Jan Fleischhauer su Der Spiegel torna ad occuparsi di Italia e si unisce alla "spedizione punitiva" dei cosiddetti "media di qualità" tedeschi. Per il brillante giornalista di Amburgo gli italiani sarebbero degli scrocconi desiderosi di finanziare il "dolce far niente" a spese dei laboriosi nord-europei mentre l'atteggiamento del paese sarebbe piu' o meno quello di un mendicante ingrato. Da Der Spiegel
In una recente intervista fatta dal favoloso Sven Michaelsen a Rem Koolhaas, l'architetto ha parlato della devastazione che ormai regna anche sulle montagne svizzere. Gli chalet dei ricchi designer milanesi sarebbero ormai ovunque. E' difficile vedere gente del posto. Non ci sarebbe piu' il tipico odore di sterco di vacca perché non ci sono piu' le mucche.
Quando lunedì a Roma è stato presentato il primo ministro entrante, non ho potuto fare a meno di pensare a questa frase sulla ricchezza italiana. Il nuovo governo ha promesso agli italiani il paradiso sulla terra: meno tasse, pensionamenti anticipati e un reddito di base per tutti. Secondo le prime stime, la spesa per queste opere buone dovrebbe essere fra i 100 e i 125 miliardi di euro all'anno.
Non è un paese povero
Poiché le forze della coalizione non sono riuscite a mettersi d'accordo su quali voci di spesa risparmiare, hanno deciso di inviare il conto ai vicini di casa. I partner europei dovrebbero condonare agli italiani 250 miliardi di euro di debito, cosi' almeno è scritto nel testo originale dell'accordo di coalizione negoziato fra i vertici della Lega e dei Cinque Stelle.
Nel frattempo il condono sul debito si è spostato nella parte invisibile del contratto. Il presidente della Repubblica italiana, che deve ancora approvare la faccenda, non è un amico degli affari fatti a spese degli altri, dicono. Ma l'idea non è affatto scomparsa dal tavolo. Bisogna solo aspettare che l'inchiostro sul documento di nomina sia asciutto per farlo riapparire di nuovo .
L'Italia non è un paese povero. Il nord del paese è una fra le regioni piu' ricche del mondo. Uno sguardo alla distribuzione della ricchezza mostra che gli italiani sono anche significativamente piu' ricchi dei tedeschi. Secondo la London School of Economics una famiglia italiana possiede in media 275.205 euro - 80.035 euro in piu' della controparte tedesca. Di fatto l'Italia, se il governo decidesse di coinvolgere seriamente i propri cittadini nel risanamento del bilancio dello stato, potrebbe ripagare i propri debiti da sola. Si farebbe davvero un grosso passo in avanti se gli italiani si sforzassero di abbandonare la loro etica fiscale lassista.
Almeno il mendicante ti dice grazie
Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima tende la mano per farsi finanziare da qualcun'altro il proverbiale dolce far niente - e poi minaccia di prenderti a bastonate quando si tratta di rimborsare il debito? Accattonaggio sarebbe il termine sbagliato. Il mendicante almeno ti dice grazie se gli riempi il borsello. Scrocco aggressivo, in questo caso sarebbe una descrizione piu' adeguata.
In realtà la cosa equivale a un ricatto. O le nostre richieste vengono soddisfatte, oppure facciamo saltare per aria l'intero negozio: è la minaccia inespressa dietro la decisione di porre fine a tutte le regole sul debito per l'Italia. A confronto con l'Italia, la Grecia era una sciocchezza. L'Italia è la terza economia dell'area euro, quasi un quarto del debito complessivo dei paesi della zona euro è debito italiano. Se gli italiani decidono di non voler piu' rispettare i loro obblighi di pagamento, l'euro è finito e i tedeschi perderanno tutti i soldi spesi fino ad ora per il suo salvataggio.
L'uomo che ha messo l'arma nelle mani del fronte trasversale di Roma, arma con la quale ora sta prendendo di mira i vicini, siede a Francoforte. Quando i tedeschi si renderanno conto che con i loro titoli di debito non possono comprare nulla, dovranno ricordarsi di Mario Draghi, l'uomo che li ha ridicolizzati facendoli passare per dei fifoni, mentre egli svalutava le loro assicurazioni sulla vita e i loro risparmi.
Esperimento di politica post-nazionale
Faremo tutto il necessario per salvare l'euro, aveva promesso Draghi al culmine della crisi dell'euro: "Whatever it takes". La promessa a Roma se la sono annotata. E' di 390 miliardi infatti il valore dei titoli di stato italiani che sui tortuosi percorsi del sistema monetario hanno trovato l'ingresso delle cantine della banca centrale europea. Ora la BCE non ha altra scelta che continuare con la propria politica, perché qualsiasi aumento significativo dei tassi di interesse porterebbe il governo italiano all'insolvenza.
Non sono contrario al fatto che le persone possano vivere al di sopra dei propri mezzi. Per quanto mi riguarda in Italia possono tranquillamente continuare a praticare lo sport piu' popolare del paese, cioè l'evasione fiscale. Trovo tuttavia indecente che il costo delle decisioni politiche venga scaricato su altri, su chi ha un'idea molto diversa della politica e quando viene chiamato a votare, vota anche corrispondentemente. E questo è difficile da conciliare con il mio concetto di democrazia.
Ma forse l'avventura italiana deve essere considerata un esperimento di politica post-nazionale. Nessun paese, che abbia anche a cuore la propria reputazione pretenderebbe di essere aiutato dagli altri se puo' farlo da solo. Chi vuole essere considerato uno scroccone? Gli italiani, a quanto pare, sono già oltre questa forma di orgoglio nazionale.