FAZ.net, con un commento di Patrick Bernau, ci ricorda che i fondi per il salvataggio greco tornano ai creditori sotto forma di interessi. E' il momento per un ulteriore taglio del debito?
Merkel recentemente ha visitato la Grecia, lo sa bene: il denaro dei salvataggi torna utile soprattutto a noi. Ma con questi pagamenti potremmo anche smetterla. Un commento.
Le notizie che ormai da mesi arrivano dalla Grecia non sono buone. Il paese non è competitivo, le riforme sono lente, l'evasione fiscale è alta, come ci raccontano alcune storie, ora come prima i greci continuano a vivere al di sopra dei propri mezzi.
Ma durante la visita di Merkel ad Atene, non si è parlato di obblighi fiscali o di quanto denaro ogni cittadino greco spende. Piuttosto di quanto denaro lo stato avrà ancora bisogno. E Merkel lo sa bene: il bilancio dello stato greco è molto diverso da cio' che molti pensano.
La Grecia si indebita per pagare gli interessi
Gli economisti dicono: "il disavanzo primario è vicino a zero". In tedesco significa: se la Grecia non dovesse pagare gli interessi, il bilancio pubblico sarebbe quasi in pareggio. Visto in questo modo, il bilancio pubblico greco non è molto peggiore di quello tedesco nel 2009 o 2010.
In Grecia per l'anno in corso, prima del pagamento degli interessi, si avrà un deficit di soli 1.4 miliardi di Euro; e questo non lo dice solo il governo greco, ma esperti indipendenti arrivano alle stesse conclusioni. A causa degli interessi, il deficit greco cresce di nove volte fino a 12.5 miliardi di Euro - deficit che viene poi coperto con i prestiti degli stati EU e del FMI.
I creditori pagano a se stessi
Questo significa: il denaro che gli stati pagano per i salvataggi, va quasi completamente ai creditori. E chi sono i creditori? Il FMI, la BCE, il fondo EFSF e gli stati Euro. Dal taglio del debito avvenuto in marzo, con il quale i creditori privati hanno rinunciato alla maggior parte dei loro crediti, la Grecia ha praticamente solo dei creditori pubblici.
Alla fine i paesi donatori pagano il denaro a se stessi, anche se in maniera indiretta e dolorosa, attraverso il bilancio pubblico greco. Questo denaro serve principalmente per una ragione: tiene in vita la finzione che un giorno la Grecia sarà in grado di sostenere il proprio debito.
Ma per fare questo, il livello di indebitamento greco è già oltre ciò che nel lungo periodo viene considerato sostenibile. Il 167 % del PIL, prevede il FMI per il prossimo anno - mentre gli economisti hanno ipotizzato che per le economie emergenti e per i paesi con un merito di credito non buono, i problemi iniziano già oltre il 60%.
Il denaro che i paesi donatori hanno pagato fino ad ora, in ogni modo, è perso. Non vale la pena pagare gli interessi a se stessi. Non c'è alcun motivo per tenere ancora in piedi questo strano circolo di denaro.
Lo schema serve per trasferire risorse dai molti ai pochi
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