di sondare le preferenze e le inclinazioni. Ma anche il guadagno gioca un ruolo importante. Molti credono sia possibile raggiungere un reddito buono o molto buono solo con una laurea.
È sicuramente vero che in una tale analisi una laurea è abbastanza profittevole: secondo l'Ufficio federale di statistica, infatti, nel 2014 i laureati guadagnavano un salario orario di oltre 27 euro lordi, mentre i dipendenti con una formazione professionale guadagnavano solo circa 16 euro lordi all'ora. Stipendi più alti, tuttavia, talvolta sono possibili anche fra gli apprendisti.
I controllori del traffico aereo, ad esempio, tra i non laureati sono tra i meglio pagati: il lavoro infatti è alquanto complesso. I candidati per una posizione di apprendistato devono aver fatto l'Abitur, parlare fluentemente l'inglese e aver superato un difficile test di selezione. Secondo l'Agenzia Federale per il Lavoro (BA), i controllori di volo arrivano a guadagnare tra i 6.400 e gli 8.900 euro lordi al mese.
Anche il settore di appartenenza influenza il livello dello stipendio. Secondo l'Ufficio Federale di Statistica, infatti, gli impiegati a tempo pieno nel settore della fornitura di energia sono quelli che guadagnano di più, con un guadagno mensile lordo di 5.137 euro, esclusi i pagamenti straordinari. I guadagni minori, invece, vengono registrati nel settore dell'ospitalità con 2.451 euro.
La società Compensation Partner affiliata di Stepstone ha utilizzato i dati disponibili su 132.218 stipendi per confrontare fra loro gli stessi gruppi occupazionali in settori diversi, come ad esempio gli specialisti delle risorse umane o gli amministratori di rete.
Il risultato: nelle biotecnologie i datori di lavoro pagano salari fino al 39% più alti rispetto alla media delle aziende del resto dell'economia. Anche i dipendenti dell'industria dei semiconduttori guadagnano bene (30 % sopra la media).
Il settore peggiore è quello dei call center. I datori di lavoro in questi settori pagano salari fino al 31% più bassi rispetto alla media delle aziende del resto dell'economia. A confronto, anche i lavoratori delle agenzie interinali prendono meno (20 % sotto la media).
5. stipendi medi dei dirigenti
Essere un manager non significa necessariamente guadagnare molto. Chi lavora nel settore alberghiero o nella ristorazione, ad esempio, non dovrebbe avere aspettative finanziariamente troppo ambiziose in merito ad un salto di carriera. I manager di questo settore, infatti, in media guadagnano 56.600 euro lordi, come mostrano i dati di Stepstone.
Secondo l'Ufficio Federale di Statistica, per fare parte del 10% degli stipendi piu' alti bisogna invece riuscire a guadagnare almeno 66.000 euro lordi all'anno. I manager dei settori classici delle PMI tedesche come l'ingegneria meccanica e l'impiantistica, l'industria metallurgica o l'elettrotecnica, guadagnano già ben oltre i 90.000 euro lordi all'anno. E nei settori della tecnologia medica, farmaceutica, della consulenza gestionale, della revisione contabile e del diritto, la cifra supera addirittura i 100.000 euro l'anno.
6. Il gap retributivo di genere
La differenza di stipendio tra uomini e donne in Germania continua a ridursi. L'anno scorso, il salario orario lordo medio delle donne era di 17,72 euro lordi l'ora e restava inferiore del 20 % rispetto a quello degli uomini che invece ammonta a 22,61 euro lordi. Lo dimostrano le cifre dell'Ufficio federale di statistica. Un anno fa, la differenza era stata del 21% e nel 2014 del 22%. E questo mette la Germania al penultimo posto in Europa, davanti all'Estonia.
Il divario salariale è ancora significativamente più basso nell'est del paese, pari al 7 %, rispetto all'Ovest, dove raggiunge il 21 %. E questo dipende più che altro dal fatto che le donne nell'ex DDR avevano anche maggiore accesso alle professioni tecniche meglio pagate e lavoravano più frequentemente in posizioni a tempo pieno.
Secondo l'Ufficio federale di statistica, tre quarti del divario salariale - noto anche come gender pay gap - sono da attribuire a ragioni strutturali. Ad esempio, nelle occupazioni tipicamente femminili vengono pagati salari orari di solito piu' bassi e le donne lavorano più spesso a tempo parziale e con minore frequenza in posizioni manageriali qualificate.
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La Polonia supera l'Italia
Per la prima volta nella storia del commercio estero tedesco, la Polonia nel 2020 ha superato l'Italia sia nell'export che nell'import con la Germania, relegando il belpaese in sesta posizione, dietro ai polacchi appunto. Anche i francesi continuano a perdere terreno e nel 2020 incassano un altro gigantesco disavanzo commerciale nei confronti dei tedeschi, per quanto tempo ancora i francesi potranno andare avanti con numeri del genere? Domanda non banale, dalla cui risposta dipende la sostenibilità della moneta unica. Dati da Destatis.de
La Repubblica popolare cinese anche nel 2020 per il quinto anno consecutivo è stato il più importante partner commerciale della Germania. Come riportato dall'Ufficio Federale di Statistica (Destatis), stando ai dati preliminari, tra i due paesi nel 2020 sono state scambiate merci per un valore di 212,1 miliardi di euro. Nonostante la crisi causata dal Coronavirus, il volume del commercio estero con la Cina è comunque aumentato del 3,0% rispetto al 2019. Seguono al secondo posto tra i più importanti partner commerciali i Paesi Bassi con un fatturato complessivo proveniente dal commercio estero pari a 172,8 miliardi di euro (-8,7%) e gli Stati Uniti con 171,6 miliardi di euro (-9,7%).
Principali partner commerciali della Germania nel 2020 |
Primi 10 partner commerciali della Germania per import ed export |
Dal 2015 la Cina resta il più grande importatore
L'importanza della Cina per le importazioni tedesche è in costante crescita: nel 1980, infatti, la Cina si trovava al 35° posto nella classifica dei paesi importatori, nel 1990 invece era già al 14°. Dal 2015 la Repubblica Popolare Cinese è lo stato da cui arriva la maggior parte delle importazioni tedesche. Nel 2020, sono state importate dalla Cina merci per un valore di 116,3 miliardi di euro. Anche le importazioni sono aumentate del 5,6% rispetto al 2019. I Paesi Bassi (con 88,5 miliardi di euro) e gli Stati Uniti (con 67,8 miliardi di euro) nel 2020 sono stati il secondo e il terzo paese per volume delle importazioni. La crisi causata dal Coronavirus, tuttavia, ha portato a dei cali significativi: le importazioni dai Paesi Bassi rispetto al 2019 sono diminuite del 9,6% mentre quelle dagli Stati Uniti del 5,0%.
Gli Stati Uniti restano ancora il cliente più importante per l'export tedesco
La maggior parte delle esportazioni tedesche, anche nel 2020, sono andate negli Stati Uniti, come del resto accade dal 2015, anche se le esportazioni di beni verso l'America sono diminuite del 12,5% rispetto al 2019 passando a 103,8 miliardi di euro. La Repubblica Popolare Cinese è al secondo posto nella classifica dei paesi importatori con 95,9 miliardi di euro (-0,1%) mentre la Francia si trova al terzo con 91,1 miliardi di euro (-14,6%).
La Germania nel 2020 ha registrato i maggiori avanzi commerciali con gli Stati Uniti (36,1 miliardi di euro), la Francia (34,4 miliardi di euro) e il Regno Unito (32,2 miliardi di euro). Il saldo commerciale estero del 2020 con la Repubblica cinese ha mostrato invece un disavanzo commerciale: complessivamente il valore delle merci importate dalla Cina ha superato il valore di quelle esportate per un valore di 20,4 miliardi di euro.