Con un'ampia maggioranza che oltre alla Groko comprende anche i Verdi e la FDP, il Bundestag giovedi' ha dato luce verde agli acquisti di titoli della BCE, adempiendo quindi agli obblighi previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale del 5 maggio. A far discutere soprattutto è stata la rapidità del voto e l'assenza di un dibattito approfondito sulla natura dei problemi sollevati dalla Corte di Karlsruhe. Ne scrive Die Welt
l programma di acquisto titoli della Banca Centrale Europea (BCE) del 2015 è ormai da tempo fonte di grande irritazione. Tanto che la Corte costituzionale federale, nella sua sensazionale sentenza di maggio, ha ordinato alla BCE di indicare in che modo avrebbe soppesato gli effetti del suo controverso programma di acquisto titoli denominato PSPP.
Nel frattempo sembra essere ormai imminente una soluzione politica alla disputa in corso: giovedì scorso, infatti, il Bundestag ha votato una mozione trasversale presentata dalla CDU/CSU, dalla SPD, dalla FDP e dai Verdi. In essa i partiti concludono che la banca centrale ha effettuato l'esame della proporzionalità dei suoi acquisti di titoli, come richiesto dai giudici di Karlsruhe.
"Sulla base della decisione del Consiglio direttivo della BCE e dei documenti ricevuti dalla Banca Centrale Europea, il Bundestag conclude che i requisiti della sentenza della Corte costituzionale del 5 maggio 2020 in merito alla valutazione sulla proporzionalità del programma PSPP sono soddisfatti", è scritto nella mozione congiunta. Secondo la mozione la BCE ha effettuato un esame "dell'adeguatezza, della necessità e dell'appropriatezza delle misure di politica monetaria" in merito agli acquisti di titoli.
Ciò che è irritante, tuttavia, è la velocità con cui una questione così complessa è stata presentata al Bundestag, giusto prima della pausa estiva. Solo a partire da lunedi, infatti, i deputati hanno potuto prendere visione dei documenti che la BCE ha messo a disposizione dei parlamentari presso il servizio per la protezione dei segreti (Geheimschutzstelle) del Bundestag.
"Senza un esame approfondito"
Fra questi c'è un questionario sul programma per l'acquisto di obbligazioni EAPP e alcune presentazioni in inglese. Sebbene i documenti menzionino costi e benefici, è alquanto improbabile che il contenuto sia accessibile e comprensibile a molte persone, se non altro a causa delle abbreviazioni criptiche come ABSPP, CBPP-3, Opzioni di tipo 2. Anche la cosiddetta „Hybrid stock-flow formulation“ menzionata nei documenti, non sarà probabilmente familiare a molti membri del Parlamento.
"Personalmente mi sento abbastanza ben informato, e sono stato anche molto contento quando ho visto quanti documenti la BCE abbia messo a nostra disposizione", ha detto Otto Fricke, portavoce in materia di politica di bilancio del gruppo parlamentare della SPD al Bundestag. Egli ammette tuttavia che i parlamentari che sulle questioni finanziarie e di bilancio non sono così esperti dovrebbero fare affidamento sulla competenza dei loro colleghi. "Ma il giurista che è in me, e anche il parlamentare nell'ambito della separazione dei poteri, possono convivere con questa procedura".
Non tutti i parlamentari tuttavia la pensano così. Per Uwe Kamann, Mario Mieruch e Frauke Petry, membri del Bundestag, tutti ex deputati di AfD e ora indipendenti, il ritmo con cui la mozione è stata presentata in Parlamento è stato troppo sostenuto.
"Esaminare una questione di tale portata senza un'analisi approfondita dei documenti non è altro che una deliberata inosservanza dei doveri di controllo parlamentare dei deputati del Bundestag", critica Kamann in una lettera al presidente del Bundestag, Wolfgang Schäuble (CDU), a disposizione di WELT.
Se i gruppi parlamentari, come previsto, dovessero comunque procedere al voto con il Placet del presidente del Bundestag, Kamann intende ricorrere alla Corte costituzionale federale. "Soprattutto in qualità di deputato del gruppo misto, quindi senza un partito, non mi è stato possibile, su di una questione finanziaria così complessa, sulla quale non sono né uno specialista né ho il sostegno di un gruppo parlamentare alle mie spalle, familiarizzare con il contenuto della questione in così poco tempo, senza avere a disposizione una perizia esterna ed averla esaminata in modo così approfondito come sarebbe richiesto dal mio dovere di controllo parlamentare", si lamenta.
Nella sua lettera a Schäuble non solo esprime dei dubbi sul fatto che i circa 700 membri del Parlamento siano stati in grado di formarsi un quadro complessivo nel poco tempo a disposizione. Kamann critica anche le esigenze di riservatezza dei documenti, che non gli hanno consentito di consultare degli esperti esterni.
La somma del bilancio è salita alle stelle
"Per inciso, dubito anche che tutti gli altri circa 700 deputati siano stati in grado di farsi un quadro complessivo ad una tale velocità". Non è stato possibile, ha detto, se non altro per i limiti di tempo della Geheimschutzstelle del Bundestag. "E questo rende la mozione di giovedì dei suddetti gruppi ancora più sconcertante", ha detto.
In effetti, la situazione economica sulla base della quale la BCE prende le sue decisioni non è chiara. Ad esempio, le autorità monetarie nell'ambito del programma di acquisto titoli PSPP hanno comprato obbligazioni per un volume di circa 2,3 trilioni di euro. Con il suo attuale 0,3 %, tuttavia, il tasso di inflazione è ancora lontano dall'obiettivo del 2% fissato dalla BCE. Anche sotto altri aspetti, la BCE è intervenuta in modo così forte che il totale del suo bilancio è salito a oltre 6.000 miliardi di euro - senza alcun successo percepibile in termini di inflazione.
E così la FDP, oltre alla mozione congiunta con gli altri gruppi, vuole presentare anche una propria proposta per migliorare in futuro questa procedura. In una mozione del gruppo parlamentare, a disposizione di WELT, i deputati confermano che il Consiglio direttivo della BCE si è occupato degli effetti collaterali della sua politica monetaria.
Nel documento tuttavia scrivono anche che questa procedura non soddisfa ancora tutti i requisiti della sentenza. Ad esempio, la Corte costituzionale federale obbligava il Bundestag ad adempiere in maniera permanente alla sua responsabilità in termini di integrazione "osservando costantemente" l'attività di politica monetaria della BCE, pur mantenendo la sua piena indipendenza.
Il Bundestag di conseguenza dovrebbe accertarsi che il Consiglio direttivo della BCE, anche in futuro, prenda decisioni solo dopo aver effettuato un adeguato "test di proporzionalità in maniera metodologicamente comprensibile", e che la politica monetaria della BCE mantenga il divieto di finanziamento monetario agli stati.
Secondo il parere dei parlamentari della FDP, questo compito non comprende quindi solo il controverso programma PSPP, "ma anche l'azione di politica monetaria della BCE nel suo insieme". In particolare, i parlamentari citano nella loro lettera il programma di acquisto d'emergenza pandemico PEPP, che la BCE ha già avviato il 18 marzo 2020.
Stabilità dei prezzi e limite massimo agli acquisti
È sicuramente vero che questo programma di acquisto titoli deve essere valutato sullo sfondo della profonda crisi economica causata dalla pandemia da Coronavirus. Secondo la legge, tuttavia, non vi sarebbe in linea di principio "alcuna interferenza necessaria e giustificabile con il divieto di finanziamento agli stati", come sottolineano i deputati.
Al fine di poter monitorare costantemente anche in futuro la politica monetaria della BCE e di verificare se i limiti del suo mandato saranno rispettati, i parlamentari della FDP hanno proposto un intero elenco di misure. Tra queste, ad esempio, una sottocommissione del Bundestag, che con l'aiuto degli esperti dovrà controllare regolarmente il rispetto del divieto di finanziare gli stati, ma anche tenere regolari dibattiti plenari sul rapporto annuale della BCE e sulle richieste della BCE.
Inoltre, dieci anni dopo l'avvio dell'acquisto di titoli di stato su larga scala da parte della BCE, è necessario ridiscutere in maniera fondamentale quale dia esattamente il mandato della BCE, scrivono i proponenti: "È necessario rivedere sia l'obiettivo che i mezzi della BCE".
Secondo il gruppo parlamentare della FDP, ciò comporterebbe due grandi cambiamenti: in primo luogo, una ridefinizione del concetto di stabilità dei prezzi, che farebbe della banca centrale il metro di valutazione del suo operato. Invece dell'obiettivo di un tasso d'inflazione prossimo ma inferiore al 2%, un tasso d'inflazione da zero al 2 % potrebbe allentare la pressione sull'azione della politica monetaria. In secondo luogo, secondo la proposta dei liberali, gli acquisti di titoli di Stato dovrebbero "essere consentiti solo fino a un limite massimo, nel medio termine solo in relazione alla chiave di capitale della BCE e come ultima ratio".