H.W. Sinn intervistato da DLF chiede al governo tedesco di mettere sul piatto almeno 20 miliardi di euro da regalare all'Italia in segno di solidarietà, ma si oppone ad ogni forma di unione di trasferimento nascosta, come ad esempio gli acquisti di titoli della BCE o i saldi Target. Sinn intervistato da Deutschlandfunk.de
Zagatta: Herr Sinn, la BCE sta agendo in maniera negligente oppure possiamo dire che in questa crisi è estremamente sensato che la Banca centrale europea spenda 750 miliardi di euro per un programma di acquisto di emergenza delle obbligazioni?
Sinn: Sì, sicuramente si può condividere questa politica. Il problema è che gli investitori stanno fuggendo dall'Italia e dalla Grecia. I prezzi dei titoli di stato scendono e i rendimenti effettivi sui titoli di stato sono nuovamente aumentati, rispettivamente, al 3 e al 4%. Lo si può interpretare come un segnale di allarme; è lo è effettivamente. Ma ovviamente la si può vedere anche in un altro modo: prima che entrassero nell'euro, la Grecia doveva pagare il 25% di interessi e l'Italia il 12%, se si torna al 1995, quando l'euro è stato realmente introdotto.
Va bene, è un segnale di allarme e capisco il senso di questa politica. In questa fase non voglio essere considerato come un grande critico. Il problema in realtà è che tali misure sostanzialmente dovevano essere preparate senza usare tutta la polvere da sparo a disposizione. Ma ciò non è stato fatto. Negli ultimi anni abbiamo assistito sempre alla stessa politica. Dal 2015 al 2018 abbiamo acquistato un totale di 2.500 miliardi di euro in titoli - noi, cioè la BCE - non solo titoli di Stato, ma titoli. Di questi, 1,9 erano titoli di stato governativi e 200.000 erano titoli emessi da fondi di salvataggio e così via. E' già stato stampato molto denaro per acquistare queste obbligazoni, in quanto il mercato non lo voleva fare perché non si fidavano più dei paesi che emettevano questa carta, e ora ci troviamo nella stessa situazione. Questa in realtà è una politica fondata sulla droga. Finora abbiamo dato il farmaco del denaro a basso costo, ma ora il paziente ha un'altra crisi, e ora dobbiamo somministare una quantità maggiore dello stesso farmaco. Lo capisco, ma non è una misura contro la crisi che si sta effettivamente verificando, né in campo medico né per salvare l'economia reale, ma si tratta piuttosto di salvare i portafogli detenuti dalle banche. Anche questo è importante, ma è un aspetto marginale rispetto a quanto sta effettivamente accadendo altrove.
Zagatta: Ma lei dice che comunque è giusto. Altrimenti ci sarebbe la rottura della zona euro.
Sinn: Chi lo dice?
Zagatta: Glielo chiedo io! Altrimenti paesi come la Grecia e l'Italia non potrebbero sopravvivere finanziariamente a questa crisi.
Sinn: Sì, ora si stanno aiutando prima di tutto le banche che hanno i titoli di stato italiani e greci nei loro bilanci. Questo è il fatto principale. E queste sono le banche del nord, anche in Germania, ma soprattutto in Francia. I francesi hanno investito molto nei titoli di stato italiani. Puoi aiutarli sostenendo il corso dei prezzi di questi titoli. Altrimenti ci sarebbero delle svalutazioni e delle perdite e quindi una o l'altra banca potrebbero fallire. Questa è la ragione di fondo.
In secondo luogo, si stanno aiutando anche gli italiani, perché possono emettere nuovi titoli di Stato a dei tassi di interesse leggermente più bassi. Ma questo è davvero secondario. Gli italiani hanno certamente bisogno di sostegno. Ho anche suggerito che la Germania, ad esempio, mettesse unilateralmente sul piatto, non attraverso l'UE, un regalo da 20 miliardi di euro per l'Italia per mostrare loro la nostra solidarietà. Ma sono preoccupato da questi automatismi, che stanno gradualmente ridistribuendo enormi quantità di denaro attraverso la BCE, che in pratica non è autorizzata a fare quello che sta facendo. Avremo fra qualche settimana la sentenza della Corte costituzionale tedesca su questi programmi di acquisto e vorrei sapere se ciò che è contenuto nella sentenza è compatibile, o viceversa, ciò che viene fatto è compatibile con la sentenza.
Zagatta: Ma lei dice, diamo agli italiani 20 miliardi di euro. La Grecia sicuramente avrebbe delle richieste o dei desideri corrispondenti e seguirebbero un certo numero di altri paesi. Ci sarebbe una grande rivolta in Germania. Lo considererebbe ancora ragionevole?
Sinn: Sì. Guardi, abbiamo due opzioni. Consentiamo i trasferimenti nascosti tramite l'eurosistema, che inizialmente non compaiono nella contabilità, ma che rappresentano altrettante perdite. Pensi all'enorme debito Target contratto dagli italiani - per 400 miliardi di euro, dei quali, se l'Italia non dovesse pagare, un terzo sarebbero a carico della Germania. Succede così lentamente. La stampa non lo capisce, non ne parla. Si tratta di somme in una dimensione completamente diversa. Credo che si debbano mettere sul tavolo 20 miliardi di euro in maniera aperta e onesta e dire: questa è la nostra solidarietà. Dobbiamo anche aiutare gli italiani. Gli italiani si trovano in una situazione davvero difficile. Sono fortemente colpiti perché lì il virus è arrivato prima che altrove a causa degli intensi contatti che hanno con la Cina. Si tratta di contatti commerciali, turistici, ma anche i 300.000 Gastarbeiter provenienti dalla Cina che lavorano in Italia, che sono tornati dopo il capodanno cinese e che hanno portato il virus. L'Italia è davvero in difficoltà. Dobbiamo aiutare i nostri amici italiani, ma apertamente e onestamente e non far finta che lo stia facendo l'UE, ma se lo facciamo, sono i nostri soldi e la nostra libera scelta.
Zagatta: e pensa che potrebbe essere trasmesso alla popolazione tedesca?
Sinn: Sì, penso che si possa facilmente trasmettere alla popolazione tedesca.
Zagatta: All'inizio lei ha detto che queste sono tutte misure per contenere il debito o per mantenere in vita gli stati nelle attuali condizioni.
Sinn: no! Servono per mantenere in vita le banche che hanno i titoli di stato nei loro bilanci. (...)