FAZ intervista Stephan Werhahn, leader dei Freie Wähler, formazione politica euroscettica che vuole entrare al Bundestag. Per farlo attacca Merkel sugli eurosalvataggi. Da FAZ.net
Il giurista, economista e imprenditore Stephan Werhahn è uscito dalla CDU perché contrario agli eurosalvataggi. Ora è il candidato di punta dei Freie Wähler. Per i contribuenti ci sono alternative migliori, ci dice il nipote di Adenauer in un'intervista.
Herr Werhan, suo nonno Konrad Adenauer voleva l'integrazione europea. Lei ora si presenta come un euroscettico. Perche?
Non siamo euroscettici, piuttosto eurorealisti. C'è una grande differenza. Rispetto alle politiche di salvataggio della cancelliera Merkel ci sono alternative migliori che difendono i contribuenti e non vanno solo a beneficio delle banche. Tali soluzioni sono state proposte da economisti rinomati; ad esempio il Consiglio dei Saggi propone una "Maastricht 2.0". In linea di principio si dovrebbe ripristinare l'autonomia degli stati Euro, invece di attaccarli alla flebo dei fondi di salvataggio. I Freie Wähler sono molto critici con i cosiddetti eurosalvataggi.
Con la vostra protesta arrivate un po' troppo tardi. Il fondo di salvataggio ESM è già stato approvato. Il governo federale e i mercati finanziari lo considerano un importante strumento per calmare la crisi. Perchè è preoccupato?
L'ESM è un aiuto duraturo per gli stati membri in difficoltà. Con gli aiuti alla Grecia del 2010 per la prima volta è stato infranto il principio del trattato di Maastricht secondo cui nessun paese deve garantire per i debiti di un altro. Il fondo temporaneo EFSF da 480 miliardi di Euro è stato la violazione successiva dello stesso principio. Il fondo ESM attualmente in forza offre garanzie per 700 miliardi, di cui 500 potranno essere prestati. La somma complessiva puo' crescere ancora, come i rischi per il governo federale e per il contribuente tedesco.
Ma il governo sottolinea che gli aiuti saranno forniti solo a condizioni molto precise.
La domanda è se questo funzionerà. L'UE sta cercando di trasformare i paesi del sud Europa in qualcosa che non sono. La Grecia non puo' farcela nell'unione monetaria. Non è competitiva. C'è grande insoddisfazione in Europa - sia nel nord, dove i cittadini non vogliono pagare per un pozzo senza fondo, come nel sud Europa, dove i cittadini soffrono a causa dei diktat di risparmio. In realtà vengono salvati solamente i ricchi evasori e gli investitori che hanno acquistato i titoli di stato.
La Corte costituzionale nella sua sentenza sull'ESM ha inserito due garanzie per la Germania: non potranno esserci salvataggi illimitati, e il Bundestag dovrà approvare ogni miliardo di credito aggiuntivo. Non basta per voi?
La garanzia massima sarà aumentata dal presidente della BCE Mario Draghi. Ha già annunciato che se i paesi in crisi si sottoporranno alle condizioni del fondo ESM, potrà acquistare titoli di stato in quantità illimitata. Se la BCE deciderà di acquistare titoli, allora la Germania si troverebbe a garantire con la sua percentuale di rischio del 27% in caso di default. In questo modo il limite massimo di 190 miliardi di garanzie segnato dalla decisione della Corte Costituzionale sarebbe ampiamente superato senza una decisione del Bundestag. Con la politica BCE, come con i crediti Target tedeschi oltre i 700 miliardi, le dimensioni assunte dai finanziamenti sono state oscurate.
Molti esperti finanziari avvertono che con uno stop del denaro per i salvataggi, sui mercati avremmo grandi turbolenze
Considero questa un'esagerazione e puro lobbismo bancario. Naturalmente molti investitori privati e pubblici dovrebbero accettare delle perdite. Non esiste ancora una procedura regolamentata per l'insolvenza di uno stato, questo è un problema. Ma la Grecia e probabilmente anche la Spagna sono in bancarotta. Non riusciranno mai a tornare competitivi all'interno dell'Euro. Anche la seconda tranche di aiuti di 31 miliardi di Euro alla Grecia e il secondo pacchetto non saranno sufficienti, dovranno essere versati altri miliardi per poter mantere il paese nell'Euro.
Quale sarebbe la sua alternativa?
Sarebbe molto meglio se la EU gestisse un'insolvenza ordinata di questi paesi. Allora l'EU potrebbe finanziare nei paesi in difficoltà un nuovo inizio con un piano Marshall, aiutando a modernizzare l'amministrazione e tagliando le spese. La svalutazione della moneta li aiuterebbe ad aumentare l'export e a ridurre l'import. Non diciamo che questi paesi devono restare per sempre al di fuori della moneta unica, potrebbero rientrare in un secondo momento. Ma se non si riuscisse a renderli competitivi in maniera duratura, allora significa che questi paesi non sono adatti per la moneta unica. L'Euro sta facendo esplodere l'Europa, invece di unirla.
Per molti politici europei l'Euro non è solo una moneta, piuttosto un simbolo di unità e pace.
Noi Freie Wähler siamo contrari a trasformare l'Euro in un'icona romantica. Se l'Euro sarà debole, allora avremo tutti molto da perdere.
Su questioni molto complesse come gli eurosalvataggi sarà possibile tenere un referendum? Gli oppositori della democrazia diretta sostengono che il tema sarebbe troppo semplificato.
Naturalmente prima di una tale decisione dovremmo discutere in maniera onesta e il quesito non dovrebbe essere manipolatorio. In sostanza io credo che il popolo è sufficientemente intelligente per decidere su questioni importanti - siano queste un grande progetto infrastrutturale oppure una moneta. Un referendum costringerebbe la politica a definire in maniera chiara le alternative. E spingerebbe il popolo ad informarsi. C'è molta rassegnazione fra i cittadini, perchè trovano i problemi europei troppo complessi, perchè i numeri sono troppo grandi e perchè sull'argomento non vengono consultati. In Europa manca la necessaria legittimazione democratica.