domenica 6 agosto 2023

Martin Sonneborn - Vi spiego perché il sud del mondo non ne vuole piu' sapere di essere sfruttato dagli europei

"UNA PARTE CRESCENTE DELLA POPOLAZIONE AFRICANA (SOPRATTUTTO QUELLA PIÙ GIOVANE) NON VEDE AFFATTO PUTIN COME UN CATTIVO, MA ANZI, COME IL CAMPIONE DI UN MOVIMENTO GLOBALE PER LA LIBERAZIONE DALLO SFRUTTAMENTO E DALLA SOTTOMISSIONE - SOTTO LA MASCHERA DELLA "DEMOCRAZIA" - OPERATA DAGLI ATTORI DELL'OCCIDENTE GEOPOLITICO NELLA LORO REGIONE", SCRIVE MARTIN SONNEBORN, DEPUTATO EUROPEO DEL PARTITO TEDESCO DIE PARTEI. SULLA BERLINER ZEITUNG L'OTTIMO SONNEBORN CI SPIEGA PERCHÈ IL SUD DEL MONDO NON NE VUOLE PIU' SAPERE DI ESSERE SFRUTTATO DAGLI EUROPEI.


In Francia non c'è una sola miniera d'oro attiva. Eppure questo (ex) Stato coloniale criminale con 2436 tonnellate di oro ha le quarte riserve d'oro più grandi del mondo.

Il Mali, (ex) colonia francese, ha esattamente 0,0 tonnellate d'oro, sebbene abbia diverse decine di miniere (tra cui 14 ufficiali) nel Paese, che ne estraggono ben 70 tonnellate all'anno. Dei proventi delle quasi 60 tonnellate d'oro estratte da (circa) 600.000 bambini nella (ex) colonia francese del Burkina Faso, solo il 10% resta nel Paese, ma il 90% va alle multinazionali dell'estrazione dell'oro.

La Francia ha chiuso l'ultima delle sue 210 miniere di uranio nel 2001. Da allora, tutti i problemi legati all'estrazione dell'uranio, dannoso per l'ambiente e la salute, compresi i pericoli di contaminazione radioattiva, sono stati esportati altrove per precauzione. Circa un quarto delle importazioni europee di uranio e un terzo di quelle francesi provengono dal Niger, in Africa occidentale. Con 56 centrali nucleari, la Francia è uno dei principali esportatori di energia nucleare al mondo (con un margine di miglioramento). Il loro combustibile essenziale viene acquistato da parte del gigante nucleare statale Orano (ex Areva), che possiede l'edificio di granito più alto e (opportunamente) più nero fra i grattacieli del quartiere della Défense nella capitale Parigi, e arriva grazie ad accordi segreti, ad esempio dal Niger, dove l'azienda si è accaparrata tre enormi miniere di uranio e una partecipazione di maggioranza nella società statale nigerina per la lavorazione dell'uranio (Somaïr).

Martin Sonneborn
Martin Sonneborn


L'ex colonia francese del Niger possiede i minerali di uranio più pregiati dell'Africa ed è il settimo produttore di uranio al mondo, ma secondo la Banca Mondiale l'81,4% dei suoi cittadini non è nemmeno collegato alla rete elettrica. Il 40% vive sotto la soglia di povertà, un terzo dei bambini è sottopeso e il tasso di analfabetismo è del 63%. Solo la metà degli abitanti ha accesso all'acqua potabile e solo il 16% è collegato a servizi igienici adeguati.

Il bilancio statale complessivo del Niger, un Paese grande tre volte la Repubblica Federale Tedesca, non supera il fatturato annuo dell'azienda nucleare francese, pari a circa 4,5 miliardi di euro. Nonostante i suoi giacimenti di uranio e oro, il Niger si è classificato al 189° posto su 191 Paesi nell'indice di sviluppo. 

Nel corso della "decolonizzazione" degli anni Sessanta, la Francia ha reso formalmente indipendenti le sue ex colonie, ma ha lasciato loro sistemi statali e giuridici concepiti - come ai tempi delle colonie - per controllare la popolazione con il minor sforzo possibile, da un lato, e per esportare il maggior numero possibile di materie prime, dall'altro. Non basta che la Francia, attraverso il cosiddetto patto coloniale della Françafrique, abbia continuato ad assicurarsi il diritto di prelazione su tutte le risorse naturali e l'accesso privilegiato ai contratti statali; da allora, ha anche imposto agli Stati la sua folle moneta coloniale, il franco CFA, rendendo definitivamente impossibile qualsiasi politica monetaria, economica o sociale autonoma degli Stati (formalmente sovrani). I quattordici Stati del CFA non solo sono incatenati all'euro da un tasso di cambio fisso determinato esclusivamente dai discendenti dei messieurs coloniali francesi (che ha portato loro una svalutazione del 50% nel 1994), ma hanno anche perso l'accesso all'85% delle loro riserve monetarie, che sono costretti a depositare presso l'Agence France Trésor.

Tutti i Paesi CFA sono altamente ricchi di risorse e non meno indebitati. Burkina Faso, Mali e Niger sono tra i Paesi più poveri del mondo, nonostante le loro immense risorse minerarie. "La mia generazione non capisce", dice il 35enne capo di Stato del Burkina Faso, Ibrahim Traoré. "Come può l'Africa, che ha così tante ricchezze, essere diventata il continente più povero del mondo?".

Semplicemente, dice il politologo statunitense Michael Parenti. I Paesi poveri non sono "sottosviluppati" ma "sovrasfruttati".

Ci sono (quindi) delle ragioni per cui l'ambasciata francese a Niamey, la capitale del Niger, sta bruciando.

Per volgere a proprio favore l'umore" in Africa, l'UE sta cercando di coprire il continente con quella che immagina essere una "guerra dell'informazione" che, data la rinomata ingegnosità dei burocrati di Bruxelles, probabilmente equivarrà a un ciclo continuo dei 135 discorsi sui valori della Von der Leyen, compresi i crimini estetici nel campo dell'abbigliamento femminile. E a qualche nuova strofa della confusa poesia della giungla e del giardino di Sepp Borrell.

Tuttavia, ci sono delle ragioni evidenti che fanno sì che i cittadini nelle strade degli Stati dell'Africa occidentale e centrale non portino in giro il tricolore francese o la bandiera europea blu cobalto, ma la bandiera della Russia.

E che piaccia o meno a noi o all'UE, una parte crescente della popolazione africana (soprattutto quella più giovane) non vede affatto Putin come un cattivo, ma come il campione di un movimento globale per la liberazione contro lo sfruttamento e la sottomissione - sotto la maschera della "democrazia" - mantenuto dagli attori dell'Occidente geopolitico nelle loro regioni.

Tutto questo non sparirà nel nulla con le buone (o finte) parole, né cancellando il vocabolario "offensivo" dei romanzi per bambini, né con i maldestri "guerrieri dell'informazione" dell'UE e tanto meno con un bombardamento concertato, ma solo per il fatto che, dopo secoli, le reali relazioni dell'Occidente con il Sud globale stanno finalmente cambiando. E l'oppressione, il paternalismo, il saccheggio, il furto di materie prime e la prevaricazione attraverso accordi commerciali iniqui (di tipo mafioso) avranno la fine attesa.

Gli Stati Uniti - sotto questo e molti altri aspetti - sono noti per essere un caso senza speranza, l'UE forse non ancora. Più a lungo cercherà di eludere il cambiamento di paradigma che deve attuare (o addirittura lo affronterà con la violenza), peggio finirà.

Forse sarebbe un inizio se, in occasione del prossimo vertice con l'Africa (o con l'America Latina), l'UE lasciasse entrare i capi di Stato nel palazzo delle conferenze attraverso lo stesso portale principale che essa stessa utilizza, invece di far passare sempre i suoi ospiti stranieri-continentali attraverso il disadorno ingresso laterale.

PS: A proposito, lo stesso governo militare nigeriano dà una prima impressione della sua capacità di soddisfazione intellettuale. In risposta all'annuncio degli Stati Uniti di interrompere tutti gli aiuti al Niger, il regime - secondo fonti africane - ha detto che il leader mondiale della democrazia dovrebbe tenere per sè i suoi aiuti e utilizzarli per i milioni di senzatetto negli Stati Uniti: "La carità inizia a casa".

PPS: Ibrahim Traoré non è solo il capo di Stato del Burkina Faso, ma in quanto laureato all'Università di Ougadougou e all'Accademia militare locale, è anche un geologo e un ufficiale. In quanto capo di Stato più giovane e più intelligente del mondo, il 35enne minaccia quindi, a ragione, di diventare il faro della speranza della rivolta dell'Africa (occidentale) contro il neocolonialismo e il dominio occidentale. Traoré ha anche cacciato le truppe francesi e ha vietato l'esportazione di oro e uranio in Francia e negli Stati Uniti, stringendo un'alleanza regionale con Niger, Guinea, Mali e Algeria.

PPPS: Francia e Stati Uniti - da soli e attraverso i loro intermediari dell'ECOWAS - minacciano un intervento violento per ripristinare l'ordine "democratico" dello sfruttamento. A quanto pare i nostri clacson amanti della guerra dovranno presto scegliere se difendere il mondo occidentale in Ucraina (Team Blackrock) o in Africa occidentale (Team Atomstrom). Questo è il bello del capitalismo. Offre sempre l'imbarazzo della scelta.

Il Burkina Faso e il Mali hanno appena dichiarato che un intervento militare dell'asse USA-Francia-Gran Bretagna-ECOWAS in Niger sarebbe una "dichiarazione di guerra" contro loro stessi. Un'affermazione chiara, che il portavoce del governo maliano Abdoulaye Maïga ha ripetuto una seconda volta e (per chiarezza) una terza volta con le stesse parole per i tradizionalmente un po' ottusi democratici del nord-nord-ovest. La Guinea è dello stesso parere e l'Algeria, che ha un accordo di cooperazione militare con il Niger, "non rimarrà inattiva in caso di intervento straniero".

L'ultima cosa di cui ha bisogno l'Africa occidentale, guarda caso, è anche l'ultima cosa di cui noi e voi, guarda caso, l'ultima cosa di cui tutto il resto del mondo ha bisogno: un'altra guerra.


LEGGI IL PRECEDENTE ARTICOLO SUGLI EFFETTI DEL FRANCO CFA NELL'AFRICA FRANCESE ---->>

sabato 5 agosto 2023

Josep Borrell ci fa capire perché nel sud del mondo l'occidente e l'UE sono sempre piu' impopolari

I SILOS EUROPEI SONO PIENI DI GRANO UCRAINO A BASSO COSTO, TANTO DA AVER CREATO TENSIONI FRA DIVERSI PAESI DELL'UE E L'UCRAINA, MA JOSEP BORRELL, ALTO RAPPRESENTANTE EUROPEO PER LA POLITICA ESTERA DELL'UE SCRIVE AI PAESI DEL SUD DEL MONDO CHIEDENDO LORO DI RINUNCIARE ALLE IMPORTAZIONI DI GRANO A PREZZO STRACCIATO DALLA RUSSIA. UNA RIFLESSIONE MOLTO INTERESSANTE DA ANTI-SPIEGEL SUL PERSONAGGIO JOSEP BORRELL


Che il capo della diplomazia dell'UE Borrell sia decisamente fuori dal mondo e non sia troppo timido per dimostrarlo apertamente, lo ha fatto capire di recente con la sua dichiarazione secondo la quale l'UE è "un giardino", mentre il resto del mondo è "una giungla che cerca di invadere il giardino". Questa dichiarazione, che è stata cortesemente taciuta dai media tedeschi, ha provocato proteste nel Sud del mondo perché ha dimostrato chiaramente l'arroganza e il razzismo dell'anziano signore spagnolo a capo della politica estera e di difesa dell'UE.

Ora Borrell ha inviato una lettera a molti Paesi del Sud del mondo, secondo quanto riportato dalla Reuters, dicendo loro che la Russia sta offrendo grano a basso costo ai Paesi in via di sviluppo "per renderli dipendenti". Secondo la Reuters, Borrell ha inoltre scritto che:

"Mentre il mondo lotta contro la carenza di approvvigionamenti e l'aumento dei prezzi, la Russia offre ai Paesi vulnerabili forniture di grano a prezzi ridotti".

Bisogna stare al gioco: la Russia consegna il suo grano gratuitamente o a prezzi ridotti ai paesi bisognosi e minacciati dalla fame, e Borrell scrive loro in tutta serietà che questo è una cattiveria della Russia. Come pensate che abbiano reagito i Paesi interessati a questa lettera?

Inoltre, il Sud globale sa che le sanzioni dell'Occidente contro le banche, le compagnie di assicurazione e le società di trasporto russe ostacolano l'esportazione di grano e fertilizzanti russi, causando gravi problemi ai Paesi interessati.



Inoltre, i silos di grano sono così pieni di grano ucraino, almeno nella parte orientale dell'UE, che gli agricoltori stanno protestando a causa del calo dei prezzi del grano e che i Paesi interessati hanno quindi imposto un divieto di importazione di grano ucraino. In altre parole, l'UE sta affogando nel grano a basso costo, ma non si sente minimamente chiamata a distribuirlo gratuitamente, o con forti sconti, al Sud del mondo, come fa la Russia. Invece, Borrell scrive lettere confuse - non può esserci nessun'altra interpretazione nei Paesi interessati.

Naturalmente, questa dichiarazione insensata - e molto dannosa per l'UE e per le sue ambizioni di raccogliere simpatie nel Sud del mondo - di Borrell è stata un'occasione per Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha commentato su Telegram come segue:

"Borrell ha accusato la Russia di voler rendere i Paesi in via di sviluppo dipendenti dal suo grano.

In qualche modo non lo capisco: la fame è già stata sconfitta? Non c'è nessun problema di sicurezza alimentare? È una farsa, non è vero: un anno fa gli occidentali gridavano che bisognava sfamare urgentemente gli affamati del mondo, e quando l'Occidente non sfama nessun altro se non se stesso, inizia a gridare che il grano russo è superfluo sul mercato".


venerdì 4 agosto 2023

Quanto guadagna un infermiere o un operatore sanitario in Germania nel 2023?

QUANTO GUADAGNA UN INFERMIERE O UN OPERATORE SANITARIO IN GERMANIA NEL 2023? QUAL E' LO STIPENDIO DI UN INFERMIERE IN GERMANIA NEL 2023? A QUESTE E ALTRE DOMANDE RISPONDE HANDELSBLATT CON UN ARTICOLO DETTAGLIATO BASATO SU DATI REALI E AGGIORNATI. DA HANDELSBLATT.DE


infermieri in germania


A causa dell'alto tasso di carenza di personale specializzato nell'ambito dell'assistenza infermieristica in Germania, una formazione come operatore sanitario oggi praticamente garantisce un impiego sicuro. Se si guarda all'andamento demografico, infatti, il settore dell'assistenza agli anziani può essere considerato un settore particolarmente stabile.

La professione dell'infermiere, in Germania, era conosciuta fino a qualche tempo fa come "Krankenschwester" oppure "Krankenpfleger", almeno fino al 2004. A seconda dell'ambito di impiego, venivano utilizzati termini come Gesundheits- e Krankenpflegern, Gesundheits- e Kinderkrankenpflegerinnen o Altenpfleger. Tuttavia, dal 2020, gli operatori in questa professione semplicemente sono stati ridefiniti come operatori sanitari, vale a dire Pflegekraft, Pflegefachfrau oppure Pflegefachmann. 

Lo stipendio di un infermiere in Germania varia a seconda del datore di lavoro e dell'area di impiego, ma anche tra le diverse regioni della Germania. Le differenze in base all'area di impiego sono considerate ragionevoli a causa dei diversi livelli di carico di lavoro. Le differenze tra le regioni Est e Ovest, invece, sono destinate ad essere bilanciare dalle future revisioni tariffarie.

Quanto guadagna un infermiere in Germania? Qual è lo stipendio di un infermiere in Germania?

Secondo la piattaforma di lavoro Stepstone, un'infermiera o un infermiere in Germania può aspettarsi uno stipendio medio lordo annuale di 38.500 euro. Questo significa che il salario annuale di un'infermiera in Germania è inferiore al reddito medio lordo tedesco di 43.842 euro lordi del 2023. Secondo Stepstone, l'intervallo salariale per gli operatori sanitari o gli infermieri in Germania varia da 33.200 euro a 46.100 euro lordi all'anno.

Il salario medio di un infermiere in Germania, secondo Stepstone, è di 37.100 euro lordi all'anno, con un intervallo salariale tra i 32.900 euro e i 43.500 euro. I dati indicano che il reddito è leggermente inferiore rispetto alle "Krankenschwester". Una delle ragioni è che la ridenominazione della professione in operatore sanitario è relativamente recente, quindi i calcoli di Stepstone si basano maggiormente sui salari iniziali.


Qual è lo stipendio iniziale di un operatore sanitario?

Lo stipendio iniziale di un infermiere in Germania può variare a seconda del datore di lavoro, e in parte dipende anche dalla regione, poiché sono state concordate diverse regolamentazioni retributive per diverse aree tariffarie, ad esempio per gli impiegati della Caritas, come riportato dalle direttive tariffarie dell'associazione. I neolaureati impiegati nel servizio pubblico guadagnano stipendi diversi a seconda del contratto collettivo. I dipendenti delle cliniche universitarie, pagati secondo il contratto TV-L, guadagnano uno stipendio iniziale mensile di circa 3000 euro lordi (dati di dicembre 2022). Chi lavora nelle cliniche comunali nel servizio pubblico inizia con circa 2.932 euro lordi (dati di aprile 2022).

Questi importi corrispondono approssimativamente agli stipendi stabiliti dal Deutscher Caritasverband nelle sue linee guida di aprile 2022 per il Nord Reno-Westfalia, Baden-Württemberg e Baviera. Nell'ex Germania dell'Est, secondo la Caritas, gli operatori sanitari da gennaio 2023 guadagnano leggermente di più, con un salario lordo mensile di 2.976 euro. Ad Amburgo, i neolaureati possono aspettarsi addirittura 3.005 euro lordi. Secondo il contratto collettivo della Deutsches Rotes Kreuz, gli operatori sanitari iniziano con uno stipendio di circa 2.923 euro lordi al mese.

infermieri terapia intensiva
Gli infermieri in terapia intensiva guadagnano di piu'

Ma quanto guadagna un operatore sanitario al mese?

Lo stipendio mensile lordo di un'infermiera o di un infermiere nel servizio pubblico varia a seconda dell'esperienza lavorativa e va da circa 3.183 euro a 3.751 euro (dati di dicembre 2022). Chi è retribuito secondo il contratto collettivo del servizio pubblico riceve tra i 3.108 euro e i 3.654 euro.

Per alcune aree tariffarie, nelle strutture della Caritas valgono gli stessi valori. Ad Amburgo e nell'ex Germania dell'Est, lo stipendio per la fascia retributiva 6 con oltre otto anni di esperienza lavorativa supera i 3.700 euro lordi al mese. Secondo il contratto collettivo, i dipendenti del Deutsches Rotes Kreuz guadagnano dai circa 3.098 euro lordi (livello 3) a circa 3653 euro (livello 6) lordi al mese.



Dove si guadagna di più nell'ambito dell'assistenza infermieristica?

Gli operatori sanitari ricevono mensilmente delle indennità se lavorano nei settori dell'assistenza infermieristica particolarmente impegnativi o con gruppi di malati a rischio. Ad esempio, gli operatori sanitari in terapia intensiva ricevono un supplemento mensile di circa 100 euro. Chi lavora con gruppi a rischio, come i pazienti immunodepressi, riceve un contributo mensile compreso tra i 46 euro e 60 euro, a seconda del contratto collettivo.


Inoltre, a seconda del contratto collettivo, vengono pagate indennità per il lavoro a turni, il cambio dei turni e i turni notturni. I servizi di pronto intervento e di disponibilità invece pagano uno stipendio più alto alla fine del mese.

Come posso aumentare il mio stipendio come infermiera?

Chi è retribuito secondo un contratto collettivo riceve un salario più alto accumulando maggiore esperienza professionale. Piu' anni di esperienza portano a una promozione all'interno della fascia di stipendio, con un graduale aumento del salario. A seconda del contratto collettivo, il livello più alto all'interno di una fascia salariale viene raggiunto dopo otto o 15 anni di lavoro.

Inoltre, la possibilità di continuare la formazione o di ottenere una posizione di leadership può portare a una promozione nella fascia salariale e, di conseguenza, a uno stipendio più elevato. Ad esempio, le infermiere specializzate in igiene, che svolgono attività corrispondenti, vengono inserite nella fascia P 9 del TVöD e guadagnano circa 3.734 euro al mese al livello più basso. Al livello più alto, lo stipendio aumenta di circa 240 euro lordi al mese (circa 3.974 euro).

Nel settore dell'assistenza infermieristica, uno stipendio significativamente più elevato può essere ottenuto quando un operatore sanitario assume responsabilità gestionali. I dipendenti del servizio pubblico che lavorano come responsabili di gruppo o di team, con fino a nove dipendenti a loro subordinati, vengono inseriti nelle fasce P 9 fino a P 11. In queste fasce salariali, lo stipendio mensile lordo va da circa 3.734 euro a 3.757 euro. Con l'esperienza crescente, la retribuzione può arrivare fino a 3.974 euro nella fascia P 9 o addirittura a 4.485 euro nella P 11. Per coloro che ricoprono il ruolo di capo reparto, la classificazione avviene nelle fasce P 12 o P 13, con uno stipendio iniziale compreso tra circa 3.969 euro e circa 4.182 euro. Con un'adeguata esperienza lavorativa, secondo il contratto collettivo, il reddito nella fascia P 13 può raggiungere quasi i 5000 euro lordi al mese.

Anche alla Caritas e alla Croce Rossa Tedesca, gli operatori sanitari possono incrementare il proprio stipendio assumendo posizioni di leadership. I responsabili di reparto presso la Croce Rossa Tedesca, in base al contratto collettivo, possono guadagnare fino a circa 4.973 euro lordi al mese nella fascia P 13. Per i responsabili di reparto presso la Caritas, lo stipendio può raggiungere fino a circa 5.097 euro, a seconda dell'area tariffaria e dell'esperienza professionale.

Tutti a Berlino. Guida pratica per italiani in fuga





Se vuoi sapere perchè gli infermieri brasiliani non vogliono lavorare in Germania leggi qui -->>




Così Berlino e Bruxelles ora vorrebbero affondare il "capolavoro diplomatico" di Meloni in Tunisia

COME RIPORTANO FONTI EUROPEE E TEDESCHE RILANCIATE DA DIE ZEIT E DER SPIEGEL, BERLINO E BRUXELLES ORA VORREBBERO AFFONDARE IL PRESUNTO CAPOLAVORO DIPLOMATICO ITALIANO FIRMATO A TUNISI DAL COSIDDETTO "TEAM EUROPE": MELONI, VON DER LAYEN E RUTTE. NE SCRIVE IL SEMPRE BEN INFORMATO LOST IN EUROPE



Era un insolito trio: la presidente della Commissione UE von der Leyen, l'italiana Meloni, appartenente a una formazione post-fascista, e il primo ministro olandese uscente Rutte, noto come il "Team Europa", hanno firmato un memorandum con l'autocrate locale a Tunisi. Tuttavia, ora l'accordo potrebbe essere a rischio.

Diversi Stati dell'Unione Europea, tra cui la Germania, hanno manifestato dubbi riguardo alla forma e al contenuto del previsto accordo, il quale dovrebbe limitare il numero di rifugiati provenienti dalla Tunisia.

Secondo fonti riservate dell'UE riportate da Die Zeit, sarebbe "inaccettabile" che un memorandum venga firmato senza la preventiva approvazione del Consiglio.

È importante ricordare che il Consiglio rappresenta tutti i 27 Stati membri dell'Unione. Sebbene la Commissione europea possa negoziare accordi, essi diventano legalmente validi solo con l'approvazione del Consiglio. Quindi, un'azione improvvisata da parte della cosiddetta "Squadra Europa" non è sufficiente.

Secondo l'anteprima di Die Zeit, addirittura il governo tedesco critica il contenuto dell'accordo poiché la cooperazione con la Tunisia non rispetta gli standard umanitari e il diritto internazionale.

Anche il Servizio giuridico del Consiglio, il Servizio europeo per l'azione esterna e diversi altri Stati membri hanno espresso critiche riguardo all'approccio adottato dalla Commissione. In un documento con la trascrizione delle discussioni tra diplomatici tedeschi, un rappresentante del Servizio giuridico ha parlato di un "alto grado di mancanza di rispetto".

È stato segnalato che il Servizio giuridico si riserva il diritto di intraprendere azioni legali, come riferito da "Der Spiegel". L'approccio adottato da Von der Leyen potrebbe quindi avere serie ripercussioni e, nel peggiore (o nel migliore) dei casi, l'accordo potrebbe essere addirittura annullato...


La Bundeswehr cerca disperatamente nuove reclute ma non le trova

I GRANDI PIANI PER IL RIARMO TEDESCO SI SCONTRANO CON LA GRAVE MANCANZA DI GIOVANI RECLUTE PRONTE AD ARRUOLARSI NELLA BUNDESWEHR, CHE ORA PER CERCARE DI AUMENTARE GLI EFFETTIVI DOVRÀ RIVOLGERSI AGLI IMMIGRATI E ALLE DONNE. NE SCRIVE JUNGE WELT


Nonostante i tanti milioni investiti in pubblicità, la ricerca di nuove reclute per la Bundeswehr resta una missione disperata. Manifesti incendiari sono affissi un po' in tutta la Germania, fanno pubblicità su Internet, nelle scuole e nei cosiddetti 16 "centri di carriera" dell'esercito. Tuttavia, gli sforzi sembrano essere vani, poiché il numero di candidati è in continuo calo. Attualmente la Bundeswehr ha 180.770 persone alle sue dipendenze, ma vorrebbe arrivare ad averne almeno 203.000. Purtroppo, tutte le frecce sulle liste di reclutamento puntano verso il basso.

Mercoledì, il Ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) durante una visita a un "centro per la carriera" delle forze armate a Stoccarda ha confermato la diminuzione del 7% delle candidature anche per quest'anno. I "centri di carriera" sono stati definiti da Pistorius la "nostra porta verso la società, una finestra per i candidati". Questa è stata la sua prima visita a una struttura del genere da quando ha assunto l'incarico. "Fuori dalla caserma, in mezzo alla società", almeno questo è il motto.

Solo il "Career Centre di Stoccarda" ha organizzato circa 300 eventi l'anno scorso, ma il personale del centro ha notato "cambiamenti e sensibilità sociali". Oggi, chi cerca un lavoro ha molte opzioni e la Bundeswehr è in concorrenza con l'economia e tanti altri posti di lavoro, anche se i lavori nell'esercito sono considerati "significativi". Non è chiaro tuttavia cosa si intenda esattamente con questa parola.

Ha invece annunciato che l'obiettivo di aumentare il numero di effettivi portandoli a 203.000 entro il 2031 sarà messo alla prova. Ha attribuito il tasso di abbandono del 30% nell'esercito a "richieste eccessive" e alle "aspettative". "I tedeschi" sono molto bravi a parlare male delle "loro forze armate". Ora invece vorrebbe cercare candidati in parti della popolazione che sono ancora piuttosto sconosciute alla Bundeswehr: le donne e le persone con un background migratorio ma con passaporto tedesco sono in cima alla lista delle richieste. Alla domanda posta mercoledì da junge Welt su quali fossero i risultati effettivi delle costose campagne pubblicitarie, il capitano di fregata Christina Routsi ha risposto a nome dello staff di informazione stampa del Ministero federale della Difesa: "Non abbiamo nulla da aggiungere a quanto dichiarato".

Durante la visita a Stoccarda, Pistorius ha anche annunciato che non vede ancora la necessità di trasferire i soldati della Bundeswehr di stanza nel Paese dopo il colpo di Stato in Niger: il comandante tedesco in loco, infatti, ha dichiarato che non c'è "alcuna minaccia per la sicurezza" del contingente.

Zaklin Nastic, responsabile per la politica in materia dei diritti umani per la linke al Bundestag e presidente della Commissione Difesa, ha dichiarato che, alla luce del calo dei candidati alla Bundeswehr, le campagne pubblicitarie per il reclutamento dovrebbero essere interrotte anziché ulteriormente portate avanti. Ha anche richiesto l'interruzione immediata del reclutamento dei minori. "Se persino il Commissario per le Forze Armate, Eva Högl, critica apertamente il divieto di pubblicità nelle scuole, questo è un esempio lampante della crescente brama di riarmo e del militarismo del governo federale", ha affermato Nastic.

giovedì 3 agosto 2023

Perchè gli infermieri brasiliani non ne vogliono sapere di andare a lavorare in Germania

I MINISTRI HEIL E BAERBOCK SONO STATI RECENTEMENTE IN BRASILE IN CERCA DI INFERMIERI PER GLI OSPEDALI TEDESCHI, DOVE C'E' UNA GRAVE CARENZA DI PERSONALE QUALIFICATO PER L'ASSISTENZA. EPPURE GLI INFERMIERI SPECIALIZZATI BRASILIANI NON NE VOGLIONO SAPERE DI ANDARE A LAVORARE IN GERMANIA, ANCHE PER UNO STIPENDIO NETTO CHE E' IL TRIPLO O IL QUADRUPLO DI  QUELLO CHE PRENDONO IN BRASILE. UN ARTICOLO MOLTO INTERESSANTE DI NTV CI SPIEGA PERCHE'

INFERMIERE BRASILIANE
INFERMIERE BRASILIANE IN GERMANIA

I Ministri del Lavoro Heil e degli Esteri Baerbock hanno intenzione di reclutare lavoratori qualificati dal Brasile, ma con una certa cautela per non sottrarre al paese troppi operatori del settore. Tuttavia, il problema principale in realtà sembra essere quello che pochi desiderano venire in Germania.

"Menti intelligenti e mani che aiutano" è il mantra di Hubertus Heil. La Germania ha bisogno di tutti coloro che sono ben qualificati". Il Ministro del Lavoro sottolinea questo approccio anche in Brasile. È "importante per lui che tutte le parti possano avvantaggiarsi quando si tratta di immigrazione di manodopera qualificata", ha detto Heil durante un incontro con il suo omologo brasiliano Luiz Marinho. Entrambi hanno firmato una dichiarazione d'intenti per una "immigrazione equa".

Il problema riguarda soprattutto gli operatori sanitari. Tuttavia, il rischio maggiore non è che la Germania li sottragga al Brasile, ma che in realtà solo pochi siano interessati ad andare a lavorare in Germania.

Un esempio è Vanessa Guimarães, 28 anni, residente a Juazeiro, nello stato di Bahia, nella regione nord-est del Brasile, una delle aree più povere del paese. Vanessa racconta di aver ricevuto solo 20 euro per un turno di dodici ore in un reparto pediatrico durante la pandemia di COVID-19. Troppo poco. Per questo motivo, a ottobre andrà a lavorare in Germania.

BAERBOCK E HEIL
BAERBOCK E HEIL IN BRASILE


La prima impressione è buona: i salari più alti e le procedure più rapide rendono la Germania un'opzione attraente come Paese di emigrazione. In Brasile, gli operatori sanitari guadagnano in media 600 euro, mentre in Germania guadagneranno circa quattro volte tanto. Ma ci sono altre ragioni che spingono Vanessa verso la Germania, oltre al salario più alto. Ad esempio, ha ricevuto offerte anche dall'Italia e dal Canada, ma il processo di riconoscimento delle sue qualifiche è risultato più lungo e difficile in quei paesi. Inoltre, i datori di lavoro tedeschi si sono mostrati più disposti ad aiutarla, come ad esempio pagandole il corso di tedesco in Brasile.

Vanessa farà parte di un piccolo ma crescente gruppo di assistenti brasiliani in Germania. Attualmente sono circa 2300, secondo i dati dell'Agenzia federale del lavoro. Esistono agenzie di collocamento tedesco-brasiliane come Nursewelt, ma in confronto, il numero di operatori sanitari brasiliani in Germania è ancora relativamente basso. Questo nonostante la domanda di personale infermieristico in Germania sia in crescita e nei prossimi anni saranno necessari circa 180.000 infermieri aggiuntivi.

"Lavori come manodopera a basso costo."

Perché così pochi infermieri brasiliani decidono di lavorare in Germania? Chi ci ha già provato può fornire una risposta. Carol Pirath, un'infermiera di Rio de Janeiro, ha lavorato per sei mesi in un ospedale nel sud della Germania, ma è tornata in Brasile con una sensazione di delusione. Si è sentita considerata come manodopera a basso costo.

Inizialmente, Carol aveva sperato che il riconoscimento della sua laurea sarebbe stato veloce, ma ci sono voluti molti mesi e durante questo periodo ha guadagnato solo quanto una lavoratrice non qualificata, 1400 euro. La situazione economica era difficile poiché un appartamento bilocale per lei e suo marito costava circa 1000 euro, e con 400 euro al mese non riuscivano a sostenere le spese.

Carol è stata colpita dalla durezza del lavoro degli infermieri in Germania, sottoposti a turni di notte senza pause adeguate e responsabilità su un elevato numero di pazienti, nel suo caso, ben 34. A differenza del Brasile, dove poteva ancora uscire con gli amici dopo il lavoro, in Germania tornava solo desiderando di dormire.

Le colleghe tedesche di Carol spesso prendevano giorni di malattia, che lei interpretava come una forma di autodifesa dovuta all'ambiente di lavoro stressante. Tuttavia, le infermiere straniere, tra cui Carol, avevano paura a fare lo stesso, temendo di perdere il lavoro. Inoltre, gli operatori sanitari stranieri venivano trattati diversamente, sentendosi sminuiti a causa della minore responsabilità medica rispetto ai colleghi tedeschi, il che portava a frustrazione da entrambe le parti.

Il problema si estende anche al fatto che gli operatori brasiliani spesso hanno un livello di istruzione più elevato rispetto a quelli tedeschi. Questo può provocare un senso di frustrazione e una mancanza di riconoscimento nella nuova posizione lavorativa.

Le sfide che il reclutamento deve affrontare riguardano anche l'elevato carico di lavoro nell'assistenza in Germania. Questo ostacola la formazione adeguata di nuovi operatori sanitari stranieri e impedisce loro di svolgere il lavoro in modo soddisfacente per sé stessi e per il team.

Affinché il reclutamento funzioni, le condizioni dell'assistenza in Germania devono essere migliorate. Altrimenti, gli operatori sanitari reclutati se ne andranno rapidamente. Nonostante le sfide, Vanessa, un'infermiera pediatrica, ha deciso di lavorare in Germania in autunno, sperando in una vita migliore, anche se di poco. La sua decisione è stata valutata considerando vantaggi e svantaggi, ma resta il fatto che in Germania l'assistenza sanitaria non è ancora sufficientemente apprezzata.


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Au pair in Germania? Ma anche no!

LA TAZ CI RACCONTA UNA STORIA DI ORDINARIO SFRUTTAMENTO NEI CONFRONTI DI UNA RAGAZZA ALLA PARI ARRIVATA IN GERMANIA CON IL SOGNO DI IMPARARE UN PO' DI TEDESCO E DI UN FUTURO MIGLIORE, MA CHE PRIVA DI DIRITTI E A RISCHIO ESPULSIONE È STATA COSTRETTA A SUBIRE PER MOLTI MESI LE VESSAZIONI DI UNA FAMIGLIA TIRANNICA E INVADENTE. SE NE EVINCE CHE SPESSO IL CONFINE FRA IL MONDO DELLE AGENZIE CHE INTERMEDIANO RAGAZZE ALLA PARI E QUELLO DEI TRAFFICANTI DI DONNE È MOLTO SOTTILE. DA TAZ.DE



au pair

Quando Cristina* raccoglie i giocattoli dei bambini, sono già le 22.00 passate. Ha appena messo a letto i bambini e ha anche svuotato la lavastoviglie. Ora deve solo pulire i giocattoli dei bambini, pezzo per pezzo, un altro compito quotidiano.

Cristina, quasi quattro anni dopo essere arrivata in Germania come ragazza alla pari dalla Colombia, ricorda: "Ero così stanca che non volevo più farlo". All'epoca, la ventiseienne aveva completato gli studi in economia e desiderava conoscere un altro Paese, addirittura un altro continente. 

Aveva già incontrato alcuni tedeschi nella sua città natale, Bogotà. "Sono stati molto cordiali con me e la loro cultura mi ha incuriosito molto", dice la giovane donna. Ma i soggiorni in Germania sono costosi e i visti sono difficili da ottenere. Su Internet, Cristina si è imbattuta nella possibilità di fare un anno alla pari. "Era il modo più semplice e sicuro, perché bastava occuparsi dei bambini presso una famiglia", ha pensato, ci dice a posteriori.

Ha trovato una famiglia ospitante attraverso il portale di collocamento AuPairWorld, che si pubblicizzava con il video promettente di una nuova famiglia e altre sfide entusiasmanti per gli au pair.

Tuttavia, Cristina oggi parla dei suoi ricordi solo in forma anonima, poiché ha ancora paura della madre ospitante, che in passato ha esercitato forti pressioni psicologiche su di lei, arrivando persino a intromettersi nella sua ricerca di lavoro.



Oggi Cristina ha interrotto i contatti con la famiglia ospitante e ha cambiato numero di cellulare. Le ci è voluto molto tempo per fare i conti con le esperienze vissute durante il periodo alla pari, con la sensazione di essere completamente in balia di una persona. La Taz dispone di e-mail, cronologie di chat e registrazioni vocali delle dichiarazioni di Cristina sul suo anno alla pari, che fanno sembrare credibile la versione di Cristina sulle sua esperienza. La Taz ha anche potuto parlare con diverse persone che hanno avuto contatti con Cristina o con la famiglia ospitante durante l'anno alla pari.