venerdì 26 luglio 2024

Cooperazione tra Germania e Regno Unito: Verso una Maggiore Autonomia negli Armamenti

Il governo federale tedesco punta a una cooperazione più stretta nel settore degli armamenti con il Regno Unito, cercando di ridurre la dipendenza della Germania dalle fabbriche di armi statunitensi. Questa intenzione emerge da una dichiarazione congiunta firmata mercoledì dal ministro della Difesa Boris Pistorius e dal suo omologo britannico John Healey. Secondo l’accordo, in futuro i due paesi collaboreranno strettamente nello sviluppo, produzione e approvvigionamento di materiale bellico, tra cui un’arma a medio raggio in grado di raggiungere Mosca da postazioni tedesche. Non è ancora chiaro se si tratterà di un missile ipersonico. Ne scrive il sempre ben informato German Foreign Policy

Un Decennio di Piani per la Cooperazione

I piani per una cooperazione più stretta, inclusa una collaborazione militare intensiva, sono in discussione da circa dieci anni. Tuttavia, dopo la Brexit, questi piani sono stati interrotti dai tentativi di Berlino e dell’UE di impedire l’uscita del Regno Unito o di punire Londra per la Brexit. Dall’inizio della guerra in Ucraina, entrambe le parti hanno ripreso a collaborare su questioni militari-politiche, con l’obiettivo di formare un fronte comune contro la Russia.

Obiettivo: Indipendenza dagli USA

Germania e Regno Unito mirano a una cooperazione più stretta in materia di armamenti e militare da oltre un decennio. L’espansione di tali relazioni era già in discussione prima della Brexit, come dimostrano le visite reciproche dell’allora ministra della Difesa Ursula von der Leyen e del suo omologo britannico Michael Fallon nel 2014. La strategia militare britannica del 2015 dichiarava esplicitamente: “Aspiriamo a intensificare le nostre relazioni in materia di sicurezza e difesa con la Germania.”

La Brexit non ha cambiato sostanzialmente questo obiettivo; anzi, ha rafforzato l’interesse per la cooperazione all’interno dell’UE. Secondo l’European Council on Foreign Relations (ECFR), “la perdita delle forze armate più competenti d’Europa,” cioè quelle britanniche, ha geopoliticamente indebolito l’UE più di quanto essa sia disposta ad ammettere. Pertanto, l’espansione della collaborazione militare con il Regno Unito è un obiettivo imprescindibile anche per l’UE.

Controversie sulla Brexit

Nei primi anni successivi al referendum sulla Brexit, l’allora prima ministra Theresa May cercò di mantenere aperta la porta alla cooperazione in materia di armamenti e politica militare con la Repubblica Federale e l’UE. Tuttavia, questo tentativo fallì a causa degli sforzi dell’Unione di far fallire l’uscita britannica o di punire politicamente il Regno Unito. Un esempio è la controversia su Galileo, il sistema di navigazione satellitare dell’UE. Il Regno Unito aveva investito circa 1,2 miliardi di sterline nel progetto, ma Bruxelles insistette nel trattare il Regno Unito come un qualsiasi stato terzo dopo la sua uscita, deteriorando i rapporti tra Londra e l’UE e ostacolando una cooperazione militare più stretta.

Ritorno alla Cooperazione

Solo dopo l’inizio della guerra in Ucraina, sotto la pressione del conflitto, Berlino, Bruxelles e Londra hanno ripreso una collaborazione più intensa. Il Regno Unito e l’UE hanno coordinato sanzioni e altre misure contro la Russia e il potenziamento dell’Ucraina, principalmente nel quadro della NATO. Nel marzo 2022, l’allora ministra degli Esteri britannica Liz Truss partecipò a un incontro con i suoi omologhi dell’UE per pianificare il supporto all’Ucraina. Londra ha contribuito a modellare l’operazione di addestramento dell’UE per le forze ucraine.

Dall’inizio di quest’anno, Germania e Regno Unito stanno lavorando più strettamente anche a livello binazionale. Nell’aprile 2024, il cancelliere Olaf Scholz e il primo ministro Rishi Sunak hanno firmato un accordo per espandere la cooperazione militare e negli armamenti. Mercoledì scorso, i ministri della Difesa dei due paesi hanno firmato un’ulteriore intesa per lo sviluppo, la produzione e l’approvvigionamento congiunto di armi.

panzer germania

Collaborazione negli Armamenti

La cooperazione tra Germania e Regno Unito nella produzione di armamenti non è nuova, ma è considerata migliorabile. È nota la collaborazione nella produzione dell’Eurofighter, chiamato Typhoon nel Regno Unito, che viene prodotto congiuntamente da Airbus, BAE Systems e Leonardo. Rheinmetall collabora con BAE Systems nella produzione del veicolo corazzato Boxer, attualmente in dotazione all’esercito britannico. Inoltre, Berlino e Londra hanno deciso di cooperare anche nella produzione di un nuovo cannone d’artiglieria montato sul telaio del Boxer: l’obice telecomandato da 155 mm (RCH 155).

Entrambe le parti intendono ora intensificare la collaborazione negli armamenti. Il ministro della Difesa britannico John Healey ha dichiarato che il Regno Unito parteciperà allo sviluppo e alla produzione di un’arma a medio raggio europea, iniziata da Germania, Francia, Italia e Polonia. Non è ancora noto se si tratterà di un missile balistico, un missile da crociera o un missile ipersonico.

FCAS vs. Tempest

La Germania affronta ancora le conseguenze della Brexit nel settore degli armamenti. All’inizio, BAE Systems partecipava allo sviluppo di un caccia di sesta generazione, il Future Combat Air System (FCAS), insieme ad Airbus e Dassault. Tuttavia, nel 2018, BAE Systems è stato escluso dal progetto: non si voleva collaborare con una società di un paese al di fuori dell’UE. Da allora, Airbus e Dassault lavorano insieme sul FCAS, ora con il coinvolgimento delle filiali spagnole di Airbus. Il progetto, che vale decine di miliardi di euro, è stato spesso in bilico a causa delle continue rivalità tra Germania e Francia. Attualmente, Dassault prevede che il FCAS entrerà in servizio solo nel 2045.

Dopo l’esclusione dal FCAS, BAE Systems ha iniziato a sviluppare un proprio caccia di sesta generazione, ora in collaborazione con Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries. Il progetto, denominato Tempest – formalmente Global Combat Air Programme (GCAP) – potrebbe essere operativo già nel 2035, significativamente prima del FCAS.

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