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domenica 18 novembre 2012

Bulli e balle


Angelina ha un problema: dopo aver bullizzato gli eurodeboli dovrà spiegare ai suoi elettori che i salvataggi sono stati un fallimento e che il denaro prestato non tornerà. Ma ha bisogno di tempo, fino alle prossime elezioni. Un commento da Die Zeit.
La Troika non ha ancora trovato un accordo su come aiutare Atene. Non servirà insistere sui principi. Quanto piu' si aspetta, tanto piu' costosi saranno i salvataggi.

Il tuo cuore non deve essere freddo verso tuo fratello, si legge nel Deuteronomio: e si proclamò un giubileo del debito. Nella rinuncia biblica dei creditori c'è una storia di grande forza narrativa: la storia di un nuovo inizio per il bene comune.

Si potrebbe argomentare in questo modo se alla Grecia si volessero condonare i debiti. Il racconto biblico è un invito ai paesi donatori, un appello alla disponibilità verso gli altri dei tedeschi. Ma nessun politico sembra voler sfruttare la possibilità.

Le leggi della finanza pubblica si scontrano con il divieto di finanziamento agli stati da parte della banca centrale, detentrice di buona parte dei titoli, e soprattutto: si rinuncerebbe ad un importante strumento di pressione.

L'esitazione costerà ancora piu' soldi.

Tutti buoni argomenti - se non si avesse l'impressione che sono validi solo fino alle elezioni del prossimo anno. L'interpretazione piu' ovvia sembra troppo pericolosa, basta lamentarsi un po', per avere facilmente quello per cui gli altri devono lavorare sodo.

Ma il rischio è che il taglio del debito arrivi quando tutto il resto sarà fallito. Piu' a lungo si aspetterà, piu' sarà costoso. Già troppe misure di salvataggio che in precedenza erano contrarie allo spirito dei trattati EU oppure in contrasto con la costituzione, sono state allo stesso tempo possibili e necessarie.

Ma in una situazione di difficoltà non ci aiuteranno misure ordinarie. Il governo federale farebbe bene a rettificare una volta per tutte il suo racconto sul salvataggio dell'unione monetaria: molti tedeschi inizierebbero allora a capire che le difficoltà sono tutt'altro che finite.