giovedì 26 settembre 2024

I Confini della Povertà in Germania: da questo stipendio netto in Germania si viene considerati poveri

In Germania, chi guadagna meno del 60% del reddito medio netto è considerato “povero”. Questa definizione, che può sorprendere molti, riguarda un numero crescente di persone, tra cui studenti e pensionati. Scopriamo insieme come si determina la soglia di povertà e perché riguarda così tante persone nel Paese. Ne scrive ruhr24.de

Reddito Netto e Povertà: Dove si Colloca il Confine?

Secondo l’Ufficio Statistico Federale, in Germania una persona è considerata a rischio di povertà se il suo reddito netto è inferiore al 60% del reddito mediano della popolazione. Secondo la definizione dell’Unione Europea, questo significa che nel 2021, per una persona che vive da sola, il reddito annuale netto doveva essere inferiore a 15.000 euro, ovvero circa 1.250 euro al mese.

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La Povertà Relativa: Non Solo Una Questione di Sopravvivenza

La povertà in Germania non si misura solo in termini di necessità di base, come può accadere in molti Paesi in via di sviluppo. Qui si parla di “povertà relativa”, che si riferisce al reddito di una persona rispetto alla media nazionale. Questo tipo di povertà non comporta necessariamente l’impossibilità di coprire i bisogni fondamentali, ma piuttosto di mantenere uno standard di vita accettabile e partecipare pienamente alla società.

Studenti e Pensionati: Le Fasce Più Colpite

La soglia di povertà relativa coinvolge circa il 14,7% della popolazione in Germania. Tuttavia, gli anziani e i pensionati sono particolarmente colpiti. Il tasso di rischio di povertà per le persone dai 65 anni in su è del 18,3%, mentre per chi ha superato i 75 anni questa percentuale arriva al 17,9%.

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Uno dei principali motivi dietro l’aumento della povertà tra gli anziani è la bassa pensione che molti ricevono. Spesso, un reddito inferiore a 1.250 euro al mese non basta per mantenere lo stesso standard di vita di un tempo, soprattutto in un contesto di costo della vita crescente.

Le Donne Sono Più a Rischio di Povertà

Le donne, in Germania, sono più esposte al rischio di povertà rispetto agli uomini. Il tasso di povertà per le donne è del 15,4%, rispetto al 13,9% per gli uomini. Questa differenza si accentua con l’età: per le donne oltre i 65 anni, il rischio di povertà sale al 20,3%, mentre per gli uomini si ferma al 15,9%. Tra le donne che hanno superato i 75 anni, la percentuale di quelle a rischio povertà è del 20,6%.

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Perché Le Donne Sono Più Vulnerabili?

Questa disparità di genere è spesso legata a fattori legati al mondo del lavoro. Le donne, specialmente a partire dai 30 anni, tendono a lavorare meno o a guadagnare meno rispetto agli uomini. Ciò si riflette direttamente nei loro diritti pensionistici, contribuendo a rendere più grave il problema della povertà tra le donne in età avanzata.

Povertà Relativa: Non Una Questione da Sottovalutare

Nonostante non si tratti di “povertà assoluta” come nei Paesi in via di sviluppo, la povertà relativa in Germania ha comunque effetti significativi. Chi vive con meno di 1.250 euro al mese spesso fatica a partecipare alla vita sociale o a gestire spese impreviste. Questo fenomeno colpisce una fetta crescente della popolazione, in particolare le persone anziane.

In futuro, si stima che circa nove milioni di lavoratori a tempo pieno in Germania potrebbero affrontare difficoltà economiche una volta andati in pensione, delineando uno scenario preoccupante per le prossime generazioni.

Conclusione: Un Problema Silenzioso in Crescita

La povertà relativa in Germania è una realtà che colpisce in particolare i più vulnerabili: studenti, pensionati e soprattutto donne. Anche se non si tratta di una povertà di sussistenza, le difficoltà economiche che ne derivano influenzano il tenore di vita e la partecipazione alla società, creando disuguaglianze che non possono essere ignorate.

I cambiamenti demografici e le tendenze economiche indicano che questo problema potrebbe aggravarsi in futuro, mettendo ulteriormente a rischio il benessere di milioni di persone.

Trasferirsi in Germania: Opportunità e Sfide

La decisione di trasferirsi in un altro paese è sempre un passo significativo, e per molti, la Germania rappresenta una meta ambita per le sue opportunità lavorative e il suo elevato standard di vita. Tuttavia, è essenziale comprendere che questo cambiamento comporta sia vantaggi che sfide. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti da considerare prima di fare il grande passo, affinché tu possa essere preparato e informato.

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È la Scelta Giusta per Te?

La prima domanda da porsi è: “Trasferirsi in Germania è la scelta giusta per me?” Mentre la Germania offre una vasta gamma di opportunità, è importante considerare anche i costi, non solo economici ma anche emotivi. Spesso, ci si concentra sulle possibilità di carriera e sui compensi, trascurando l’impatto psicologico e l’adattamento che un trasferimento comporta.

Riconoscere i Costi Emotivi

Molti tendono a sottovalutare la nostalgia e la difficoltà di lasciare le proprie abitudini quotidiane, come passare del tempo con amici e familiari. È fondamentale riconoscere che l’abbandono di routine familiari può portare a sentimenti di isolamento e disorientamento. Prima di trasferirti, rifletti su quali aspetti della tua vita in Italia potrebbero mancarti e preparati mentalmente a questa transizione.

Preparazione: Documenti Necessari

Un elemento cruciale per un trasferimento di successo è la preparazione. Prima di partire, è essenziale raccogliere e organizzare tutta la documentazione necessaria. Ecco un elenco di documenti che dovresti considerare di portare con te:

  1. Carta d’Identità: Fino a quando non ti iscrivi all’AIRE, sarà necessario tornare in Italia per rinnovarla.
  2. Tessera Sanitaria: Ti garantirà assistenza sanitaria per i primi tre mesi in Germania.
  3. Certificato di Matrimonio Internazionale e Stato di Famiglia: Utili per la registrazione della famiglia in Germania.
  4. Attestato di Rischio Internazionale: Necessario per le assicurazioni auto in Germania.
  5. Titoli di Studio e Certificati Professionali: Raccogli tutti i documenti che attestano le tue competenze, utili per la ricerca di lavoro.
  6. Documentazione Sanitaria: Riporta eventuali patologie e farmaci che stai assumendo.

Evitare Errori Comuni

Un errore comune è non essere sufficientemente preparati, come non portare documenti fondamentali. Ciò può comportare perdite di tempo e costi aggiuntivi. Assicurati di avere un elenco di tutto ciò di cui hai bisogno e di organizzare i documenti in una cartella accessibile.

Importanza della Lingua

La lingua è un aspetto chiave per l’integrazione. Solo il 13,7% della popolazione italiana parla un inglese sufficiente e una percentuale ancora più bassa conosce il tedesco. Investire tempo nell’apprendimento del tedesco prima di partire ti darà un vantaggio notevole. Esplora corsi online, applicazioni come Babbel o corsi privati per acquisire le basi prima di arrivare.

Rete di Supporto

Non dimenticare l’importanza di avere una rete di supporto, sia in Italia che in Germania. Avere amici o familiari che possono offrire consigli e assistenza durante il processo di adattamento può fare la differenza. Se hai già conoscenti in Germania, contattali prima di partire per avere informazioni utili su come integrarti.

Opportunità di Lavoro e Scelte Consapevoli

Quando si cerca lavoro, è consigliabile essere cauti riguardo alle offerte che includono vitto e alloggio. Sebbene queste possano sembrare allettanti, possono anche limitarti nella ricerca di un lavoro migliore e più gratificante. Considera l’idea di cercare una stanza in un appartamento condiviso per avere maggiore libertà nella tua ricerca professionale.

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Conclusione: Preparati e Sii Realistico

In conclusione, trasferirsi in Germania può rappresentare un’opportunità incredibile, ma richiede una preparazione adeguata e una valutazione realistica delle proprie capacità e delle sfide che si possono presentare. Fai una lista dei documenti necessari, investi nell’apprendimento della lingua e, soprattutto, sii consapevole dei costi emotivi del trasferimento.

Se hai trovato utile questo articolo, ti invitiamo a condividerlo con amici o familiari che stanno considerando un simile passo. E se hai esperienze o suggerimenti personali, non esitare a condividerli nei commenti. Preparati al meglio e buona fortuna nel tuo viaggio verso la Germania!


Mercato Immobiliare Tedesco: Segni di Ripresa nel 2° Trimestre 2024!

Nel 2° trimestre 2024, i prezzi delle immobili residenziali in Germania (destatis.de) mostrano dinamiche interessanti, rivelando un quadro complesso. Ecco cosa c’è da sapere:

Diminuzione rispetto allo scorso anno, ma segni di ripresa

I dati preliminari indicano che i prezzi delle immobili residenziali (indice dei prezzi delle case) sono diminuiti in media del 2,6% rispetto al 2° trimestre 2023. Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, si registra un aumento dell’1,3%. Questo segna il primo incremento rispetto a un trimestre precedente dal 2° trimestre 2022.

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Panoramica dell’Indice dei Prezzi delle Case

L’indice dei prezzi delle case (con base 2015 = 100) mostra un calo significativo nel tempo, ma l’ultimo trimestre ha portato un’inversione di tendenza.

Aumenti di Prezzo nelle Diverse Regioni

Nonostante i prezzi siano ancora in calo nella maggior parte delle aree della Germania rispetto al 2° trimestre 2023, si osservano aumenti nei prezzi delle case unifamiliari e bifamiliari in tutte le regioni rispetto al trimestre precedente.

Città Principali in Evidenza

Nelle sette più grandi città della Germania (Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia, Francoforte sul Meno, Stoccarda e Düsseldorf), i prezzi sono aumentati dell’1,6% per gli appartamenti e del 2,3% per le case unifamiliari e bifamiliari rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, rispetto al trimestre dello scorso anno, gli appartamenti in queste metropoli sono stati più economici del 1,5%, mentre le case hanno visto una diminuzione del 4%.

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Trend nei Distretti Rurali

Anche in altre città grandi e autonome, gli appartamenti hanno mostrato un aumento dei prezzi dell’1,4% rispetto al trimestre precedente, ma un calo dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Per quanto riguarda le case unifamiliari e bifamiliari, il loro costo è aumentato dell’1,3% rispetto al 1° trimestre 2024, ma è comunque più basso del 4,9% rispetto al 2° trimestre 2023.

In distritti rurali scarsamente popolati, i compratori hanno speso il 0,9% in più per le case unifamiliari e bifamiliari rispetto al 1° trimestre 2024, ma hanno pagato ancora il 5% in meno rispetto al 2° trimestre 2023. Gli appartamenti in queste aree hanno visto una diminuzione del 3% rispetto al trimestre precedente e del 6,5% rispetto al trimestre dello scorso anno.

Conclusione

In sintesi, mentre i prezzi delle immobili residenziali mostrano una diminuzione rispetto all’anno scorso, l’aumento dei prezzi rispetto al trimestre precedente potrebbe suggerire una possibile ripresa nel mercato immobiliare. Sarà interessante osservare come questi trend evolveranno nei prossimi mesi.

mercoledì 25 settembre 2024

Perchè in Germania il sistema degli asili è in profonda crisi

La situazione attuale degli asili nido e delle scuole per l’infanzia in Germania sta raggiungendo un punto critico. Il sistema non funziona più per nessuno: né per i bambini, né per i genitori, né per gli operatori del settore. Vediamo come la crescente domanda di assistenza per l’infanzia, associata a una grave carenza di personale, stia rendendo insostenibile la gestione quotidiana delle strutture educative e cosa si può fare per risolvere il problema. Ne scrive la dgb.de

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Domanda in crescita, offerta insufficiente

Negli ultimi anni, il bisogno di assistenza per l’infanzia è aumentato a dismisura. Dal 2013, il diritto legale a un posto in un asilo nido, insieme alla crescente volontà delle donne di rientrare nel mondo del lavoro, ha spinto la domanda alle stelle. Tuttavia, l’offerta non è riuscita a tenere il passo. Nonostante un numero crescente di diplomati nel settore e un aumento delle assunzioni, la carenza di personale negli asili è ancora acuta, rendendo difficilissimo garantire un’assistenza adeguata per tutti i bambini.


Educatori sotto pressione: tra lavoro part-time e cambio di carriera

La pressione sugli educatori è enorme. Il personale – prevalentemente donne – deve far fronte a carichi di lavoro insostenibili. Non è un caso che quasi tre quarti degli educatori in Bassa Sassonia abbiano scelto il part-time per cercare di gestire lo stress lavorativo. Ancora più preoccupante è il fatto che, secondo una ricerca dell’Istituto per la Ricerca sul Mercato del Lavoro e le Professioni (IAB), dopo solo un anno di lavoro, il 39% degli educatori ha già abbandonato la professione, con il tasso che scende al 24% dopo nove anni.

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Migliori condizioni di lavoro: la chiave per più personale

Per migliorare la situazione negli asili, è cruciale garantire condizioni di lavoro più attraenti e sostenibili per il personale. Solo con una copertura adeguata e carichi di lavoro gestibili sarà possibile ridurre l’assenteismo, contrastare il sovraccarico fisico e mentale e prevenire la chiusura o la riduzione degli orari di apertura degli asili.


Una formazione retribuita per aumentare l’attrattività della professione

Perché il lavoro dell’educatore torni ad essere attrattivo, occorre un piano d’azione vincolante da parte del governo regionale. Ciò include:

  • L’introduzione di team multiprofessionali con il supporto di personale amministrativo e tecnico per alleggerire il carico degli educatori.
  • Più tempo per le attività principali, come la preparazione delle lezioni e l’attenzione ai singoli bambini.
  • Una formazione retribuita (modello PiA) allineata al livello DQR6 per incentivare l’ingresso nel settore.

La necessità di una terza figura di supporto: anticipare i tempi

Uno dei punti cruciali per il futuro del sistema degli asili è l’introduzione di una terza figura di supporto nelle classi, prevista per il 2027. Tuttavia, questa scadenza è troppo lontana. Dovrebbe essere anticipata, già nei prossimi anni, quando il personale sarà disponibile, così da migliorare immediatamente la qualità del servizio e garantire maggior supporto agli educatori.


Conclusioni: agire ora per il bene di tutti

In conclusione, il sistema degli asili è a un punto di rottura, ma con misure concrete e mirate, come condizioni di lavoro più attrattive, una terza figura di supporto e una formazione retribuita, è possibile invertire la tendenza. Questo non solo migliorerebbe la vita dei lavoratori del settore, ma anche quella dei genitori e, soprattutto, dei bambini che meritano un’educazione di qualità.

Il futuro del sistema educativo passa da qui: più risorse, più personale e più attenzione alle esigenze di tutti.


martedì 24 settembre 2024

Il Boom del Solare in Germania: la rete elettrica verso il collasso

Negli ultimi anni, la Germania ha assistito a un vero e proprio boom solare, con impianti fotovoltaici che spuntano ovunque, dai tetti delle case ai balconi. Sebbene questa sia una notizia positiva per la transizione energetica, c’è un lato oscuro di cui si parla sempre di più: le reti elettriche faticano a reggere l’enorme afflusso di energia, soprattutto nelle regioni del sud dove gli impianti solari privati sono diffusissimi. Ne scrive N-TV

“Durante le giornate soleggiate di festa, le nostre reti raggiungono già oggi il limite”, afferma Maik Render, portavoce del consiglio di amministrazione del fornitore energetico N-Ergie, in una recente intervista con ntv. “Prima o poi, salterà il fusibile.”

Quando il Sole Diventa un Problema

Sembra quasi un paradosso: più sole, più energia, ma anche più rischi per la rete elettrica. In giornate particolarmente soleggiate, come durante le festività, quando le persone non sono a casa e l’industria è ferma, le reti si trovano sovraccariche di energia prodotta dagli impianti solari privati.

Le aree dove questo problema si avverte di più sono quelle con un’alta densità di impianti fotovoltaici, come molte regioni nel sud della Germania. In queste zone, capita sempre più spesso che la rete non riesca ad assorbire tutta l’elettricità generata, e i fusibili scattano per evitare il surriscaldamento.

Render spiega che “un sistema elettrico vive dell’equilibrio tra la quantità di energia immessa e quella consumata”. Se questo equilibrio si rompe, il sistema va in tilt.

Impianti Fotovoltaici: Tra Incentivi e Regolamentazioni

Gli impianti solari privati sono stati ampiamente incentivati negli ultimi anni per promuovere la transizione energetica. Tuttavia, questo ha portato a un effetto collaterale imprevisto: un aumento delle difficoltà nel gestire l’eccesso di energia prodotta. A complicare la situazione, ci sono i Balkonkraftwerke, impianti solari installati sui balconi, che aggiungono ulteriore pressione sulla rete.

Secondo Render, non è più sufficiente incentivare la costruzione di nuovi impianti solari. È ora necessario introdurre delle regole che ne limitino l’uso in certi momenti critici. “Non si può solo incentivare, ma bisogna anche imporre delle regole”, afferma, suggerendo che l’elettricità prodotta in eccesso dagli impianti solari potrebbe essere immessa nella rete solo in determinati orari, per evitare il sovraccarico.

La Questione degli Accumulatori: Soluzione o Complicazione?

Una possibile soluzione per gestire l’eccesso di energia sarebbe l’utilizzo di accumulatori locali. Tuttavia, anche qui sorgono dei problemi. Attualmente, la maggior parte delle batterie viene utilizzata per garantire l’autosufficienza energetica dei singoli proprietari di casa, non per supportare la rete. Render spiega che, tecnicamente, gli accumulatori potrebbero aiutare la rete nei momenti di sovraccarico, ma i proprietari non sono incentivati a farlo.

“La batteria si carica quando il sole è più forte, intorno alle 11 del mattino, ma per la rete sarebbe meglio se si caricasse dopo”, osserva Render. Questo tipo di regolazione richiederebbe però un incentivo economico che, al momento, non esiste.

La Transizione Energetica e l’Equità Sociale

Un altro punto critico sollevato da Render riguarda l’equità sociale nella distribuzione dei benefici della transizione energetica. “La maggior parte dei tedeschi non può permettersi un impianto solare perché non possiede una casa”, afferma. Questo crea una divisione sociale tra chi può permettersi di investire in solare e accumuli e chi no. In città come Norimberga, dove molte persone vivono in grandi complessi residenziali, c’è chi non ha la possibilità di beneficiare degli incentivi, mentre i proprietari di case riducono le loro bollette da 20 anni.

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Il Futuro dell’Energia Solare: Una Sfida Tecnica e Sociale

La sfida della Germania non riguarda solo la costruzione di nuovi impianti solari, ma anche la gestione equa ed efficiente dell’energia prodotta. La distribuzione delle responsabilità tra i diversi attori — dalle famiglie ai fornitori di energia — sarà cruciale per il successo della transizione energetica.

Come conclude Render, “La distribuzione delle responsabilità sarà la questione centrale della transizione energetica. Non possiamo permetterci di incentivare solo i proprietari di case, escludendo gli affittuari. Questo rischia di creare tensioni sociali che potrebbero minare il consenso per la transizione stessa.”

Conclusione

Il boom solare in Germania è un segnale positivo, ma anche una sfida complessa. Mentre il Paese cerca di abbandonare i combustibili fossili, deve fare i conti con reti sovraccariche e problemi di equità sociale. La soluzione passa attraverso un miglior bilanciamento tra incentivi e regolamentazioni, insieme a investimenti mirati nelle infrastrutture e negli accumulatori.

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG in Germania

Solo a Francoforte e Monaco di Baviera si spende di più

Trovare una stanza in un appartamento condiviso (WG) non è mai stato così caro, e Berlino è tra le città più costose in Germania. Solo a Francoforte sul Meno e a Monaco di Baviera i prezzi sono più alti. Questa è la conclusione di una recente analisi condotta dall’Istituto Moses Mendelssohn in collaborazione con la piattaforma “wg-gesucht”. Ne scrive RBB24.de

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Prezzo Medio a Berlino: 650 Euro

Con l’inizio del semestre invernale alle porte, il prezzo mediano per una stanza in una WG a Berlino è di 650 euro al mese. Questo rende la capitale la terza città più cara per chi cerca una sistemazione condivisa. Solo Monaco di Baviera, con 790 euro, e Francoforte, con 680 euro, sono più costose.

Secondo il responsabile del progetto, Stefan Brauckmann, i dati mostrano una leggera stabilizzazione dei prezzi dopo gli aumenti esponenziali registrati negli ultimi anni.

Un Rallentamento Dopo l’Aumento dei Prezzi

Brauckmann ha spiegato che “dopo la fine della pandemia di Covid-19 e l’inizio della guerra in Ucraina, i costi abitativi sono aumentati notevolmente. Tuttavia, ora stiamo osservando una fase di ripresa”. Infatti, rispetto all’anno scorso, i prezzi delle stanze nelle WG a Berlino sono rimasti stabili, nonostante il contesto economico turbolento.

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Il Costo Medio delle Stanze nelle Città Universitarie

In media, una stanza in WG nelle città universitarie tedesche costa 489 euro al mese, una cifra che è aumentata di 17 euro rispetto al semestre invernale 2023/2024. Berlino rimane ben al di sopra di questa media.

L’analisi è stata condotta su oltre 9.000 offerte pubblicate nelle ultime due settimane di agosto. Sono stati presi in considerazione 88 centri universitari con oltre 5.000 studenti, escludendo le università a distanza e quelle amministrative. Solo stanze in WG con due o tre residenti sono state incluse nell’analisi, escludendo nuove aperture.

Affitti alle Stelle: Berlino è tra le Città più Care per Vivere in WG

Quanto Pesa l’Affitto sul Bilancio degli Studenti?

L’affitto è una delle principali voci di spesa per gli studenti. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), due terzi degli studenti che non vivono con i genitori spendono circa il 54% del loro reddito mensile per l’affitto. La situazione è leggermente migliore per i tirocinanti, che spendono il 42% del loro reddito.

Questo elevato costo dell’affitto significa che molti studenti sono considerati “sovraccaricati” finanziariamente: circa due terzi di loro faticano a sostenere il peso degli affitti. In media, gli studenti che vivono da soli dispongono di meno di 867 euro al mese, mentre i tirocinanti hanno un reddito mensile leggermente superiore, pari a 1.240 euro.

Conclusione

Se stai cercando una stanza in una WG in una grande città tedesca, Berlino rimane una delle opzioni più costose, ma non la più cara. Tuttavia, con i prezzi degli affitti che si stanno stabilizzando, potrebbe esserci una speranza di miglioramento per gli studenti che cercano alloggi a prezzi accessibili.

Land Grabbing in Africa: Il Lato Oscuro degli Investimenti Tedeschi nelle Terre Agricole

Negli ultimi anni, molte aziende internazionali, comprese alcune tedesche, sono state coinvolte nel cosiddetto land grabbing – l’acquisizione massiva di terreni agricoli, spesso in paesi poveri, per scopi commerciali. Un esempio emblematico di questo fenomeno è la società tedesca Amatheon Agri, che sta acquisendo vasti appezzamenti di terreno in Africa, causando non pochi problemi alle popolazioni locali. Ne scrive German Foreign Policy

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Amatheon Agri: una storia controversa

Amatheon Agri Holding N.V., con sede a Berlino, è un’azienda agricola e alimentare che opera prevalentemente in Africa. Fondata nel 2011 dall’imprenditore tedesco Lars Windhorst e dall’ex dirigente della latteria Müller, Carl Heinrich Bruhn, l’azienda si occupa di agricoltura, allevamento e commercio alimentare, estendendo le sue attività lungo tutta la catena del valore. I suoi prodotti principali sono le cash crops, ovvero colture destinate principalmente all’esportazione, come mais e soia, oltre alla produzione di carne.

Amatheon Agri si è insediata in Zambia nel 2012, per poi espandersi in Uganda, Zimbabwe e, più recentemente, nella Repubblica Democratica del Congo. L’azienda promuove la sua presenza in Africa come una “win-win situation” per tutte le parti coinvolte, sfruttando il “know-how europeo” per valorizzare quelle che descrive come risorse “inutilizzate” nel continente africano. Tuttavia, la realtà sul campo sembra raccontare una storia molto diversa.

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Le conseguenze del land grabbing in Zambia

In Zambia, Amatheon Agri ha acquisito circa 40.000 ettari di terreni agricoli – una superficie simile a quella del Lago di Costanza in Germania. Ma per fare spazio alle sue monocolture di soia e mais, l’azienda ha costretto centinaia di piccoli agricoltori locali ad abbandonare le proprie terre. Questi sgomberi forzati hanno distrutto le comunità rurali, privando molte famiglie del loro unico mezzo di sussistenza.

Le terre acquisite da Amatheon Agri sono state recintate, impedendo ai contadini locali di accedervi. Questo li costringe a percorrere chilometri di deviazioni per raggiungere i mercati o i centri urbani, ostacolando persino il trasporto dei malati. A complicare ulteriormente la situazione, si registrano casi in cui la compagnia ha proibito l’uso dell’acqua fluviale per scopi domestici, aggravando la scarsità di risorse idriche in un paese già duramente colpito dalla siccità.

Le accuse contro Amatheon Agri

Le azioni di Amatheon Agri in Zambia sono state duramente criticate dall’ONG FIAN (FoodFirst Informations- und Aktions-Netzwerk), che ha documentato una serie di violazioni dei diritti delle comunità locali. L’azienda è accusata di aver chiuso i percorsi che collegano i villaggi ai centri urbani e di aver persino catturato il bestiame fuggito, restituendolo ai contadini solo dopo il pagamento di cifre esorbitanti.

Inoltre, due dighe costruite dall’azienda per l’irrigazione delle proprie colture hanno prosciugato i letti fluviali, lasciando diverse centinaia di famiglie senza accesso all’acqua durante la stagione secca. Nonostante queste gravi accuse, Amatheon Agri è stata recentemente elogiata da un funzionario dell’ambasciata tedesca in Zambia per i suoi presunti “successi in termini di sostenibilità economica, sociale ed ecologica”. Questo atteggiamento ha sollevato molte critiche, soprattutto in considerazione del fatto che due terzi della popolazione zambiana vive in condizioni di povertà e il paese sta affrontando una grave crisi alimentare.

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Land grabbing: una tendenza globale in crescita

Il caso di Amatheon Agri non è isolato. Il land grabbing è un fenomeno globale che si sta diffondendo rapidamente, con investitori internazionali sempre più interessati all’acquisizione di terre agricole, specialmente in Africa. Nel 2018, si stimava che oltre 26,7 milioni di ettari di terreni agricoli fossero stati acquistati da investitori stranieri dal 2000, una superficie superiore ai due terzi dell’intera Germania. Di questi, solo il 9% era destinato alla produzione di alimenti per il consumo umano, mentre il 38% era riservato alla coltivazione di mangimi per animali o biocarburanti.

Oggi, oltre alle terre agricole, vengono acquistate anche immense aree forestali, come nel caso dell’azienda Blue Carbon con sede a Dubai, che sfrutta i mercati delle emissioni di carbonio per ottenere profitti dalle terre africane, asiatiche e latinoamericane.

La responsabilità delle aziende e del governo tedesco

Oltre ad Amatheon Agri, anche altre aziende tedesche sono coinvolte nel land grabbing. La Deutsche Bank, ad esempio, ha investito attraverso la sua filiale DWS in società che acquistano o affittano terreni agricoli in Sud America, Africa e Sud-est asiatico. Allo stesso modo, la cassa pensionistica dei medici di Westfalia-Lippe ha destinato 100 milioni di dollari a un fondo per l’acquisizione di terreni, principalmente in Brasile, per coltivazioni di soia su larga scala.

Secondo Roman Herre, esperto di agricoltura per FIAN Germania, il governo tedesco dovrebbe intervenire per garantire che queste attività non violino i diritti fondiari delle popolazioni locali. In base alle attuali interpretazioni delle Nazioni Unite sui diritti umani e fondiari, la Germania ha l’obbligo di regolamentare le attività delle sue aziende all’estero e di impedire violazioni dei diritti legittimi sulle terre.

Conclusione: il silenzio del governo tedesco

Nonostante le crescenti pressioni delle ONG e delle organizzazioni internazionali, il governo tedesco sembra restio a intervenire contro il land grabbing. Le dichiarazioni di sostegno provenienti dall’ambasciata tedesca in Zambia nei confronti di Amatheon Agri sono un chiaro segnale della mancanza di volontà politica di affrontare la questione.

Mentre il land grabbing continua a privare le comunità locali delle loro terre e risorse, le aziende internazionali, comprese quelle tedesche, continuano a trarre profitti da una pratica che, in molti casi, peggiora le condizioni di vita nei paesi più poveri del mondo.