Mentre i media tedeschi attaccano l'Italia per il salvataggio pubblico di MPS, nessuno in Germania parla di HSH Nordbank, la banca zombie di Amburgo tenuta in vita grazie alle garanzie pubbliche della regione di Amburgo e dello Schleswig-Holstein. Il salvataggio va avanti nel silenzio dei media mainstream e con l'approvazione di Bruxelles, secondo stime autorevoli, alla fine ci saranno almeno 30 miliardi di Euro di debito aggiuntivo per le 2 regioni del nord. Jens Berger su Nachdenseiten.de
Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni e in Germania si continua a discutere con grande interesse se l'utilizzo di determinate sigle per identificare i nordafricani nelle comunicazioni interne della polizia possa essere considerato razzista. Non abbiamo davvero nessun'altro problema? Sicuramente, tuttavia la maggior parte di questi problemi vengono messi a tacere dai media. Prendiamo ad esempio la crisi finanziaria e bancaria. Quando è stata l'ultima volta in cui avete sentito parlare della HSH Nordbank? Mentre alcuni media diffondono i classici comunicati di Public relations rilasciati dalla banca, che di fatto sono delle notizie false, HSH Nordbank alcuni giorni fa ha riconosciuto pubblicamente che la garanzia da 10 miliardi messa a disposizione dai Laender Amburgo e Schleswig-Holstein sarà interamente utilizzata. E' ormai chiaro che il board della banca e i due governi coinvolti stanno ingannando deliberatamente e con una certa diligenza l'opinione pubblica e si stanno scavando il loro rifugio miliardario. Perché non ne parla nessuno?
Cerchiamo di riassumere brevemente la storia di HSH Nordbank: i due leader della CDU locale, Peter Harry Carstensen e Ole von Beust, prima della crisi finanziaria decidono di trasformare la loro banca regionale in un player della finanza globale. Per poter portare in borsa una banca redditizia, assumono rischi enormi, dando vita ad uno dei più' incredibili scandali finanziari degli ultimi anni. Quando nel 2009 la banca è travolta dalla crisi finanziaria, nei suoi libri aveva un portafoglio di crediti erogati alle compagnie navali pari a 33 miliardi di Euro, che con l'inizio della crisi si erano trasformati in un grosso problema. Allora le banche calcolavano un tasso di default pari all'1%, vale a dire 330 milioni di Euro. In base alla valutazione di esperti esterni, all'epoca io ipotizzavo una quota di crediti inesigibili pari al 20% del totale, che avrebbe implicato circa 6.6 miliardi di perdite. Oggi invece scopriamo che le mie previsioni di allora sono state ampiamente superate dalla realtà dei fatti.
Già durante la crisi del 2009 i Laender Amburgo e Schleswig-Holstein hanno prima dovuto ricapitalizzare la banca con 3 miliardi di Euro e poi coprire i rischi potenziali con una garanzia da 10 miliardi di Euro. Da allora i crediti deteriorati vengono ristrutturati e trasferiti dalla HSH Nordbank alla Bad Bank HSH Finanzfonds AÖR. Inoltre, la banca è ancora ai ferri corti con la Commissione UE, in quanto a Bruxelles gli aiuti miliardari ricevuti direttamente dai bilanci regionali vengono considerati come sovvenzioni pubbliche, quindi teoricamente proibiti.
Già nel 2009 quasi tutti gli esperti parlavano di perdite per almeno 10 miliardi di Euro. L'ex amministratore di HSH Dirk Jens Nonnenmacher, invece, gettava sabbia negli occhi dell'opinione pubblica: l'utilizzo completo dei 10 miliardi di Euro messi a disposizione dai Laender "probabilmente non sarà necessario"; questa strana formulazione già allora avrebbe dovuto far fischiare le orecchie a molti. E' stato fatale il fatto che la politica non si sia mai fidata degli esperti esterni, ma abbia sempre creduto ai banchieri di HSH e ai loro controllori, politici regionali non all'altezza del compito.
Sin dall'inizio i responsabili hanno cercato di ingannare l'opinione pubblica e una parte importante dei media ha partecipato a questa farsa.
Werner Marnette (CDU) una volta ha calcolato quale sarebbe stato il profitto di HSH Nordbank se tutte le cifre annunciate nei comunicati fossero state corrette, e se allo stesso tempo nelle frasi stampate in piccolo non ci fosse stato scritto invece il contrario. Si arriva ad un profitto cumulato di circa 2 miliardi di Euro ottenuto dalla banca a partire dal 2011. In realtà la banca nello stesso periodo avrebbe registrato una perdita di 5.23 miliardi di Euro. Come è possibile che cio' sia accaduto, nonostante i comunicati stampa, e come è possibile che la banca ora debba utilizzare interamente i 10 miliardi di Euro di garanzia se fino a poco tempo fa poteva vantare dei numeri cosi' positivi? Semplice: la banca continua a manipolare i suoi bilanci cosi' come aveva sempre fatto. I crediti deteriorati vengono valutati ad un valore fittizio mentre le garanzie pubbliche sono registrate come prevenzione del rischio e quindi spostano il risultato in positivo. La politica e i media lo sanno, ma spesso preferiscono giocare con l'inganno.
Bild Zeitung del 10-12-2016 |
Era già noto dal 2009 che le perdite di HSH Nordbank avrebbero portato con sé un onere enorme per i bilanci regionali. Tuttavia si è preferito fare buon viso a cattivo gioco minimizzando il pericolo in maniera irresponsabile. In questi anni è sembrato che tutti volessero spostare la resa dei conti dopo il prossimo appuntamento elettorale in modo da passare l'eredità scottante al governo successivo. E in parte ha anche funzionato. Ma il piano potrebbe saltare, perché a maggio in Schleswig-Holstein ci saranno le elezioni e un cambio di governo non sembra improbabile.
I costi restano ovviamente a carico del contribuente. Previsioni realistiche attuali partono da "almeno 25 miliardi di Euro" (Werner Marnette) fino a 32.4 miliardi di Euro (calcolo approssimativo basato sulle previsioni di perdite future fatto da Peter Nippel, Università di Kiel). Circa 30 miliardi di Euro di nuovi debiti fatti da entrambe le regioni sarebbero quindi uno scenario possibile. Facendo un calcolo: la regione di Amburgo ha 1.8 milioni di abitanti, lo Schleswig-Holstein 2.9 milioni di abitanti. Sarebbero 8.108 Euro di nuovo debito a testa per ogni abitante. Non è questo forse un buon motivo per andare sulle barricate? Almeno per i media non sembra sia cosi', preferiscono occuparsi dei "Nafris", e quando non c'è nulla di cui parlare, possono sempre raccontarci storie orribili sui russi, che ancora una volta sarebbero alla nostra porta. Vediamo quale sarà la prossima notizia strillata dai media nostrani. Sicuramente non riguarderà le banche e la grande coalizione.