venerdì 11 agosto 2023

Nord Stream II - Perché i terroristi hanno già vinto

Chi è stato a sabotare il gasdotto Nord Stream II? Chi c'è dietro gli attacchi a questa infrastruttura strategica per la Germania? Fughe di notizie dai servizi segreti tedeschi (BND) lasciano ipotizzare un coinvolgimento di ambienti vicini al governo ucraino. Ma la vera sconfitta è un'altra: chiunque abbia sabotato il gasdotto ha già vinto nella misura in cui né la stampa tedesca né il governo di Berlino hanno mostrato particolare indignazione o una qualche forma di reazione nei confronti del vile atto terroristico. Ne scrive Tobias Riegel sulle Nachdenkseiten.de

esplosione gasdotto nord stream

L'Ufficio della Cancelleria ha avviato un'indagine interna sulla presunta violazione del segreto di stato da parte del BND (servizio segreto federale) in relazione al sabotaggio di Nord Stream. E questo fatto richiama l'attenzione sull'inazione persistente dei media e della politica di fronte all'attacco terroristico più grave che sia mai stato commesso contro le infrastrutture in questo secolo. Se paragonato alle reazioni isteriche dopo altri attacchi terroristici, il silenzio attuale appare ancora più strano. Un commento di Tobias Riegel.

Dettagli dell'Indagine e Possibili Implicazioni

Secondo un recente articolo di Business Insider (BI), l'Ufficio della Cancelleria avrebbe avviato un'indagine interna sulla presunta violazione del segreto di Stato da parte del BND nell'ambito dell'attacco ai gasdotti Nord Stream. L'articolo sostiene che un dipendente del BND avrebbe fornito alla stampa informazioni sull'argomento. Inoltre, il media austriaco Exxpress riporta il rapporto di BI e sottolinea che ciò che ha scatenato un elevato livello di preoccupazione è il possibile legame fra gli autori dell'attacco e l'Ucraina. Exxpress afferma di possedere documenti che indicano il coinvolgimento di cittadini ucraini nel crimine.

Tuttavia, le informazioni disponibili sulle presunte indagini interne al BND sono ancora troppo limitate per trarre conclusioni definitive. Nonostante ciò, l'evento attuale ci spinge a riflettere sul comportamento politico-mediatico inaccettabile che circonda l'attacco ai gasdotti.

La Gravità dell'Attacco e la Risposta Attuale

L'attacco contro l'approvvigionamento energetico della Germania è avvenuto nella notte del 26 settembre 2022, quasi un anno fa. L'inerzia politica e mediatica quotidiana solleva interrogativi pressanti: quando con la loro inazione i giornalisti e i politici diventano complici? Quando si può parlare di mancato soccorso ai cittadini?

Sebbene l'attacco non abbia provocato morti dirette (come risaputo), va considerato come il più grave attentato alle infrastrutture mai avvenuto in questo secolo. L'audacia dell'azione stessa, le implicazioni economiche per gli Stati membri dell'Unione Europea, l'aspetto criminale legato all'attacco e la sconfitta geopolitica contribuiscono a un quadro di proporzioni quasi monumentali.

La differenza nell'approccio linguistico e simbolico è notevole. In situazioni "normali", la riparazione di un gasdotto danneggiato sarebbe stata affrontata immediatamente con grande enfasi mediatica, forse persino annunciata in toni emotivi. Questa riparazione, o almeno la sua annunciata intenzione, sarebbe stata esaltata come un gesto simbolico di resistenza: i terroristi avrebbero già ottenuto una vittoria se si cedesse alle loro richieste o ai loro atti, o addirittura se si negoziasse con loro. Questo principio è stato fortemente ribadito in altri contesti terroristici. Tuttavia, nel caso di Nord Stream, sembra che i terroristi abbiano ottenuto una grande e inaccettabile vittoria senza molte contestazioni.

servizi segreti tedeschi BND
Servizi segreti tedeschi BND


Ci si potrebbero aspettare reazioni marziali o manifestazioni di solidarietà simili a quelle che sono state presentate ai cittadini durante il periodo del terrore islamista dopo l'11 settembre 2001 negli Stati Uniti o dopo gli attacchi alla rivista satirica francese "Charlie Hebdo" nel 2015. Frasi come "Chi non è con noi è contro di noi" o "Je suis Charlie" risuonavano nell'aria. In confronto a quel fervore mediatico-politico, l'attuale silenzio appare ancor più stridente. E dov'è l'immagine dei politici dell'Unione Europea che si riuniscono in segno di solidarietà contro un attacco terroristico, speculando anche su una possibile origine statunitense?

Naturalmente, non sto affermando che le reazioni politico-mediatiche di allora fossero appropriate, né sto suggerendo che ogni situazione sia paragonabile. Tuttavia, il confronto aiuta a sottolineare l'ipocrisia evidente tra il passato e il presente.

Indagini e Possibili Coinvolgimenti Statali

Le prove attuali sembrano puntare verso possibili attori statali, sia statunitensi che ucraini, nell'attacco, anche se non costituiscono ancora una prova definitiva. È rilevante considerare come gli Stati Uniti, tramite il loro mercato del gas naturale liquefatto (GNL), potrebbero indirettamente beneficiare della perdita di forniture di gas dalla Russia. Anche se alcuni media sembrano inclini a proteggere gli Stati Uniti nell'affare Nord Stream, ci sono molteplici fonti che mettono in luce questo aspetto.

Dal punto di vista del governo tedesco, la variante "migliore" al momento sarebbe quella secono la quale i gasdotti sarebbero stati fatti esplodere da ucraini (senza collegamenti statali e senza un "ordine" degli Stati Uniti). Tuttavia, poiché le conoscenze attuali indicano con forza l'ipotesi di attori sponsorizzati dallo Stato, una potenziale conseguenza della variante ucraina dovrebbe essere l'ostracizzazione del governo ucraino in quanto terrorista e, di conseguenza, la fine del sostegno a questo gruppo (ammesso che sia coinvolto).

Tuttavia, potrebbe essere ancora più problematico per il governo tedesco se la versione che ipotizza la paternità statunitense del terrore fosse finalmente seguita da indagini serie. Infatti, le domande che sorgerebbero se le accuse contro le agenzie ufficiali degli Stati Uniti fossero fondate sarebbero ancora più numerose e le conseguenze geopolitiche ancora più drammatiche.

Silenzio dei Media e Omissioni sull'Attacco

Interessante notare come molti grandi media tedeschi sembrino ignorare questa notizia. Al momento della stesura (11 agosto, ore 8:00), una ricerca su Google News con il termine „Nord Stream interne Ermittlung wegen Geheimnisverrats beim BND“ non restituisce risultati significativi da fonti tedesche. Tuttavia, sembra che la "Volksstimme" abbia riportato la notizia. Questo atteggiamento sembra riflettere il desiderio di evitare di affrontare l'attacco terroristico, poiché qualsiasi menzione potrebbe enfatizzare la necessità di una risposta decisa e mettere in luce il comportamento dei media negli ultimi mesi.


Leggi gli articoli precedenti sul sabotaggio di Nord Stream II -->>



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