Hans Werner Sinn è solo un professore in pensione con la libertà di dire tutto quello che gli passa per la testa oppure l'ideologo di una campagna anti-euro e nazionalista che serve solo a portare acqua al mulino di AfD? Risponde il grande economista Heiner Flassbeck, il quale consiglia ai suoi colleghi di prendere le distanze da Sinn e dai suoi toni nazionalisti e razzisti. Da Makroskop.eu
Avevo già posto questa domanda nel contesto della nostra discussione sui saldi Target, e cioè: qual'è il senso dei continui avvertimenti lanciati dagli economisti allarmisti i quali tuttavia non parlano mai delle cause della miseria? Questa volta è il leader indiscusso di questa specie, il prof. Hans Werner Sinn, a prendere ancora la parola in occasione del ventennale dell'euro per affermare apparentemente senza senso che l'euro non sarebbe stata una storia di successo. Bisogna pertanto chiedersi a questo punto: qual'è l'agenda politica seguita dall'uomo che ama profilarsi come uno scienziato neutrale?
Sinn nella suo commento su Handelsblatt scrive:
"Se consideriamo come punto di inizio la fissazione dei tassi di cambio nel maggio 1998, l'euro ha 20 anni. Nel primo decennio nel sud-europa c'è stato un lungo party, nel secondo invece a dominare sono state le conseguenze della sbornia - il terzo decennio inizia invece nel segno di una crescente radicalizzazione politica".
I quattro quinti delle osservazioni dell'uomo, che ricordiamolo voleva imporre alla Germania una radicale riduzione salariale, sono rivolte al sud-Europa, che per lui è composto da Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Il sud-Europa con i suoi "party", secondo Sinn, nei primi 10 anni avrebbe gettato le basi per la crisi dell'Eurozona che poi è continuata fino ad oggi, soprattutto a causa della politica irresponsabile della BCE e a causa dei saldi Target, chiaramente a spese dei tedeschi.
Sulla Francia non fa una parola e il disastroso ruolo tenuto dalla Germania durante tutta la crisi viene ovviamente taciuto dal "grande" economista tedesco. Solo gli altri - secondo Sinn - con una certa leggerezza avrebbero perso la loro competitività e ora non ne vogliono sapere di assumersi la responsabilità delle conseguenze.
Dove a "governare sono i socialisti radicali"
Che l'analisi economica di Sinn sia priva di senso, lo abbiamo mostrato molte volte (qui ad es.), motivo per cui non voglio ripeterlo. L'analisi fatta dal professore emerito di macroeconomia tuttavia è alquanto grottesca. Si rammarica per la situazione economica ancora miserabile nei 4 paesi del sud-Europa riferendosi soprattutto al basso livello di produzione industriale e all'ancora elevato livello di disoccupazione giovanile. Ma poi arriva ad una valutazione politica che ci mostra una volta per tutte quale sia il suo orientamento politico. Egli scrive:
"in questi paesi governano dei socialisti radicali che non vogliono saperne della disciplina di bilancio, in Italia i vecchi partiti sono stati spazzati via. Il governo radicale composto da Lega e Cinque Stelle con la protezione degli altri paesi della zona euro vorrebbe prendere in prestito molto piu' denaro di quanto non stia già facendo e minaccia di lasciare l'euro, se l'UE dovesse negarglielo".
E' piu' che assurdo, si tratta di una perfida e senza dubbio deliberata distorsione della situazione politica. In Grecia, come sanno anche i bambini, da tempo non governano più' i socialdemocratici eletti democraticamente per la prima volta nel gennaio 2015, ma la Troika, che ha allontanato i socialisti da ogni forma di socialdemocrazia e ha imposto una rigorosa politica neoliberista. In Portogallo, il partito socialista di Antonio Costa è salito al potere nel 2015 perché il precedente governo conservatore stava spingendo il paese sempre piu' in crisi. Da allora l'economia per la prima volta ha iniziato a stabilizzarsi. Il ministro delle finanze di questo governo nel frattempo è diventato il capo dell'Eurogruppo, fatto che sicuramente non avvalora la tesi che in questo paese vi siano al potere i socialisti radicali.
Ancora piu' incredibile è l'analsi delle condizioni politiche in Spagna fatta da Sinn. Li' i socialdemocratici di Pedro Sánchez, poco meno di due mesi fa, hanno preso il potere dai conservatori (con un voto di sfiducia), i quali erano rimasti al potere dal 2011 al 2018 con Mariano Rajoy. Ma non è tutto. Anche il nuovo governo italiano viene considerato fra i socialisti perché vorrebbe aumentare l'indebitamento.
L'agenda politica è nazionalista
E' tutto cosi' assurdo che non c'è altro da dire in merito. Ma cio' mostra chiaramente quale sia l'agenda politica di chi scrive tali assurdità. Non diversamente da quanto accade con il dibattito sui saldi Target, sotto l'apparenza delle scienziato, il vero obiettivo è quello di fare campagna contro l'euro. In questo modo pero' sta facendo propaganda, sicuramente in maniera consapevole, per coloro che da una prospettiva tedesco-nazionalista chiedono la fine dell'euro e che sulle loro bandiere hanno scritto un programma economico neoliberista. L'intero vertice di AfD con Meuthen, Gauland e Weidel saluta e ringrazia.
Negando ogni colpa tedesca, alimentando il risentimento oggettivo nei confronti delle altre nazioni e dando tutte le colpe ai socialisti si prendono piu' piccioni con una fava. Se lo fai dietro dall'apparenza di uno scienziato funziona particolarmente bene, perché la grande massa della popolazione è entusiasta quando i suoi pregiudizi possono essere confermati scientificamente.
Di quanto tempo ancora avranno bisogno gli scienziati attivi nelle università tedesche per capirlo e per prendere le distanze da uno di loro che da sempre è al limite della serietà ma che ora sembra aver palesemente superato questo limite e che si è messo alla guida di una campagna politica nazionalista?