venerdì 8 giugno 2012

Nein, nein, nein!

Su FAZ.net, il quotidiano conservatore piu' prestigioso, continua la lunga serie di nein: questa volta il rifiuto è per la richiesta spagnola di ricapitalizzare le banche direttamente dal fondo ESM. Un commento di Holger Steltzner, vicedirettore di Franfurter Allgemeine Zeitung.
Il ministro delle finanze spagnolo si è lamentato per gli alti tassi di interesse che il suo paese deve pagare. Non è certo un buon motivo per scaricare i crediti immobiliari deteriorati sul fondo di salvataggio. 

Il ministro delle finanze spagnolo Montoro si è lamentato per i tassi troppo elevati sul mercato dei capitali che hanno reso impossibile per il suo paese raccogliere fondi. Anche se la Spagna prima dell'introduzione dell'Euro aveva già pagato tassi piu' alti del 6 o 7%. 

Emilio Botin, il presidente di Banco Santander, la banca spagnola piu' grande, descrive la situazione del paese in maniera completamente diversa: in Spagna non c'è nessuna crisi bancaria, solo alcune banche hanno bisogno di un limitato aiuto finanziario. A che cosa dobbiamo credere?

La commissione europea, ma anche Spagna, Italia e Francia spingono verso gli Euro-bond, verso l'accesso delle banche al fondo di salvataggio ESM,  verso l'uso di un "big bazooka" da parte della BCE e verso una garanzia comune per i depositi europei. La cancelliera ha lasciato la porta aperta verso una unione bancaria, ma fino ad ora nulla di piu' di una supervisione centrale sui grossi istituti.

Che cosa direbbero gli irlandesi, se gli spagnoli ottenessero quello che chiedono?

Merkel non deve offrire la carta di credito tedesca, perche sugli Euro-bond, sui salvataggi bancari attraverso l'ESM o sulla garanzia europea dei depositi, non avrebbe alcun controllo sulla spesa. E' già abbastanza spiacevole vedere che la BCE, istituzione teoricamente non politica, sul suo bilancio gonfiato, distribuisce fra i paesi europei miliardi di rischi. 

Che cosa significhi per le banche e le finanze di un paese  lo scoppio di una bolla immobiliare, la Spagna lo può imparare dall'Irlanda. Prima di tutto le banche sono state statalizzate. Da allora i contribuenti irlandesi devono pagare per le perdite - ci vorrà almeno una generazione. Che cosa direbbero gli irlandesi, se ora la Spagna potesse scaricare i suoi mutui deteriorati sul fondo anti-crisi ESM, per il quale contribuiranno anche gli irlandesi, come hanno appena deciso con un referendum?

Perchè la Spagna rifiuta il sostegno del FMI e dell'EU? Il Fondo Monetario è stato costituito appositamente per i casi come quello spagnolo. I suoi mezzi recentemete sono stati raddoppiati e l'EU  a questo scopo ha aumentato i fondi anti-crisi.

Il governo di Madrid è riluttante a causa delle condizioni imposte? La Spagna non dovrebbe avere paura di questa situazione, se avesse riformato in maniera esemplare il proprio mercato del lavoro, come in molti invece hanno sostenuto. Chi guarda con attenzione, si renderà conto che la problematica indicizzazione dei salari è stata solo sospesa, ma in nessun modo abolita. 

1 commento:

  1. "Che cosa direbbero gli irlandesi, se gli spagnoli ottenessero quello che chiedono?"

    Ricordo che nel caso della Grecia dicevano: "Che cosa dovrebbero dire gli slovacchi che vedono lamentarsi i Greci di condizioni comunque migliori delle loro bencheè deteriorate?"

    Insomma la sagra delle dissonanze cognitive continua!

    Qualcuno potrebbe spiegare ai tedeschi che alle loro domande retoriche gli interessati possono rispondere direttamente (essendo vivi e in possesso di capacità di intendere e volere) senza bisogno dell'esegesi crukka?

    E a maggior ragione se Irlandesi e Slovacchi non concordano con i loro autonominati difensori teutonici, "che cosa dovremmo dire noi"?

    :)
    MarioC.

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