martedì 28 aprile 2020

Daniel Stelter - Una patrimoniale del 20% sulle famiglie italiane!

Daniel Stelter è un economista tedesco che in questi giorni sta facendo il giro della stampa per ribadire la sua opposizione agli eurobond e soprattutto per spiegare ai tedeschi che gli italiani si possono e si devono salvare da soli applicando una tassa patrimoniale straordinaria del 20% sui beni delle "ricche" famiglie dello stivale. Secondo Stelter sarebbe impensabile chiedere alle "povere" famiglie tedesche di trasferire altre risorse verso l'Italia, un paese in cui la ricchezza privata delle famiglie, secondo l'autore, è decisamente piu'  alta. Ne scrive Daniel Stelter su Focus.de


Nell'intervista alla "Süddeutsche Zeitung" di lunedì scorso, il Presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte ha criticato la posizione dei governi di Germania e Olanda. La loro prospettiva "deve cambiare". In questa crisi è necessaria la solidarietà europea e per questo è arrivato il momento di emettere delle obbligazioni comuni.

A parte il fatto che preferirei aiutare l'Italia in maniera intelligente e per farlo sarebbe meglio mobilitare i nostri crediti TARGET-2 in costante crescita, anche se ad un certo punto si pone il tema della giustizia. Non solo le famiglie italiane, secondo tutti i dati disponibili, sono significativamente più ricche di quelle tedesche, ma sono anche meno indebitate.

Lo scorso fine settimana, pertanto, su Twitter ho sottolineato che l'Italia potrebbe risolvere da sola il problema del suo debito pubblico. Un prelievo una tantum del 20 % del patrimonio sarebbe sufficiente per ridurre il debito pubblico italiano del 100 % del PIL, portandolo ad un livello inferiore rispetto a quello tedesco. Anche dopo un simile taglio, infatti, le famiglie italiane avrebbero ancora un patrimonio superiore rispetto a quello delle famiglie tedesche.

Questa tesi tuttavia ha scatenato una accesa discussione che è culminata con la dichiarazione di un importante economista tedesco secondo il quale si tratterebbe di un calcolo non credibile, che avrebbe inevitabilmente portato a una grave depressione in Italia. Motivo per cui non si tratterebbe di un'opzione praticabile e per questa ragione è necessario aiutare l'Italia mediante l'emissione di obbligazioni comuni.



Un motivo sufficiente per farmi dare un'occhiata più da vicino ai numeri. Perché se si respinge con veemenza una tassazione della ricchezza privata nel paese che chiede solidarietà, e allo stesso tempo non si riscontrano problemi nell'imporre oneri aggiuntivi ai contribuenti di un altro paese, allora deve essere qualcosa davvero impossibile.

Ma in realtà le cose stanno diversamente.

Il punto di partenza per le mie considerazioni sono i seguenti fatti (tutti numeri arrotondati):

- Gli italiani hanno un patrimonio privato di 9.900 miliardi di euro.

- Il debito dello stato italiano è di 2.500 miliardi di euro.

- Il PIL italiano prima del Covid era di 1.800 miliardi di euro.

- Una tassa del 20% sulla ricchezza privata porterebbe 1.980 miliardi di euro: lo stato resterebbe quindi con un debito di 520 miliardi di euro, che corrispondono a meno del 30% del PIL. Se si volesse ridurre il debito al 60 % del PIL, sarebbe sufficiente una tassa del 14 % sulla ricchezza privata.

Poiché questo calcolo approssimativo ha incontrato diverse critiche, esaminiamo più da vicino i dati. La tabella fornisce una panoramica dei livelli di debito dei vari settori - governo, società non finanziarie e famiglie - in percentuale rispetto al prodotto interno lordo dei rispettivi paesi:



Questi dati sono estremamente interessanti:

- La Francia è in testa nella classifica del debito, con il 316,8 % di debito non finanziario rispetto al PIL. Nessuno dovrebbe quindi sorprendersi del fatto che sia proprio la Francia ad attribuire così tanto valore alle obbligazioni comuni a livello di eurozona

- I Paesi Bassi hanno il piu' basso livello di debito pubblico, ma un livello molto elevato di debito privato.

- In nessun altro paese il settore privato è così poco indebitato come lo è in Italia! In nessun altro paese le famiglie sono così poco indebitate, e solo in Germania le società hanno meno debiti in rapporto al PIL.

Quindi è ovvio - come del resto ho fatto io - chiedersi perché l'Italia non si aiuti da sola. E' evidente che non si tratta di un problema di debito eccessivo, ma di un'errata distribuzione tra il settore statale e quello privato. Se il governo italiano trasferisse parte del proprio debito verso il settore privato, questo sarebbe comunque meno indebitato rispetto al settore privato della maggior parte degli altri paesi.

Quindi sicuramente non è una questione di numeri. Per questo i critici avanzano l'ipotesi secondo la quale non lo si potrebbe fare perché andrebbe a gravare in maniera eccessiva sul settore privato.

L'alternativa sostenuta dai miei critici è che gli altri paesi dell'UE - soprattutto la Germania - si facciano carico dei debiti. Ma questo non sarebbe altro che un rimborso basato sulla forza economica, motivo per cui questa idea mi soddisfa solo in misura molto limitata. Come ho sottolineato più volte, anche qui, sono favorevole ad aiutare l'Italia. Ma il paese dovrebbe e potrebbe fare qualcosa per se stesso.

Non è solo teoria

È molto facile applicare un prelievo una tantum sui patrimoni. Secondo i dati del Credit Suisse, le famiglie italiane, se rapporatata al PIL, hanno la più grande ricchezza privata fra i paesi europei.

Banca d'Italia riferisce regolarmente sullo sviluppo della ricchezza privata.

Nel 2017 erano 9.743 miliardi e queste erano le posizioni più importanti (in miliardi ciascuna):

Immobiliare residenziale: 5.247

Contanti / depositi bancari: 1.361

Azioni: 1,038

Assicurazioni/pensioni: 995

Immobili commerciali: 679

Fondi di investimento: 524

Obbligazioni: 314

Per inciso, le famiglie italiane detengono direttamente solo 100 miliardi di titoli di stato. I principali creditori sono le banche e gli istituti esteri e - ovviamente - la BCE. Una tassazione della ricchezza non sarebbe quindi un taglio del debito, come ha notato un altro critico delle mie considerazioni sull'imposta patrimoniale italiana.

Continuiamo con il calcolo: supponiamo che lo stato italiano voglia organizzare una ripartenza dell'economia e quindi ridurre drasticamente il suo debito del 100 percento del PIL, come da me ipotizzato. Sarebbero 1.800 miliardi di euro, vale a dire circa il 18,5 % della ricchezza delle famiglie italiane. Supponiamo che ci sia un'area non tassabile per proteggere i patrimoni più piccoli, alla fine potrebbe corrispondere a circa il 25%.

Supponiamo una riduzione del debito più moderata e pari al 50 % - un passo che ridurrebbe il debito pubblico italiano al di sotto del livello della maggior parte dei paesi dell'area dell'euro - si tratterebbe comunque del 12,5 % di tutti i patrimoni. Per inciso, il sistema di condivisione degli oneri introdotto in Germania dopo la seconda guerra mondiale riguardava il 50 % dei patrimoni censiti e doveva essere versato in 120 rate trimestrali.

I beni degli italiani sono nel settore immobiliare

Evidentemente gli italiani non hanno così tanti soldi liquidi. Ciò riflette una migliore gestione degli investimenti rispetto a noi tedeschi. Il settore immobiliare è la componente patrimoniale più importante. Dall'altro lato, il debito è molto basso. Gli italiani potrebbero facilmente prendere in prestito i soldi necessari per pagare le tasse. Se supponiamo che i titolari di liquidità e mezzi equivalenti effettuino il pagamento direttamente dalle loro disponibilità, e che in questo modo siano investiti soprattutto i patrimoni più piccoli - e quindi si applichi il limite per l'esenzione dalla tassazione - ciò comporterebbe già un gettito di 300 Miliardi di euro (ipotizzando un tasso del 10 percento). I restanti 1.500 miliardi di euro nello scenario massimo corrisponderebbero a circa il 25 % delle attività immobiliari italiane.

Lo stato italiano potrebbe quindi partecipare a tutte le proprietà immobiliari e imporre una tassa su di esse

Già nel 2017, il think tank francese France Stratégie aveva suggerito che lo stato sarebbe dovuto diventare comproprietario di tutte le proprietà e in cambio imporre una tassa annuale. Se il proprietario non vuole o non può pagare annualmente, lo sconto viene detratto in caso di vendita o di successione ereditaria. Il governo francese aveva preso le distanze dalla proposta. Ma ciò non cambia il fatto che gli stati possano avvalersi di questa opzione in caso di difficoltà finanziarie.

Nel caso specifico dell'Italia, per lo Stato sarebbe sensato imporre delle ipoteche obbligatorie sugli immobili. I pagamenti andrebbero direttamente allo Stato e il rimborso avverrebbe nel periodo di tempo piu' lungo possibile, ad esempio piu' di 30 anni, come accadeva nel sistema di condivisione degli oneri tedesco, e considerando la politica monetaria della BCE, a tassi molto favorevoli.

L'Italia potrebbe persino ridurre il proprio debito

Se assumiamo un volume di 1.500 miliardi di euro, ciò corrisponderebbe a un onere annuale per le famiglie di 67 miliardi di euro con un interesse del 2 % e una durata di trenta anni. Si tratterebbe circa del 3,5 % della produzione economica annuale. Se il governo si accontentasse di un onere inferiore rispetto allo scenario massimo, parleremmo allora di un onere annuale di circa l'uno per cento del PIL.

In cambio, il governo italiano una volta ridotto il debito potrebbe abbassare significativamente tutte le altre tasse e imposte. Non sarebbe più necessario avere ogni anno un cosiddetto avanzo primario, vale a dire un avanzo di bilancio prima del pagamento degli interessi. Lo stato lascerebbe libere le forze che contribuiscono alla crescita del paese, invece di rallentarle, come ha fatto negli ultimi anni. In questo modo l'Italia avrebbe finalmente la possibilità di superare la stagnazione degli ultimi 20 anni.


Aiutiamo l'Italia a cogliere questa opportunità!

Cosa impedisce di suggerire agli italiani di risolvere i loro problemi in questo modo? Sarebbe la chiave di volta per una ripresa economica. Chi invece fa affidamento sulle famiglie tedesche, decisamente più povere, per ridurre l'onere debitorio degli italiani - in qualsiasi modo lo si voglia impacchettare o nascondere - non solo sta dando una mano alle forze euro-critiche del nostro paese, ma sta anche negando all'Italia un'opportunità unica!

Non sarebbe certo un salvataggio del progetto UE o dell'euro. L'amicizia non la si può comprare. E alla luce della dura discussione attualmente in corso in Europa, ogni giorno possiamo sperimentare quanto questo detto sia vero. Se gli economisti e i politici locali pensano che la soluzione consista nello spostare altre risorse verso le famiglie più ricche  d'Europa, stanno sopravvalutando le prestazioni dell'economia tedesca. Dati i cambiamenti demografici, i cambiamenti strutturali e lo sviluppo deludente della produttività, ci aspettano degli anni alquanto difficili.

La Germania pertanto, come ho scritto nel mio appello pubblicato su queste pagine due settimane fa, dovrebbe contribuire in particolare con degli investimenti diretti e dei prestiti mirati a sostegno del sistema sanitario. In cambio, dovremmo tuttavia sollecitare una partecipazione del settore privato italiano.

A proposito: anche Spagna, Portogallo, Belgio e persino la Francia potrebbero aiutarsi da soli, come mostrano i numeri.

30 commenti:

  1. "per lo Stato sarebbe sensato imporre delle ipoteche obbligatorie sugli immobili."
    Finchè pagano gli altri, è sempre tutto sensato.

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    1. Al di là del gioco intellettuale e ragionieristico dell'economista in questione, che non è uno stolto e spesso scrive anche cose interessanti, il punto centrale di tutto questo pistolotto è che l'unione di trasferimento e la messa in comune dei debiti, al momento in Germania e nei paesi del nord restano degli argomenti politicamente insostenibili che non hanno e che ancora per molto tempo non avranno una maggioranza politica al Bundestag e sostegno nel pease reale. Come sempre IMHO

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    2. Condivido il fatto di non penalizzare le altre popolazioni europee sul salvataggio economico dell Italia dovuto al problema sanitario coronavirus.
      Condivido che l Italia debba aiutarsi da sola anche se fa parte dell unione europea.
      Esorto quindi i politici Italiani a far si che la nazione italiana esca immediatamente dall Europa facendo quanto necessario all ottenimento dell uscita.
      Anche applicando come dice l economista una patrimoniale ponderata del 15%.

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    3. Se la propaganda a reti unificate dei media ne paesi nordici ci presente peggio di come la Lega presenta gli immigrati, per forza l'aiuto all'Italia non potrà avere mai una maggioranza politica nel paese reale. Ma la propaganda degna dell'era nazista chi la vuole, il popolo o i poteri forti tedeschi?

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    4. Tassare soldi sulle quali abbiamo già pagato tasse? Vi drogate?

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  2. Convincerd gli italiani a mettere m5zno al proprio tesoretto credo sia difficile.Io credo,premetto non sono un'economista,ma uno con la terza media.
    Io farei così,obbligherei ad acquistare titoli di stato,senza interessi a 10/20 anni,eventuale prelievo nel tempo,per documentate esigenze,e non superiori al 10%annui,fino a raggiungere una quota pari o superiore al ns debito pubblico.
    Immettere una moneta tipo ex lira da fare circolare solo sul territorio italiano,per pagare pensioni stipendi ecc.
    A questo punto avendl pareggiato il ns debito,potemmo pensare anche di uscire dall'unione europea,
    facendo la felicità,nostra e della Germania,Paesi Bassi e Austria.Logicamente dovremo mettere mano ad una seria fiforma fiscale e liberarci di una classe politica inefficente,e combattere efficacemente,la criminalità organizata.

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  3. se proprio dobbiamo fare da soli e pagare i debiti usando i patrimoni delle famiglie italiane allora possiamo anche uscire dall'euro.

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    1. Il punto è che anche gli italiani che nel 1943 sono saliti sui monti oppure si sono dati alla macchia per combattere l'invasore germanico non è che prima di scegliere da che parte schierarsi hanno fatto il conto se gli convenisse nel dopoguerra avere un aggancio monetario con il marco del Reich oppure con il dollaro americano o eventualmente la sterlina in caso di vittoria degli alleati, semplicemente hanno pensato che ci fosse una parte per la quale valeva la pena combattere e rischiare la vita, e che ci fosse un'altra parte da combattere e da rispedire al nord del Brennero. Una perdita in termini patrimoniali ci sarà comunque, sotto forma di svalutazione della nuova lira e quindi maggiore inflazione in caso di uscita, oppure sotto forma di ristrutturazione del debito pubblico ed eventuale patrimoniale in caso di permanenza nell'attuale regime deflazionista dell'euro, ad ognuno la sua scelta...

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    2. Non ha senso pagare un prezzo salatissimo per rimanere con le mani legate al cambio fisso. Avremmo un costo altissimo senza alcun beneficio concreto. Meglio sobbarcarsi il costo della svalutazione, con tutto quello che comporta in fatto di inflazione e ristrutturazione del debito, perché in compenso ci sarebbero i benefici del cambio.

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  4. il patrimonio immobiliare residenziale, il più delle volte non genera ricchezza (e quando lo fa con gli affitti è già tassato) ed anzi spesso comporta spese, se pretendono il 20% del patrimonio calcolato sul valora della abitazione e quel 20% corrisponde ad una somma che il tassato non possiede in forma liquida, dovrebbe spogliarsi del suo immobile e vendendolo destinare parte del ricavo a questa tassa patrimoniale, che suona tanto come esprorio non patrimoniale.

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    1. A me questi sembrano i deliri di un alcolista che si è fatto di coca. Anche alcuni dei pareri che ho letto non sono molto meglio. Il patrimonio immobiliare in questi anni si è svalutato in maniera drammatica. Posso dire una cosa? Fuck you, Herr Stelter.

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  5. "Gli italiani potrebbero facilmente prendere in prestito i soldi necessari per pagare le tasse." . Ecco.

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  6. Meglio uscire da questa prigione chiamata UE e dall'€ e accettare inflazione e svalutazione per qualche anno. Piuttosto di farsi comandare dai finti amici = nemici del nord.

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  7. Gli Italiani, per avere più ricchezza privata, hanno fatto tantissimi sacrifici, per poter comprare un immobile. Ed ora si viene a dire facciamo la patrimoniale. Ma i cittadini di altri paesi questi sacrifici non l'hanno fatto. Allora se la UE non aiuta l'Italia è meglio uscire e facciamo da soli, riprendendo la nostra sovranità. Ci avete tolto la sovranità per conquistare l'Italia. Se mai dovrebbero essere proprio i politici che si sono arricchiti alle nostre spalle, a pagare questo debito. Loro gli immobili li hanno acquistati senza nessun sacrificio, anzi facendo fare al popolo i loro sacrifici.

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  8. Questo "signore" ha la memoria corta......non ricorda quando alla sua Germania sono stati CONDONATI i debiti, permettendo così alla sua Germania di rialzarsi e riprendersi dalla crisi che aveva....forse sarebbe stato meglio lasciarli nella loro melma,cosicché oggi sarebbero un po' meno supponenti......

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    1. concordo, male facemmo a condonare i debiti della germania e èure quelli della riunificazione, i tedeschi spno naszisti di indole ce l'hanno nel dna

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    2. Gli scarafaggi nazisti ancora oggi comandano la germania
      Non saremo mai una vera e propria Stati Uniti d'europa, altrimenti ci sarebbe già un governo centrale costituito da membri di ogni paese e una coscienza di gruppo oggi inesistente e irrealizzabile
      Proporrei uscita da euro, richiesta danni all europa per mancata assistenza a paese membro, ritorno alla lira con acquisizione di titoli da parte dei risparmiatori italiani e con rimborso in 10 anni con interessi equi, riforma della costituzione e abolizione del senato con al suo posto consiglio di anziani ( saggi) volontari per consulenza e con potere decisionale ove serva
      Ecc ecc altri punti da aggiungere in corso d'opera

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  9. È un attimo a trasformare la guerra monetaria in una guerra con le armi a vecchia maniera, io ci rifletterei bene prima di fare i conti in tasca agli italiani.

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  10. Tutta demagogia a favore del popolo bue. 1 tedeschi, e tutti gli altri (noi compresi), ci guadagnano dai BTP in mano alla BCE. 2 il debito italiano è per quasi il 70% domestico. Se salta l’Euro il credito TARGET 2 i tedeschi se lo sognano e forse l’avranno anche fatto notare alla loro cassazione. Vediamo, forse escono loro. No, sono troppo furbi, dopo aver costruito un’impalcatura a loro immagine e somiglianza non usciranno. L’Italia è una mucca da mungere: unico paese a garantire 3% di rendita annua su un investimento finanziario. Ce ne sarebbe da scrivere e parlare per giorni.

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    1. Diciamo che la maxi patrimoniale oppure ancora peggio l'ipoteca forzosa sugli immobili delle famiglie italiane di cui parla l'economista tedesco sono una follia senza alcun senso che distruggerebbero l'economia ed io lo interpreto come un commento nel solco di un crescente nazionalismo tedesco. Probabile tuttavia, che quando si dovrà parlare in concreto del famoso recovery fund, quell'approfondimento dell'integrazione europea di cui parlava il ministro Scholz qualche giorno fa in un'intervista, implichi anche una forte pressione da parte del governo tedesco sul tema della tassazione straordinaria dei patrimoni delle famiglie italiane. Diciamo che sarei sorpreso se i tedeschi non chiedessero in cambio un po' di "sangue" da parte delle famiglie italiane, prima di dare l'ok a dei versamenti (condizionati) del fondo, come del resto accadde nel 2011-2012 con l'IMU sulla prima casa e il 2*1000 sul deposito titoli,

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  11. Liberalizziamo, l'imprenditoria Italiana, diamo incentivi corposi alle imprese molto produttive che rientrano, con i loro brevetti e capitali, sburocratizziamo, il sistema per i nuovi impianti industriali e riportiamo i nostri Geniali Imprenditori a un secondo Bum economico come anni sessanta. Ciò consentirebbe portare la disoccupazione al 5% massimo. Ciò consentirebbe contribuire sostanzialmente alla riduzione del debito pubblico del 50% nei primi vent'anni. Che fine ha fatto il deposito aurifero Italiano? a quanto ammonta, In fine si potrebbe contribuire con una patrimoniale del 2% su beni immobili valore attuale catastale di 500.000,00, con un aumento percentuale del 1% fino al raggiungimento catastale di un milione ed elevare 2% a valori catastale fino a dieci milioni e raggiungere un massimo patrimoniale del 5% per valori superiori. In Sostanza: pagare redditi di cittadinanza, disoccupazioni eterne. Meglio incentivare le piccole, medie, e grandi imprese. Eliminando tutti gli sprechi, secondo me, che ho fatto per sessant'anni il Sub Appaltatore e l'appaltatore in Italia e a l'estero. Penso che quando lavoriamo tutti, Il fisco è equo, per tutti. ci si può fare.

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  12. Liberalizziamo, l'imprenditoria Italiana, diamo incentivi corposi alle imprese molto produttive che rientrano, con i loro brevetti e capitali, sburocratizziamo, il sistema per i nuovi impianti industriali e riportiamo i nostri Geniali Imprenditori a un secondo Bum economico come anni sessanta. Ciò consentirebbe portare la disoccupazione al 5% massimo. Ciò consentirebbe contribuire sostanzialmente alla riduzione del debito pubblico del 50% nei primi vent'anni. Che fine ha fatto il deposito aurifero Italiano? a quanto ammonta, In fine si potrebbe contribuire con una patrimoniale del 2% su beni immobili valore attuale catastale di 500.000,00, con un aumento percentuale del 1% fino al raggiungimento catastale di un milione ed elevare 2% a valori catastale fino a dieci milioni e raggiungere un massimo patrimoniale del 5% per valori superiori. In Sostanza: pagare redditi di cittadinanza, disoccupazioni eterne. Meglio incentivare le piccole, medie, e grandi imprese. Eliminando tutti gli sprechi, secondo me, che ho fatto per sessant'anni il Sub Appaltatore e l'appaltatore in Italia e a l'estero. Penso che quando lavoriamo tutti, Il fisco è equo, per tutti. ci si può fare.

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  13. Allora anche noi non diamo più soldi come contributori netti alla ue. Ce li teniamo e li usiamo per noi. E meglio ancora ITALEXIT

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  14. Interessante estratto:


    Già nel 2017, il think tank francese France Stratégie aveva suggerito che lo stato sarebbe dovuto diventare comproprietario di tutte le proprietà e in cambio imporre una tassa annuale. Se il proprietario non vuole o non può pagare annualmente, lo sconto viene detratto in caso di vendita o di successione ereditaria. Il governo francese aveva preso le distanze dalla proposta. Ma ciò non cambia il fatto che gli stati possano avvalersi di questa opzione in caso di difficoltà finanziarie.

    Nel caso specifico dell'Italia, per lo Stato sarebbe sensato imporre delle ipoteche obbligatorie sugli immobili. I pagamenti andrebbero direttamente allo Stato e il rimborso avverrebbe nel periodo di tempo piu' lungo possibile, ad esempio piu' di 30 anni, come accadeva nel sistema di condivisione degli oneri tedesco, e considerando la politica monetaria della BCE, a tassi molto favorevoli.

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. Abbiamo troppi politici con stipendi elevatissimi, se si ridurrebbe questo con l'eliminazione dei pregi e vitalizzi, l'Italia sarebbe lo stato più forte di tutti gli stati... Andremmo a ripristinare tutto in giro di pochi anni, i cittadini spenderebbero più soldi, perché non ci sarebbero più tasse elevate e l'economia andrebbe alle sfelle

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  17. Confondere il flusso con lo stock è imbarazzante. Puoi chiamarla patrimoniale ma sempre dalle entrate provengono i prelievi fiscali. Altra scempiaggine è che gli italiani siano più ricchi dei tedeschi per il fatto che la percentuale di famiglie posseditrici di abitazioni è maggiore. È senza senso dato che il valore dipende dal mercato e questo è funzione della presenza di un compratore rispetto al venditore, tradotto la stima di 5 mila miliardi ha poco senso se dall'altra parte non hai compratori pronti a pagare quell'ammontare.

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  18. Se è davvero un economista, sta fingendo di non sapere che gli italiani sui denari necessri per avere una casa han pagato ricche tasse e che avere una casa accresce il reddito complessivo e fa salire aliquota irpef, lo ignora o finge di ignorartlo, scrivono queste scicchezze solo per eccitare la opinione pubblica tedesca contro un "nemico" e trascurare i loro veri problemi interni.. non vanno presi in considerazione

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  19. uscire immediatamente..dalla Unione Europea...bruciare..tutti i trattati e la bandiera azzurra con le stelle. ( tutto ha un significato massonico della peggior spece )...

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